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Autore: nicksbed13    20/02/2013    0 recensioni
"Non sapeva in cosa stava andando in contro, sapeva solamente che la rendeva felice, che la faceva sentire viva. Contenta di vivere ogni giorno della sua vita. Non pensava alle conseguenze e ai problemi a cui stava andando in contro."
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Aiuto, Aiuto, Aiuto- Urlava Emma mentre era in braccio a Nicholas che la portava su per le Scale

-Aiuto? Sembra che stai andando al patibolo e ti devono decapitare!- esclamò lui ridendo e guardandola

-Infatti è così- disse lei ridendo come una scema -ah si?- le domandò lui guardandola male -no no, stavo scherzando!- esclamò lei non riuscendo a trattenere la risata.

Nicholas la portò con se nella sua camera da letto -cosa hai intenzione di fare caro Nicholas?- disse lei scendendo dalle braccia del ragazzo

-In una stanza, soli, di sera…- disse lui sussurrando al suo orecchio -No, mi avevi promesso che la scorsa settimana sarebbe stata l'ultima volta…- sospirò lei

-Uffa, ora due persone non possono nemmeno giocare a carte in santa pace la sera?!- disse Nicholas ridendo come uno scemo e buttando Emma sul letto della sua stanza

-stupido!- disse lei ridendo e mettendosi sopra di lui -come, sei stata fino ad ora a farmi la predica e adesso…- disse lui ridendo

-L'unico modo di resistere ad una tentazione è quello di cedervi- disse lei ridendo e buttandosi con il viso sul suo collo -ma da dove ti escono queste citazioni poetiche?- le chiese lui ridendo.

Ci vollero circa 5 o 6 minuti per ritrovarsi senza vestiti, sotto quelle coperte, solo loro due e il loro "amore".

Amore tra virgolette perché loro non lo sapevano nemmeno, non sapevano quello che stavano provando.

-Mi sbaglio ma oggi è stato più bello del solito?- disse Nicholas giocherellando con i capelli 

-No è stato esattamente come l'ultima volta- disse lei subito sgaiottolando via dalle braccia del ragazzo e incominciando a vestirsi.

-già vai via?- le chiese lui -sono appena le quattro e mezza- disse lui sospirando e guardandola

-devo assolutamente andare, devo studiare moltissimo per domani- disse lei già quasi pronta -sicura di non voler rimanere per un doccia?- disse lui alzandosi in piedi e avvicinandosi alla ragazza

-una doccia?- disse lei sorridendo mentre lui era occupato a baciarle il collo -si…una bella e calda doccia, in compagna del tuo migliore amico Nicholas- disse lui sospirando tra un bacio e l'altro

sul collo profumato della ragazza -hmm…sembra allettante l'idea- sospirò lei tempestata di brividi.

Poi pensò, e aprì di nuovo gli occhi e tornò con i piedi per terra -ma mi dispiace, devo per forza andare!- disse lei staccandosi dal ragazzo e avvicinandosi alla porta.

-Uffa- disse lui sbuffando -dai, sarà per la prossima volta- disse lei avvicinandosi per l'ultima volta e lasciando un bacio sulla guancia al ragazzo

-Questa me la segno eh!- disse lui sbuffando ed entrando in bagno.

La ragazza stava scendendo le scale della casa di Nicholas e suo fratello, quando sentì vibrare dentro la tasca dei jeans il cellulare, lo prese e guardo sullo schermo.

Apparve la foto di un ragazzo e il suo nome scritto sopra "Channing"

-Ehi scusami, lo so sono in ritardo ho avuto un contrattempo, arrivo subito, scusami, scusami- disse lei con il fiatone mentre scendeva le scale

-è da mezz'ora che ti sto aspettando- disse lui sospirando -scusami lo so, sono sempre la solita, dammi dieci minuti e sono lì.- disse lei sospirando

-Okay, ti aspetto- disse lui chiudendo la chiamata.

 

 

 

 

-Sono sfinita- disse Sara buttandosi sullo sgabello davanti al bancone del bar nel locale.

-Ehi amica!- disse Emma arrivando accanto all'amica -Emma, ecco ho finito proprio ora prendo la mia roba e poi andiamo un po a divertirci eh!- esclamò Sara guardandola

-Si si okay ti aspetto qui- disse Emma sedendosi sullo sgabello davanti al bancone.

