A te che hai reso
                                                                                                                                              la mia vita
                                                                                                                                        BELLA DA MORIRE                                                                                                                                                                              

- NO - urlai - non può essere vero - m'inginocchiai vicino al corpo. Iniziai a scuoterle nervosamente le spalle, mentre alcune lacrime stavano facendo capolino dai miei occhi, impedendomi di vedere in maniera chiara.

- Scarlet apri i tuoi dannatassimi occhi, ti prego - ero preda dell'ansia. Continuavo a scuoterla, ma lei non ne voleva sapere: rimaneva immobile. Di sasso. Le presi il viso tra le mani tremanti e qualche mia lacrima la bagnò. 

- Non lasciarmi. Non puoi - la voce si stava facendo sempre più lieve. Poggai la mia bocca sulla sua sperando, inutilmente, di poterle dare ossigeno. Avrei fatto qualsiasi cosa pur di sentire il suo cuore tornare a battere. Alzai debolmente il viso e vidi Louis, non molto lontano da noi, che assisteva alla scena inerme. Aveva gli occhi completamente spalancati, era rigido e stava diventando bianco. Le braccia lungo i fianchi terminavano con le mani serrate a pugno. Notai Harry poggiarli una mano sulla spalla, e vidi che iniziò a muovere le labbra, segno che gli stesse dicendo qualche parola o frase per farlo calmare. Riportai l'attenzione su Scarlet, che ancora di muoversi non ne voleva sapere.

- Perchè? - sussurravo fragile - perchè l'hai fatto? Non hai il diritto di lasciarmi qui. Tu mi devi aiutare. Come faccio senza te? - ma qualcuno alle mie spalle m'interruppe, strappandomi in malo modo da lei, una delle persone più importanti della mia vita.

- Signorina, se può lasciarci fare il nostro lavoro gliene sarai grato - era un'uomo sulla cinquantina che parlava, basso e aggiungerei non propriamente in linea - si allontani il più possibile dal corpo - continuò poi, piegandosi e iniziando a toccare la MIA Scarlet. Mi voltai nuovamente in direzione di Louis, trovandolo esattamente nella stessa posizione di poco prima. Gli corsi incontro buttandomi letteralmente tra le sue braccia, dando libero sfogo ad un pianto disperato. Lo sentii tremare come mai aveva fatto prima, per poi scoppiare, anche lui, a piangere. Erano lacrime di rabbia, di dolore, di paura. Erano lacrime che gridavano domande, una soprattutto: "perchè". 

- Scusate - una voce calda alle mie spalle iniziò a parlare - voi siete Crystal Parker e Louis Tomlinson? - mi voltai di scatto a quella domanda, trovandomi davanti una donna molto attraente, anche se indossava il camicie lungo bianco.

- Si - risposi debolmente.

- Queste lettere sono per voi: sono state trovate in camera della signorina Carter - ci porse i fogli, per poi tornare al suo lavoro. Non avevo il coraggio di leggere quello che si presentava all'interno della lettera. Avevo troppa paura, e sapevo già che erano parole di Scarlet. Forse c'era spiegato il motivo per il quale si era tolta la vita, ma io, pur volendo sapere, non riuscivo ad aprirla. 

- Ehi, Cry - quella era esattamente la voce che volevo sentire in quel momento. Era la voce che mi riscaldava il cuore. Con le lacrime che ancora non avevano intenzione di cessare mi feci stringere in quell'abbraccio pieno d'amore.

- Niall - sussurrai - portami via da qui. Non ce la faccio più a vederla in quello stato -

- Ok, andiamo a casa - mi strinse a sè, per poi prendermi per mano e trascinarmi fuori da quell'abitazione.

 

Nonostante fossero passate diverse ore dall'accaduto ancora non ero riuscita a smettere di piangere. Mi trovavo distesa nel letto, tra le braccia di Niall, e nervosamente continuavo a girarmi tra le mani la lettera di Scarlet. Presi aria a pieni polmoni e con uno scatto l'aprii. Volevo e dovevo sapere perchè la mia migliore amica aveva fatto quel gesto tanto tragico.

"Ciao Cry,

se stai leggendo questa lettera significa che io vi ho abbandonato, per sempre. Probabilmente sarai arrabbiata con me perchè non riesci a capire il motivo per il quale l'ho fatto. Cercherò di spiegartelo, ma non sarà facile, e tu meglio di chiunque altro sai quanto difficile per me sia sempre stato parlare.

Stavo male, stavo male davvero. Non era un dolore fisico che in pochi giorni sarebbe passato. Era un dolore psicologico. Era un dolore che più il tempo passava e più mi penetrava nell'anima, lacerandomela. Ho cercato di essere forte il più possibile, ma evidentemente non lo sono stata abbastanza. 

