Danze
con il demone.
Amore
di raffiche di vento
nei motori degli aerei
che volano verso l'estero.
Facce
di pixel senza forma,
tendini e microchip strappati;
canzoni in carne ed ossa.
Lettere
d'amore in codice binario,
a volerci di nascosto
sotto un falso nome.
Discariche
abusive di me e di te
nello stretto relativamente infinito
tra lo zero e l'uno.
Viaggi
verso fabbriche gelide,
con gli espressi, gli interregionali
e i treni merci.
Incontri
di metano e scintille,
dove esplodono le stelle;
dove muoiono le comete.
Gomiti
appuntiti,
unghie che strappano la pelle;
morsi che lacerano il cuore.
Schiere di parole,
guerriglie notturne tra sogni e realtà
sedate dai salari dei poliziotti corrotti.
Muoio così sul freddo asfalto
in un luminoso pomeriggio di metà Febbraio.
Ma le lotte non terminano,
non termineranno, mai.
E chiudo gli occhi,
forse per sempre;
io, Unica vittima
di un invisibile disastro aereo.