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Autore: Bubble_Dae    18/02/2013    2 recensioni
Molly una diciottenne che vive a Londra con la madre Grace e il fratello Jake. Molly è una ragazza che si comporta come un maschiaccio a volte in presenza delle persone che la conoscono ad eccetto di due persone: Ace,il ragazzo di cui crede di essere innamorata e Harry,il suo vicino di casa con il quale battibecca sempre. Molly proprio non lo sopporta infatti cerca di avere sempre meno a che fare con lui ma è difficile quando le loro madri sono migliori amiche e che lui nonostante sia un famoso cantante frequenti la sua stessa scuola con i suoi amici nonche altri membri della band. Ace e Molly insieme a loro altri due amici dovevano passare una romantica estate al mare ma i loro piani vanno in fumo a causa di una disdetta. Così la ragazza dovrà passare tre mesi di vacanza con sua madre,il fratello,la madre di Harry e ovviamente Harry tutti nella stessa casa. Che questa vicinanza possa farle cambiare idea sul ragazzo,trasformando il suo odio in qualcosa di opposto come l'Amore?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo mi svegliai di malavoglia,come sempre ma oggi ero veramente di pessimo umore. Infatti mia madre si riguardò dal chiedermi qualcosa per quanto riguardava il giorno prima,semplicemente aveva messo i pancake in un piatto e me li aveva passati. Avevo mangiato poco niente,mi ero vestita e truccata per andare a scuola poi ero scesa in garage per prendere lo scooter. Dopo aver ingranato la marcia ero partita verso la bellissima prigione comunemente conosciuta come scuola. Ace mi aveva aspettata come tutte le mattine appoggiato al muretto così avevo cercato di sorridere ma con gran poco successo. Come ogni santo giorno le urla delle ragazzine fuori dall’entrata rimbombavano dentro la mia testa dandomi più fastidio del solito. Aspettai che Harry e i suoi amici mi passassero davanti dato che non riuscivo a trovare le chiavi di casa,frugai dentro la mia borsa ma li fissai con la coda dell’occhio contandoli: 1,2,3,4…
Quando fui sicura che fossero ben lontani mi voltai per controllare meglio e mi resi conto che il riccioluto sciupa femmine non c’era,il che era strano. Andai in classe e prima di entrare salutai Ace,mi sedetti al mio solito posto aspettando che arrivasse Nicole,avevo proprio bisogno di parlare con lei ma le ore passavano e lei non si faceva vedere. Le ore passavano e il mio umore non migliorava,il banco di fianco al mio era vuoto come quello dietro dove era solito a sedersi il riccio. Come il giorno precedente provavo una fastidiosa sensazione di solitudine e il fatto che lui non mi stesse stuzzicando non mi piaceva per niente. Non avevo fame,la bocca del mio stomaco era come irritata e sentivo uno strano vuoto che mi assillava dalla sera prima. Stavo guardando fuori dalla finestra aspettando che quella antipatica della professoressa di storia entrasse e cominciasse a spiegare qualcosa a cui di sicura non sarei mai riuscita a stare attenta. Ad un certo punto la sedia di fianco alla mia si spostò con un stridio sordo e qualcuno si sedette di fianco a me. Mi voltai e incontrai due occhi azzurri come il fare e un sorriso smagliante sistemato da un apparecchio quasi invisibile. Lo guardai stranita e solo allora mi resi conto che era Niall Horan,uno degli amici di Harry nonché uno dei componenti della loro boy band. Il biondino continuava a fissarmi con un sorriso stampato in fronte e la cosa mi irritava un po’,non mi piaceva quando la gente mi fissava senza dire nulla.
