CAPITOLO 2.
-Sistemazioni.
[CHIARA]
circa 20 minuti dopo l’autista mi lascia davanti casa tomlinson, con johannah sempre bellissima che mi aspetta fuori. Mi vede, mi sorride e mi viene incontro.
-salve signora! – dico in inglese insicuro.
-ciao bella, vieni entra! – risponde lei mettendomi una mano sulla spalla.
Quella donna è davvero stupenda.
Appena entro in casa, appoggio la valigia per terra e vengo assalita dalle sorelle tomlinson. Le due gemelline, phoebe e daisy, mi vengono incontro saltellando come conigli(?).
-ciao! Come ti chiami? – mi chiede daisy, penso lol.
-io sono chiara! E voi? – la piccola non fa in tempo a rispondere che nella stanza vengono pure lottie e fizzy.
-ciao io sono charlotte e lei è felicité, ma puoi chiamarci lottie e fizzy, mentre queste due pesti sono phoebe e daisy! – dice lottie. “come se non lo sapessi” penso.
-io sono chiara. – rispondo sorridendo, mentre si avvicina johannah.
-io sono johannah e loro sono le mie figlie. – mi dice, sempre con quello splendido sorriso.
-piacere chiara! – ricambio il sorriso.
Lottie e fizzy mi accompagnarono in una stanza al piano superiore, vicino alle loro.
Sistemai le mie cose dentro l’armadio e chiamai le ragazze.
-aly, sono ancora più belle dal vivo! –
-e tu non sai quanto è dolce karen! Poi ruth e nicola sono simpaticissime! La mia stanza è grandissima, la tua? –
-la mia è normale. Hai sentito simo? –
-no, però non chiamarla, poi ci chiama lei. Chissà che faccia farà quando vedrà i ragazzi a casa di harry! –
-che culo, non è giusto! Ci sentiamo più tardi. -.
Quella bastarda ha i miei idoli a casa, non è giusto! Si, ci amiamo<3 può sembrare il contrario, ma questi sono segni d’affetto!
[ALICE]
L’autista mi lascia davanti casa payne, niente male. Dalla porta esce una signora bionda, un po’ bassa e cicciotella, che mi ricorda molto la signora giovanna, la mia bidella delle medie. Che nicaaa! :33
-ciao tesoro! Io sono karen, vieni entra in casa. – mi dice dandomi un bacio sulla guancia, che duci!
-ciao karen, io mi chiamo alice. – dico, inglese insicuro dall’emozione.
Mi presento a ruth e nicola, che simpatiche!
Mi portano in una camera semplice al piano di giù, ha le pareti color lilla, un armadio in legno, scrivania, comodino e letto. La parte più bella della stanza è una porta-finestra, che dà a una veranda in giardino. Non mi manca niente, o almeno, quasi niente. “Liam dov’è?” penso. Esco dalla mia camera e vado a prendere la valigia che ho lasciato sulla porta per andare a sistemarlo.
-so cosa pensi, liam è casa harry con i ragazzi. – mi dice ruth.
-veramente non ci stavo pensando, ma grazie comunque. - .rispondo sorridendo.
-di niente :)- sale al piano di sopra.
Vado nella mia camera e mi chiama chiara , che mi racconta come le è andata, e la stessa cosa faccio io.
[SIMONA]
percorro il vialetto che porta fino al portone di casa, le gambe tremolanti. Arrivo davanti il portone, non ho il coraggio di bussare. “dai simò, ce la puoi fare :’)” mi faccio forza e suono, pentendomi subito. Mi apre una donna, alta, mora e con gli occhi verdi, con uno splendido sorriso e la sua solita eleganza. Anne cox, che donna c’:.
-ciao, piacere anne. – dice tendendomi la mano, che io stringo. -Tu dovresti essere simona, giusto? Vieni entra…-.
-grazie. – sorrido debolmente. Entrando in casa, vedo buttati ammassati sul divano cinque ragazzi che guardano il televisore…spento.
-sciao bela! – mi dice liam sorridendo.
-h-hi guys. – dico, con la voce tremolante e gli occhi spalancati.
*simona, calmati daii*
i ragazzi si mettono a ridere, mentre gemma viene verso di me.
-vieni. – mi dice, prendendomi per un braccio e trascinandomi su per le scale.
Entriamo in una stanza di normali dimensioni, le pareti color pesca.
-non farci caso, fanno così ogni volta che vedono una ragazza. Tu sei una loro fan, vero? – mi chiede, è molto gentile.
-si. Sono rimasta bloccata come una scema, che figura! – dico sorridendo, mentre mi siedo sul letto accanto a lei.
-non ti preoccupare, loro ci sono abituati! A proposito, come ti chiami? – mi chiede sorridendo.
-io simona, tu sei gemma vero? –
-si! Mi ha fatto piacere parlare con te, ora ti conviene sistemare la tua roba. Più tardi ti porto a fare un giro! –
-grazie, sei gentile! -.
Usciamo dalla stanza e io scendo giù a prendere la valigia, anzi, le valigie. Diciamo che io e le ragazze c’eravamo portate dietro mezza Palermo. Scendo velocemente le scale e mi avvio verso le valigie, ok, diciamo che quasi mi ci butto sopra.
-aspetta, ti aiuto io! – alzo la testa, era liam james payne, più bello che mai, con quel sorriso dolce.
-no ti ringrazio, faccio da sola. – rispondo sorridendo.
Ho il cuore a mille. E se scoppio a pianger? O peggio, svengo? Sarebbe solo un’altra figura di merda.
-assolutamente, ti aiuto! – insiste lui, mentre dal salone si leva un coro di “wohooo!”.
Sì, è il mio fidanzato, problemi? Ok, sto esagerando lol.
-grazie. – sorrido.
Appena siamo davanti la porta della mia stanza posa una valigia per terra.
-comunque, piacere liam. Tu come ti chiami? – mi chiede, il suo sorriso e i suoi occhi terribilmente cucciolose. Prossimo passo: parlare.
-simona. – dico arrossendo un po’.
-wow, ci aspettavamo delle italiane, ma non così belle! Non vedo l’ora di conoscere le tue amiche, ci si vede! – dice mentre indietreggia.
-grazie…ciao. – sorrido e scatto dentro la mia stanza.
Avevo uno dei miei idoli davanti a me e non ero riuscita a dire niente di più?! -.-“