Sara si alzò dallo sgabello andando nel camerino dove aveva la sua roba, o meglio i suoi vestiti da "ragazza normale"

Iniziò a spogliarsi da quelli che non erano i suoi vestiti abituali, e rimase in intimo. All'improvviso qualcuno aprì la porta del suo camerino.

-Chi diamine è?- disse lei sobbalzando e girandosi verso la porta -Ehm, scusami scusami…mi avevano detto che ti avrei trovata qui- disse un ragazzo rimanendo fermo sulla porta, un po imbarazzato.

-Chi?- disse Sara prendendo qualcosa al volo per coprirsi il corpo -il ragazzo del bar- disse lui 

-cosa vuoi?- disse lei abbastanza alterata guardandola -il ragazzo chiuse la porta e si avvicinò alla ragazza -Volevo dirti che…prima ti ho visto su quel palco e…- disse lui, non riuscendo quasi a trovare le parole

-No mi dispiace ma non sono una puttana, sono solo ecco una ballerina speciale.- disse Sara guardandolo male -ballerina speciale?- le chiese lui

-Si una ballerina speciale- disse lei infilandosi i jeans -quindi la porta è quella e ciao ciao- disse Sara abbastanza decisa.

-Veramente io non ero venuto qui per chiederti di venire a letto con me, non sono il tipo…- disse lui -Ci avrei scommesso guarda!- esclamò lei mentre continuava a vestirsi

-Volevo solo chiederti se ecco…magari un giorno ti andava di uscire, vederci…- disse abbastanza vago il ragazzo

-Mi spiace, ma non mi vedo o esco con quelli che frequentano questo locale- disse lei guardandolo e prendendo la borsa per andare via dal camerino

-Ma io non frequento questo locale, solo stasera i miei amici mi ci hanno trascinato a forza- disse lui guardandola fissa negli occhi

-Ah capito…non usciremo insieme lo stesso- disse lei facendo un sorrisino strafottente -sei sempre così acida con i ragazzi che dopo lo "show"- disse lui facendo le virgolette con le mani 

-vengono a chiederti di uscire?- chiese in fine lui - Si, perché non vogliono uscire con la vera me…ma con quella che vedono sul palco mezza nuda- disse lei per aprire la porta e andare via.

-Aspetta- disse lui prendendola per il polso -io voglio uscire con la vera te- disse lui -Ah si?- disse Sara guardandolo

-Si…- disse lui -Non so nemmeno come ti chiami- disse Sara facendo una faccia contrariata 

-Dammi un'opportunità, ti prego- disse lui tenendole ancora il polso -Primo se mi lasci il polso ti rispondo, perché te lo dico subito che non mi piacciono le persone che mi tengono con forza, e secondo non mi hai ancora come ti chiami…è un segreto?- disse lei guardandolo sospettosa

-Ah no scusa, mi ero dimenticato comunque…Joe- disse lui -Joe- disse lei scoppiando in una risata -Che c'è da ridere?- disse lui facendo una risatina

-niente, niente- disse lei continuando a ridere -e tu?- disse lui -Sara- disse lei ancora con il sorriso stampato in faccia.

-Senti se hai finito…potremmo uscire…anche subito- disse lui guardandola -No guarda mi dispiace, ho già da fare con una mia amica…- disse lei guardandolo

-quindi…hai accettato- disse lui con un sorriso compiaciuto in faccia -Ehm, no mi sono tradita, diamine!- disse lei ridendo

-allora mi lasci il numero?- disse lui guardandola -no dammi tu il tuo, e quando avrò voglia ti chiamerò- disse lei prendendo una penna dalla sua borsa e dandola al ragazzo

-Hm, okay- disse lui prendendo la penna e scrivendo il numero sul palmo della ragazza. -Okay ciao ragazzo sconosciuto ci sentiamo- disse lei sorridendogli ed uscendo dal camerino.

-Ciao…- disse lui rimanendo da solo nel camerino.

Sara arrivò velocemente al bar dove c'era ancora l'amica che la stava aspettando 

-Ehi, se viva? pensavo fossi morta!- esclamò l'amica ironica -no no eccomi, solo…un incontro imprevisto- disse Sara ancora ridendo 

-Hmm... devi raccontarmi eh!- disse Emma prendendo l'amica sotto braccio ed uscendo dal locale insieme a lei.

  
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