La lezione cominciò e io non avevo idea di cosa stesse parlando tanto ero assorta nei miei pensieri mentre guardavo il cielo spruzzato dalle bianche nuvole. Sentii una leggera gomitata toccare il mio gomito così guardai il ragazzo con aria contrariata ma lui con la penna indicò il suo quaderno. Aveva disegnato uno sgorbietto simile ad un gatto anche se si intuiva sola dalle orecchie a punte e da un paio di baffi,era veramente brutto ma buffo e così mi lasciai sfuggire una risata,la prima di quella mattinata. Niall sorrise a sua volta e trattenemmo dei risolini quando la prof si girò verso di noi con aria contrariata poi sbuffò e tornò alla sua spiegazione.
<Finalmente hai sorriso,pensavo saresti rimasta con quell’aria imbronciata per tutta la giornata>,disse sottovoce il ragazzo provocando di nuovo un mio sorriso. Forse gli amici di Harry non erano poi così male come me li ero sempre immaginati,forse solo lui era così odioso e forse io li avevo giudicati male.
<Ehm…grazie…pensavo che non si vedesse così tanto>,risposi imbarazzata e leggermente lusingata dal fatto che si fosse accorto che ero di pessimo umore,non fraintendetemi non che mi piaccia che la gente veda il mio malumore ma avevo bisogno che qualcuno si preoccupasse per me. Non era la prima volta che parlavo con Niall,stranamente con lui ero sempre andata d’accordo perché per qualche strana ragione mi ricordava un po’ mio fratello dato che anche lui era biondo con gli occhi nocciola però.
<Non si vede molto e so che non abbiamo mai parlato molto ma io sinceramente vorrei poter parlare di più con te>,sorrise di nuovo e lo feci pure io. Mi ero sbagliata,non tutti gli amici di Harry erano come lui forse valeva dare una possibilità a Niall.
<Anche a me piacerebbe>,annuii così io e il biondino iniziammo a parlare del più e del meno,scoprii molte cose su Niall e io sorprendendo me stessa gli raccontai molto di me a mia volta. La campanella suonò ma noi continuammo a chiacchierare e a scherzare quando un ragazzo dalla carnagione color caramello,due occhi color nocciola e dei capelli castano scuro quasi tendente al nero pettinati in un ciuffo un po’ troppo esagerato. Sorrise al mio nuovo amico e gli diede il cinque per poi portare la sua attenzione si di me facendo un sorrisetto beffardo,sorriso che mi ricordo quello che Harry sfoggiava spesso in mia presenza.
<Niall,amico noi andiamo a mangiare qualcosa volevamo chiederti di venire con noi ma vedo che sei impegnato>,fece l’occhiolino all’amico e poi mi guardò sorridendo mentre io alzavo gli occhi al cielo,possibile che i maschi quando una ragazza parla con uno di loro pensano che debba per forza finire tutto dentro un letto? Mi correggo per ore Niall era l’unico degli amici del riccioluto che si salvava.
<Niall vai pure con loro io devo andare adesso. Ci vediamo e grazie ancora>,gli sorrisi mentre prendevo la mia borsa e me la caricavo sulla spalla,lanciando un’occhiataccia a Zayn Malik. Uscii dalla classe e mi iniziai a percorrere quel lungo corridoio quando una mano mi afferrò e mi tirò dentro un bagno. Avevo la schiena contro la parete fredda e gli occhi di Ace mi fissavano intensamente,mi teneva incollata al muro e sentivo una strana paura crescere dentro di me,non lo avevo mai visto così.
<Ace che ti prende?>,gli chiesi preoccupata alzando il tono della mia inconsciamente,lui si avvicinò di più e mi baciò con forza stringendo la mia vita con l’altra mano.
<Tu non hai mai sopportato con quelli là e adesso invece ci parli persino insieme,Molly che ti succede?>,mi chiese staccando le sue labbra dalla mie,lo guardai negli occhi e gli accarezzai la guancia sorridendo dolcemente.
<Ace non essere geloso ok? Io sto con te quindi non ti preoccupare>,gli dissi rassicurandolo,in punta di piedi gli diedi un bacio sulla guancia e presi la sua mano stringendola.
