Una sera piena di stelle
e Vegeta dopo una giornata di allenamenti cercava un po di pace in giardino. Aveva litigato
con Bulma ormai accadeva da tanto tempo…ma il
motivo? Non si sapeva il motivo, nel frattempo Bulma
era sul suo letto a pensare a quel uomo burbero e
cinico che secondo lei troppo orgoglioso per dimostrare il proprio amore se non
durante le lunghe notti si sesso…si affacciò al balcone sapendo dove fosse:
-“ sentii Vegeta hai intenzione di restare lì fino a
quando la tua morte non sopraggiunga? Perché io intenzione di far pace
non ne ho…” urlò la turchina in
camicia da notte dal balcone
-“ donna, io non cederò mai…io sono il fiero principe dei sayan…” rispose scostante Vegeta
che si andò a sedere sotto il grande ippocastano che vi era in giardino. Manteneva
il capo chino…guardare il cielo; le stelle gli facevano riaffiorare troppo ricordi.
Alla fine cedette nel guardare: le stelle erano così belle, sembrava che potessero
parlare, sussurrare quasi con un leggero luccichio.Vegeta
si ricordò che molte volte la sua donna guardava le stelle ed una volta gli aveva
detto: “ le stelle mi catturano con dolcezza, e riflettono la loro immagine
nel mio piccolo cuore, per poi rispecchiarsi altrove…” quella frase Vegeta
la ricordò bene…Bulma gli aveva
fatto una dichiarazione anche se poi doveva essere interpretata…a lui piacque tanto.
Doveva dirgli anche lui qualcosa perché in quel rude guerriero si nascondeva un
animo dai sentimenti nascosti.
Si alzò da sotto l’albero
e iniziò a cantare per la sua amatissima Bulma in un sotto
fondo di cicale e grilli.
Nessun
dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda
stanza
guardi le
stelle
che
tremano d'amore e di speranza...
Ma il mio mistero è
chiuso in me,
il nome mio nessun
saprà!
No,
no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la
luce splenderà!
Ed il mio bacio
scioglierà il silenzio
che ti fa
mia.
Dilegua,
o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate,
stelle! All'alba vincerò!
Vincerò!
Vincerò!
Bulma si affacciò meravigliata sapeva che in quella canzone
vi era anche tutto il suo orgoglio ma anche tutta la sua vergogna
-“ Vegeta hai detto delle cose bellissime…anche se so che il tuo orgoglio alla fine ha sopraggiunto...”
-“ alla fine ho pensato solo a te…perché
sei tu la cosa più importante per me…”
Bulma lo perdonò Vegeta si alzò in volo e salì sul balcone dove
vi era Bulma: la prese tra le sue poderose braccia e la
portò sul loro letto dove quella notte l’avrebbe fatta
nuovamente sua…
Ciao a tutti spero che questa one-shot vi sia piaciuta…l’ho fatta in omaggio al Grande Maestro Luciano Pavarotti deceduto stanotte dopo una estenuante lotta con un
tumore che non ha risparmiato neanche lui. Spero che sia stata
di vostro gradimento. Questa one-shot la dedico
a lui…al grande Big della musica anche se non potrà mai
leggerla…lo so sto dicendo cose stupide ma chi non ha mai ascoltato almeno una volta
nella vita la sua voce? Quando la si sente ti fa venire
i brividi…ringrazio tutti quelli che commenteranno e anche chi solo la leggerà….