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Autore: ClaudiaMathers_    17/02/2013    3 recensioni
Marshall e Claudia, protagonisti di ''You take my breath away'' si ritrovano ad affrontare una situazione del tutto inaspettata e pericolosa.
Ma in fondo, cos'è l'amore senza tragedia?
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHAT’S LOVE WITHOUT TRAGEDY?

Salve a tutti! 
Si, sono sempre io! Questa volta vi propongo una one-shot sui personaggi dell'altra mia storia a capitoli.
Per leggere questa non c'è bisogno di dover leggere per forza l'altra, non faccio riferimento a episodi li citati.
Se poi dopo aver letto questo siete incuriositi e volete andare a leggerla non mi arrabbio mica! ;)
Ci tengo a precisare che questo episodio non accardà quindi in quella storia, è solo una cosa in più che ho scritto qualche tempo fa.
Spero vi piaccia,
ClaudiaMathers_

 
Marshall e i D12 quella sera si erano riuniti in studio alla Shady per lavorare a del nuovo materiale. Erano ormai le 22:30 e Claudia era rimasta per fargli compagnia, non aveva voglia di andare a casa da sola e aspettare che Marshall tornasse a notte fonda.
Aveva ordinato la pizza per tutti e avevano mangiato ascoltando i mix dei pezzi che Marshall stava perfezionando.
Quando finirono di mangiare Claudia si alzò per andare in bagno lasciandoli a discutere su un beat.
All’incirca quindici minuti dopo un rumore li fece sobbalzare.
<< Avete sentito? >> chiese subito Kuniva agli altri.
Marshall fermò subito la musica e si guardò intorno.
<< Dov’è Claudia? >> chiese appena si accorse della sua assenza.
<< Non lo so! Magari è caduta ed è lei ad aver fatto rumore >> ipotizzò Mr.Porter.
Mentre Marshall stava uscendo per andare a cercarla una voce proveniente dal microfono della stanza d'incisione di fronte a loro li fece fermare.
<< Oh non preoccuparti Slim, la tua cara mogliettina sta benissimo >>
Si girarono tutti e cinque, guardando attraverso il vetro posto tra le due sale e quello che videro fece mancare il respiro a Marshall.
Tre uomini di colore, che Marshall conosceva fin troppo bene, erano nella stanza. Uno di loro teneva Claudia bloccandole le braccia dietro la schiena.
Quello che lo preoccupava di più però era l’uomo che lo affiancava.
In mano stringeva una pistola.
Marshall corse subito alla porta per entrare ma la trovo bloccata.
<< Puoi provarci quanto vuoi white boy, è inutile >> gli disse la stessa voce.
<< Che cazzo sta succedendo? >> domandò incazzato.
<< Oh niente di che, passavo di qua e ho pensato di passare a fare una visita >>
I ragazzi si guardavano sconcertati non sapendo bene cosa fare, la porta per l’uscita dello studio si apriva solo dall’interno, non potevano fare niente!
<< Senti coglione lascia subito mia moglie e parla con me se proprio hai qualcosa da dire >>
<< Sai, quando ho sentito il tuo ultimo diss mi sono davvero incazzato! Volevo venire a spararti in fronte, poi mi sono detto che sarebbe stato troppo facile! Così ho pensato: che cosa potrebbe fare così male da fargli pentire persino di essere nato? E ho capito. Lei, la tua cara mogliettina che ami tanto. Non è vero, Slim? >>
<< Se provi anche solo a sfiorarla ti ammazzo! Hai capito figlio di puttana? >> Marshall era proprio davanti al vetro, rosso dalla rabbia.
<< Sfiorarla? Solo? Nah, ho idee molto più divertenti. Mettiti comodo e goditi lo spettacolo >> gli disse mentre le si avvicinava.
<< Cos’è sei cosi sfigato che per restare solo con una donna devi organizzare tutta questa roba? >> Claudia lo provocò disgustata dalla sua vicinanza.
L’uomo punto nel vivo la colpì in pieno viso con la pistola che teneva in mano.
<< No! >> Marshall urlò fuori di se mentre la vide cadere a terra sotto la troppa forza del colpo.
I ragazzi erano sconvolti, Kuniva e Mr.Porter stavano cercando invano di aprire quella dannata porta!
<< Oh! Una tosta la ragazza eh? >>
Claudia si toccò il viso con la mano vedendola sporca di sangue, probabilmente le aveva rotto lo zigomo. Trattenne un urlo di dolore e ricacciò indietro le lacrime. Non poteva dargliela vinta!
L’uomo le si avvicinò e la sollevò tenendola per i capelli.
<< Lasciami! >>
<< Non così in fretta puttanella! >> le andò alle spalle mettendo un braccio attorno al suo collo.
<< Voglio godermi la faccia del tuo caro marito mentre lo faccio >> mormorò prima di cominciare a stringere.
<< No, cazzo! Lasciala! >> Marshall urlava con gli occhi spalancati mentre vedeva Claudia cercare di respirare, stava per strangolarla!
<< Io ti ammazzo figlio di puttana! Ti ammazzo! >> sbatteva furiosamente i pugni contro il vetro senza però alcun risultato.
Kuniva cercava di far aprire la porta a spallate.
Claudia cercava di allentare la presa sulla sua gola ma le forze la stavano abbandonando, non respirava più.
All’improvviso però la stretta sparì e prese subito un respiro profondo cominciando a tossire.
Marshall si fermò all’improvviso cercando di capire come stesse sua moglie, pian piano stava tornando a respirare normalmente.
<< Senti parliamone ok? Lei lasciala stare! >> provò a dire di nuovo per convincerlo.
Ma fu tutto inutile.
Neanche finì di parlare che l’uomo sferrò un calcio nello stomaco alla donna ancora per terra.
<< No! Cazzo! Claudia! >>
<< Proviamo ad andare dall’altra parte! >> i ragazzi uscirono di corsa per provare a entrare dall’esterno.
Marshall era immobile di fronte al vetro, il viso ormai inondato dalle lacrime mentre continuavano a prenderla a calci.
Dei rumori provenirono dalla porta dietro di loro e subito si allontanarono dalla donna.
Quando Kuniva e gli altri riuscirono a entrare ci fu un attimo di confusione in cui i tre cercarono di uscire oltrepassandoli.
Ci furono spintoni e urla poi l’uomo con la pistola sparò un colpo alla cieca per spaventarli e corsero fuori. Dopo l’attimo di smarrimento due dei ragazzi gli corsero dietro per cercare di fermarli mentre Mr.Porter corse ad aprire la porta a Marshall.
<< Baby! Come stai? Mi senti? >> corse subito vicino a sua moglie rannicchiata in posizione fetale sul pavimento. Aveva le braccia intorno alla pancia e gli occhi socchiusi dal dolore. Respirava appena.
<< Chiamate un’ambulanza cazzo! >> urlò Marshall.
<< Ehi baby! Devi restare sveglia hai capito! Andrà tutto bene adesso arriva l’ambulanza >>
Claudia annuì leggermente mentre Marshall le ricopriva il viso di baci mormorando ‘’scusa’’, ‘’è tutta colpa mia’’.
<< Marshall >> mormorò la donna con le poche forze rimaste.
<< Si? >>
<< Non è colpa tua. In fondo che cos’è l’amore senza tragedia? >> scherzò su Claudia facendo una specie di sorriso.
<< Ti amo baby, ti amo >> le rispose Marshall stringendola mentre sentì le sirene dell’ambulanza.

  
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