<Ti va di riaccompagnarmi a casa?>,aggiunsi lui annuì così uscimmo da scuola e salimmo sulla sua moto che inchiodò davanti a casa mia. Lo salutai ma lui mi prese per il braccio trattenendomi a se avvicinando di nuovo le nostre bocche che si sfiorarono ma con dolcezza stavolta. Sorrisi e entrai in casa continuando a guardare Ace infatti per poco non inciampai nello scalino davanti alla porta.
Entrai in casa con un umore opposto a quello con cui ero uscita ore prima,mia madre mi sorrise ma con un’espressione sconsolata. La abbracciai e lei ricambiò baciandomi la fronte,il pranzo era già in tavola,mangiammo in silenzio che fu interrotto da Jake che entrò in casa sbattendo la porta. Lanciò le chiavi della macchina per terra e salì le scale di fretta sbattendo anche la porta della sua casa. Mia madre sospirò e fece per andare da lui ma la fermai scuotendo la testa:<Vado io mamma>. Salii le scale e andai fino in fondo al corridoio,passai con lo sguardo tutte le foto nelle quali c’eravamo noi tre più nostro padre che pian piano scompariva da quelle immagini come dai miei ricordi. Bussai ma senza ottenere risposta così dato che la porta era aperta entrai e trovai mio fratello sdraiato a pancia in giù sul letto con la testa sotto il cuscino. Mi sedetti di fianco a lui,Jake aveva solo due anni in più di me ma era sempre stato protettivo nei miei confronti dopo che nostro padre ci aveva lasciati scomparendo dalle nostre vite per sempre.
<Jake che succede?>,gli chiesi appoggiando una mano sulla sua schiena così lui si girò e mi resi conto che era arrabbiato ma i suoi occhi erano lucidi e il suo naso aveva iniziato ad arrossarsi. Lo abbracciai stringendolo forte verso di me,non mi piaceva per niente vederlo triste e volevo consolarlo perché lui c’era sempre per me e io volevo esserci per lui.
<E’ solo una stronza,mi ha tradito e non ha nemmeno avuto il coraggio di dirmelo in faccia e allora spiegami perché ci sto così male?Lei non mi merita!>,sbraitò lui guardando il suo cellulare con disprezzo così mi sistemai davanti a lui con le gambe incrociate.
<Chi Carol?Ma ne sei sicuro insomma state insieme da quasi un anno  e lei non mi sembra il tipo che fa certe cose>,cercai di tranquillizzarlo ma senza grande successo perché lui si prese la testa tra le mani per poi guardarmi mentre una lacrima gli rigava il viso.
<L’ho vista poco fa fuori dal lavoro con un tipo,si stavano baciando e credimi non era un bacio tra amici. Dio io che ho anche investito tempo e sentimenti nella nostra storia,sono un vero idiota!>,continuò lui asciugandosi con la manica della felpa la guancia,lo abbracciai di nuovo con gli occhi che pizzicavano.
<Mi dispiace tanto Jake ma dovresti parlare con lei e chiarire tutto,è la cosa migliore>,spiegai accarezzandogli i capelli mentre lui stringeva la mia maglietta. Si stacco dal mio abbraccio e mi sorrise:<Grazie Molly però ora vorrei stare un po’ da solo>. Sorrisi a mia volta e tornai giù da mia madre che aspettava davanti alle scale. Lei probabilmente aveva sentito la nostra conversazione dato che la porta era aperta e Jake aveva alzato la voce. Lei fece un sorrise con un po’ di amarezza così mi avvicinai a lei e le sorrisi.
<Penso che preferirebbe parlare anche con te,è parecchio scosso>,le dissi lei annuì e iniziò a salire le scale ma si bloccò e voltandosi verso di me aggiunse:<Molly va a casa di Anne,lei oggi è fuori e mi ha chiesto se potevo andare a dare un’occhiata a Gemma ma vorrei parlare prima con tuo fratello quindi potresti andare tu?>.

Ciao,spero che questo capitolo vi piaccia,so che magari la storia può esservi risultata un po' noiosa ma col tempo potreste anche cambiare idea no? ;)
Baci Julie xx
  
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