Libri > I Miserabili
Segui la storia  |       
Autore: isabelneville    18/02/2013    6 recensioni
«Accade qualcosa di straordinario: invece dell'affilato ed atroce dolore del proiettile, Eponine si sentì strattonata via, la sua mano volò dalla canna del fucile, sentì soltanto "Và via, scappa da qui!" mentre perse l'equilibrio e rovinò a terra nel cortiletto di schiena.»
Un salvataggio improvviso cambierà le sorti della storia. La rivoluzione non avrà successo, la Repubblica non tornerà, ma i personaggi riusciranno a salvarsi, e continueranno con le loro avventure, i loro divertimenti, la politica, e, perchè no, l'amore? [What If?]
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Enjolras, Eponine, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Okay, ci riprovo. Stavolta con qualcosa tratta da Les Misérables, una Eponine/Enjolras. Proverò a finirla, ma chissà, sono famosa per la mia incostanza. Tenterò di essere fedele alla caratterizzazione dei personaggi di Hugo, e prenderò spunto anche dal musical. Ve ne prego, se i dettagli come luoghi e date sono errati, ditemelo. Ho letto il libro ovviamente, ma ogni tanto mi sfugge qualcosa e c'è sempre qualcosina qui e li che dimentico. Non ho fan cast, i personaggi come li immagino sono gli attori del film di quest'anno.
Per quanto riguarda il titolo.. Bè, chi ha letto Les Misérables saprà che Eponine è "una rosa nella miseria" ed Enjolras "the marble lover of liberty", quindi ho unito le due cose ed è nato "The Rose of Liberty". Spero vi piaccia -- ma vi avverto, faccio davvero pena. LOL
Il pairing è giallo, la ff è una What If?, i personaggi non miei.
 
                                                                              The rose of liberty
                                                                                                                   
                                                                                                                      PROLOGO

4 giugno 1832
 Lo sapeva. Lo sapeva troppo bene di essersi cacciata in un guaio.
Era nel pieno dell'insurrezione, tra scoppi, detonazioni e polvere da sparo. Vestita da uomo, si era introdotta un paio d'ore prima nel cortiletto interno tra la barricata e il Cafè Musain, guardata ma non vista da tutti gli altri, troppo occupati nelle loro ultime organizzazioni. Ma 'Ponine era forte, 'Ponine poteva reggere lo sconvolgimento; o almeno così credeva prima di prendere la decisioni di recarsi alle barricate. Le prudeva il naso in quell'aria fumosa, eppure non le importava niente che non fosse Marius,il suo amato vicino di casa. Si guardò intorno, cercandolo con lo sguardo, sapendo che sarebbe stato lì, l'aveva condotto lei stessa. I suoi occhi infine trovarono la sua figura china su qualcosa.. Una cassa, forse? Eponine non riusciva a capire. Poi lo vide prendere una fiaccola accesa. 'Ma cosa?', si chiese. Cosa voleva fare Marius? Lo vide scavalcare la barricata, con leggera fatica dovuta al peso di fiaccola e cassa, con uno sguardo fiero e allo stesso tempo spaventato. Sentì voci che dietro di lei urlavano "Marius, no!" "Fermo!" . Ma lei ancora non capiva cosa stava cercando di fare. Salì anche lei sulla barricata, sebbene più in basso,accucciandosi e cercando di tenersi ben nascosta; era pur sempre una donna, e non armata. Guardò in alto e vide qualcosa che la spaventò a morte, facendole dilatare le pupille nerissime e cacciare un urlo di terrore: Marius era a tiro di fucile di un soldato della Guardia Nazionale.
Sarebbe morto.
Eponine non ci pensò due volte, si alzò dal suo nascondiglio e continuando ad urlare si scagliò sull'arma che stava per colpire il suo innamorato; prese la canna del fucile in una mano per tirarla verso il suo esile petto e con l'altra cercò di tappare il buco dal quale sarebbe presto uscito il proiettile. Sentì la morte, in pochi secondi capì che non c'era niente da fare, che Eponine Thenardier stava per diventare l'ennesimo cadavere povero di una fossa comune. Ma accade qualcosa di straordinario: invece dell'affilato ed atroce dolore del proiettile, Eponine si sentì strattonata via, la sua mano volò dalla canna del fucile, sentì soltanto "Và via, scappa da qui!" mentre perse l'equilibrio e rovinò a terra nel cortiletto di schiena.
Nella caduta, dalla tasca della giubba scivolò la lettera che aveva trovato nel giardino della villa di Rue Plumet, la lettera che Cosette aveva scritto a Marius per avvertirlo dell'immediata partenza. Lettera che Marius, dopo aver salvato l'intera barricata, aveva trovato.
Eponine, dolorante dopo la caduta, guardò verso l'alto e vide un giovane sui 25 anni, con riccioli biondi, affascinante; lo riconobbe, era Enjolras, il capo de Les Amis de l'ABC e della barricata. Non aveva mai parlato con lui, l'aveva sempre intimidita con i suoi discorsi simili ad inni, con quella enorme ferocia nello sguardo, quella fierezza così simile a quella di un leone. Sembrava così giovane, ma già così adulto. Era per lei inavvicinabile, un uomo troppo politico e complicato per la sua giovane mente di vagabonda, di orfana. Eppure in quel momento gli era grata.
Lo vide combattere, coraggioso eppure timido, e uccidere il soldato che stava per ammazzarla, per poi saltare da un'altra parte della barricata per difenderla.
Aveva agito senza pensare, lo sapeva, aveva fatto un errore. Guardò in alto, e vide Marius. Sospirò, era salvo. Ciò che desiderava era accaduto, per fortuna. Era riuscita a risparmiargli la vita. Ma a quale prezzo? Davvero desidero morire per lui? Lui, che non m'ama, non mi guarda, a stento sa il mio nome? Prima non ci aveva pensato un attimo, nessun dubbio aveva sfiorato la sua mente. Ma ora, dopo aver davvero compreso qual'era il prezzo da pagare, si sentì strana, vuota. Si guardò intorno, c'erano cadaveri e feriti un pò ovunque. Eponine iniziò a piangere, tutto quel sangue, quella tensione, erano troppo da sostenere per una fanciulla come lei. A quattro zampe, a tentoni, lentamente, entrò al Cafè Musain, e in un angolino, raccogliendo le sue gambe sotto il mento, pianse ancora fino ad addormentarsi cullata dalle urla e dagli spari.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Miserabili / Vai alla pagina dell'autore: isabelneville