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Autore: BrutalLove    19/02/2013    6 recensioni
[Dal testo]
-Non si era mai sentito così. Così felice, forse. [...] Ma come poteva qualcosa, o meglio qualcuno, di così piccolo, fragile e che non aveva mai visto perchè non esisteva ancora, rubargli il cuore come stava facendo? Billie non se ne capacitava. Senza accorgersene aveva iniziato ad amarlo. Ad amarlo più di ogni altra cosa. Ben presto sarebbe diventato il suo pensiero fisso, il motivo buono per non cedere, per andare avanti e abbattere ogni difficoltà. Lui o Lei che fosse. -
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Billie tornò a casa molto tardi.

Come al solito quando rientrava dalla sala di registrazione si fermava un po' a chiacchierare con Mike e Tre, non si accorgeva dell'ora, e finiva per rientrare che era quasi mattina.

Aprì la porta di ingresso. La casa era silenziosa come non mai. Cosa si aspettava? Che Adrienne stesse alzata ad aspettarlo?

Si tolse le scarpe all'entrata e appese il giubbetto di pelle all'appendiabiti.

Home sweet home.

Salì silenziosamente le scale che portavano al piano di sopra, si diresse verso il bagno per farsi una doccia veloce e passò rapidamente davanti alla loro camera.

La porta socchiusa lasciava intravedere una luce soffusa. Billie si avvicinò e sbirciò attraverso la fessura per vedere se Adrienne si fosse addormentata dimenticandosi di spegnerla.

Ma lei non dormiva. Era seduta sul letto con le gambe incrociate e lo fissava. Lui entrò nella stanza.

“Billie, sei arrivato finalmente…” sorrise “...tutto bene al lavoro?”

“Adie... grazie per avermi aspettato, ma avresti potuto andare a dormire tesoro, è così tardi.. Al lavoro tutto okay, comunque” disse dolcemente, appoggiando delicatamente le sue labbra su quelle della moglie.

“Billie...” iniziò lei.

“Che c'è, amore?” domandò lui di rimando.

“Sono rimasta sveglia anche perchè devo dirti una cosa...”

“Uhm, va bene, ma non potevi aspettare fino a domani mattina? Mancano poche ore all'alba, ormai”. Billie cominciava a preoccuparsi.

“No, è una cosa che voglia tu sappia stasera”.

“Okay” rispose di nuovo lui, sempre più agitato.

Perchè la moglie era così misteriosa? Perchè non poteva aspettare fino a mattina per parlargli? Non se ne capacitava. In fondo cosa poteva esserci di tanto importante?

Adrienne si allungò fino al comodino, aprì il cassetto ed estrasse una scatolina blu.

“Tieni” disse, “Aprila”.

Billie la prese e indugiò un istante prima di sollevare il coperchio.

Si sorprese di quello che vi trovò all'interno.

Appoggiato sul fondo della scatolina vi era un minuscolo paio di scarpette bianche.

Scarpette da neonato.

Billie alzò lo sguardo verso la moglie, con aria interrogativa. “Cosa...cosa...come..che significa?” domandò sempre più preoccupato. Tentava di rimanere calmo solo per non imprecare.

Si sarebbe aspettato di tutto da quella scatola tranne quel che vi aveva trovato e la sorpresa che provava non gli permetteva di costruire una frase di senso compiuto.

Adrienne gli si avvicinò. “Sono incinta, Billie” sussurrò.

Billie si sentì mancare. Come? Cosa? Come cazzo era successo? Cioè lo sapeva benissimo come fosse successo, però non se lo aspettava, ecco. Non così presto, almeno.

Ma cosa stava blaterando? Adrienne voleva tanto un bambino e... anche lui aveva detto di volerlo! Non era successo per caso, e lo sapeva bene! Però, però...

Si accorse che stava sudando e anche Adrienne sembrò averlo notato, tanto che gli prese una mano tra le sue e disse: “ Billie, stai bene? Avremo un bambino, è una cosa stupenda”.

Billie annuì, forse per semplice riflesso incondizionato. Lui avere un figlio? Stava succedendo davvero?

I bambini in fondo gli piacevano, anche se li riteneva un po' fastidiosi a volte, ma avere un figlio tutto suo, tutto loro, anzi, sarebbe stata una cosa completamente diversa. Cavoli, non aveva considerato la situazione prima che...prima che si sviluppasse. Non era pronto.

Ma come? Fino a pochi giorni prima avrebbe dato chissà cosa per sentirsi dire che c'era un bambino in arrivo! Ne aveva parlato con sua moglie, avevano deciso insieme di mettere su famiglia. Eppure ora si sentiva confuso, spaesato...spaventato. Come se fosse successo per caso. Come se non avesse mai pensato a niente di tutto ciò. Forse perchè credeva che il loro ultimo rapporto non avrebbe portato a nulla, proprio come i precedenti.

Bé, si era sbagliato.

“Adie, io....sei sicura?” non sapeva che altro dire.

“Certo! Ho fatto più di un test ed il risultato è sempre positivo...Ce l'abbiamo fatta! ….Non sei contento?” domandò la moglie, quasi turbata vedendo l'espressione persa del marito.

“Certo che sì” le rispose Billie, anche se in fondo non sapeva nemmeno lui cosa stesse provando in quel momento, tante erano le sensazioni che gli si agitavano dentro, “Però...Non so cosa dire..”.

“Ehi..” riprese Adrienne, “Sorridi, Billie”.

Billie la ascoltò, lo fece.

Sorrise e si sentì molto meglio. Doveva calmarsi, accettare la notizia e analizzare tutto ciò che essa comportava. In fondo cosa c'era di male nell'avere un figlio? Un figlio desiderato, poi? Lo voleva, certo che sì, solo che sapere che ora ci sarebbe stato davvero lo sconvolgeva.

Focalizzò l'immagine di sé stesso nella sala registrazioni con una sua piccola copia sulle ginocchia. Un Billie Joe in miniatura.

Gli avrebbe insegnato a suonare la chitarra, gli avrebbe fatto sentire le canzoni che aveva scritto, gliene avrebbe anche dedicate alcune, magari... sì, sarebbe decisamente andato d'accordo con il piccolino che sua moglie portava in grembo.

Fece un bel respiro profondo.

Piccolino, sì. Oppure piccolina.

Che avrebbe fatto se fosse stata femmina? Le bambine di solito non suonavano musica rock e non la cantavano nemmeno, e questo fatto lo turbava già di per sé, ma soprattutto non facevano 'cose da maschi'... Come avrebbe dovuto comportarsi? Che cosa avrebbe potuto condividere con una bambina?... Un pensiero gli balenò veloce nella mente. Sua figlia sarebbe stata diversa dalle altre! Chi aveva detto che le bambine dovevano essere tutte amanti del mondo principesco e degli abiti rosa, rosa e ancora rosa? Non era scritto da nessuna parte che dovesse per forza essere così. Se fosse nata femmina, sua figlia sarebbe stata una piccola star, se lo sentiva.

Fece un altro respiro e si sentì improvvisamente sollevato. Alleggerito di un peso.

Quella tranquillità che aveva ritrovato, però, non durò molto, e l'ansia riprese a tormentarlo, più insistente di prima.

Di cosa si stava preoccupando? Di scemenze, come al solito! Erano più le volte che pensava a cose stupide che quelle in cui riusciva a formulare pensieri appropriati. Quante volte aveva sentito dire la frase “i bambini non sono giocattoli”? Tante, ma sembrava essersene completamente dimenticato. Al diavolo come sarebbe stato suo figlio! Al diavolo cosa avrebbe potuto insegnargli! Al diavolo se sarebbe stato una rock-star o un accanito collezionista di barbie!

Si rese improvvisamente conto che l'unica cosa che importava al momento era che sua moglie e l'esserino che abitava dentro di lei stessero bene e si sentissero amati. Tutto il resto non importava e non gli sarebbe importato. O forse sì, ma ci avrebbe pensato al momento giusto. Si diede dello stupido per non averci pensato subito.

In fondo il rapporto con la moglie era stabile, la condizione economica buona, la casa spaziosa... troppo spaziosa per due sole persone. Si chiese se quando l'aveva comprata avesse già pensato alla famiglia. Alla moglie. Ai figli. No, non ci aveva pensato, almeno non consciamente, ma si sentì sollevato dal fatto di aver scelto un appartamento con qualche stanza in più. Ancora qualche mese e una di esse sarebbe stata stracolma di cose per bambini piccoli.

Altra ansia, ansia, ansia.

Non sapeva nulla sui bambini.

Calma, si disse. Ci penserai... Hai nove mesi, nove fottutissimi mesi per leggere e rileggere le pagine di una guida alla maternità ! Gli venne da ridere al pensiero di dover leggere una cosa del genere. Magari l'avrebbero sfogliata insieme, lui e Adrienne...lei sì che sarebbe stata un genitore fantastico, ne era certo.

Sospirò, scacciando i pensieri che gli vorticavano in testa.

Posò delicatamente la mano destra sulla pancia ancora piatta della moglie, come se avesse paura che anche solo sfiorandola potesse danneggiare quello che conteneva. Il piccolo ometto o la signorina che vi alloggiava. Stava toccando suo figlio. Il frutto dell'amore tra lui e Adrienne. Gli sembrava una cosa così... impossibile, bella. Non si era mai sentito così. Così felice, forse. Nemmeno quando aveva sposato sua moglie, doveva ammetterlo. Questa era una gioia più grande, più pura. Ma come poteva qualcosa, o meglio qualcuno, di così piccolo, fragile e che non aveva mai visto perchè non esisteva ancora, rubargli il cuore come stava facendo? Billie non se ne capacitava. Senza accorgersene aveva iniziato ad amarlo. Ad amarlo più di ogni altra cosa. Ben presto sarebbe diventato il suo pensiero fisso, il motivo buono per non cedere, per andare avanti e abbattere ogni difficoltà. Lui o Lei che fosse.

“Ciao futura mamma” sussurrò rivolto alla moglie.

“Ciao futuro papà” rispose lei accarezzandogli i capelli disordinati.

Billie sentì un tuffo al cuore. Di lì a pochi mesi sarebbe diventato padre.

Una nuova vita che nasce. Il figlio che diventa padre. Il padre che diventa nonno. Il suo pensiero si concentrò sul ricordo di Andy. Suo padre non sarebbe mai diventato nonno. Un terribile scherzo del destino gli aveva tolto questa possibilità. Gli aveva negato una parte di esistenza. E allo stesso tempo aveva negato a suo figlio la possibilità di avere un nonno.

Billie ricacciò indietro le lacrime e maledisse il suo carattere, il suo modo di essere; in qualche modo, ogni volta che era tanto felice, trovava sempre qualcosa che lo buttava giù.

 

-Sii forte, Billie. Sii forte per tuo figlio. Andy ha già iniziato a proteggerlo- si disse, e tornò a sorridere.

 

 

Nota autrice:

Buongiornooooooo :3

Avete visto che carini Billie e Adrienne? *-*

Secondo me sono tenerissimi :')

Non esitate a lasciare commenti!

A presto :D

BrutalLove x

  
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