Ho cercato di dirtelo, ma ripeto, sai quanto trovassi difficile potermi sfogare con qualcuno, quindi ho fallito. Non ci sono riuscita, nè con te nè tanto meno con Louis. Sai, ho le lacrime in questo momento. Si, perchè sto per lasciare questo mondo che mi ha messo difronte a sfide troppo grandi per me, ma sto per lasciare anche le due persone che mi hanno cambiato radicalmente la vita! Volevo fare questo gesto anni fa, ma come un fulmine a ciel sereno siete entrati a far parte di me: i miei angeli. E' grazie a voi se ho continuato a sopravvivere nonostante stessi morendo dentro. Già, perchè io non stavo vivendo. Mi avete comunque regalato delle sensazioni ed emozioni indescrivibili e non posso che ringraziarvi.

Louis, beh, lui era il mio ragazzo. E' il ragazzo che per la prima volta sono riuscita ad amare liberamente e serenamente; e te, te sei stata tutto: sei stata la mia migliore amica, sei stata mia mamma, mia sorella. TUTTO, davvero. Ma non abbastanza. Non te ne sto facendo una colpa, non fraintedermi. 

Stavo bene con voi perchè il mio cervello staccava l'interruttore, ma arriva un momento, nell'arco della giornata, in cui ti trovi solo e non puoi evitare di pensare. Ed è stato quello a rovinarmi. 

Mi sto rendendo conto però che, ancora una volta, non ti sto dando una valida spiegazione del mio gesto. Forse, semplicemente non c'è, o forse la verità è che avevo ed ho sempre avuto paura di vivere, paura di essere felice, paura di affrontare i problemi e di conseguenza la realtà.

Vorrei dirti che, tra pochi mesi, io sarò con te come non mai. Sono stata felicissima della notizia e sarebbe stato favoloso parteciparvi, ma davvero non riuscivo più a trovare la forza per andare avanti. Ricordati di sorridere: sei bellissima quando lo fai. Non disperarti per me perchè io starò bene, lo so. Sappi che in ogni gesto io ti accompagnerò!

Ti chiedo solo di perdonarmi. Ti chiedo di portarmi nel tuo cuore per sempre. Io ti proteggerò, lo giuro. Da quassù sarò l'amica che hai sempre voluto. Sarò l'amica perfetta!

Ti amo Crystal, ti amo seriamente, e non smetterò di farlo. Grazie per esserci stata. Grazie per avermi regalato un pezzo della tua vita. Grazie per essere stata la mia migliore amica, per essere stata la parte che mi completava.

..saluta i ragazzi, manda loro un bacio, e ringrazili per aver preso parte alla mia vita. Sono stati importanti. Farò il possibile per proteggervi."

                                                                                                                                                          - Scarlet

Feci fatica a leggerla, in quanto lacrime di dolore scendevano inesorabili dagli occhi, bagnando il foglio. Non potevo ancora credere che fosse tutto vero. Non era possibile che avesse avuto il coraggio di fare una tale cosa. Mi sentivo in colpa! Ero stata un'egoista, una cretina, una stupida: amavo Scarlet e dovevo conoscerla. Dovevo rendermi conto che stava disperatamente soffrendo, e invece pensavo solo a me stessa. Pensavo alla mia felicità, quando in realtà la mia vera felicità stava lentamente scomparendo. 

Niall continuava a tenermi stretta e a rassicurarmi: cercava ogni parola possibile per alleggerirmi il dolore, ma qualsiasi cosa dicesse mi sembrava intuile. Il dolore mi stava mangiando viva. Mi mancava la mia migliore amica, Dio se mi mancava. La volevo qui con me, la volevo abbracciare, dirgli quanto bene gli volevo e farle capire che anche per me era TUTTO. Con gli occhi gonfi e arrossati, con lo stomaco completamente capovolto e il cuore trafitto da mille coltelli, mi addormentai tra le braccia del mio ragazzo.

 

 

Sei mesi dopo:

Ritornai con lo sguardo fisso sullo specchio, come se quell'immagine potesse cambiare. 

- Sei bellissima - una voce squillante dietro di me mi fece sobbalzare

- Lou! Non dovresti essere qui - dissi cercando di coprire l'enorme abito che stavo indossando

- Scusa, ma non potevo resistere. Dovevo assolutamente vederti - mi abbracciò teneramente e mi stampò un sonoro bacio sulla guancia

- Anche tu sei bellissimo - puntai nuovamente i miei occhi allo specchio e con le mani cercavo di sistemarmi il vestito

- Calmati - mi fece voltare Lou - sei perfetta così, e tranquilla che tutto andrà benissimo - mi sorrise. Quel ragazzo aveva un sorriso così perfetto che capivo perfettamente il motivo per il quale Scarlet se ne innamorò subito. Al suo pensiero però, abbassi lo sguardo, cercando di scacciare indietro le lacrime.

- Che cosa ti prende Cry? - 

- Mi manca - dissi con un fiato di voce. Sentii il respriro di Lou troncarsi, per poi riprendere a battere a ritmo elevato.

- Anche a me, da morire. Ma lei è qui, lei è sempre qui con noi, e lei vorrebbe vederti felice perchè oggi come non mai è il tuo giorno - notai nei suoi occhi un velo di lucido. Sapevo quanto gli mancava. Lui l'amava seriamente e non aveva affrontato nei migliori dei modi la perdita.

- Si - risposi - ti ricordi come esultò quando vi annunciai che vi volevo come testimoni? - sorrise a quel ricordo

- E' vero. Per non parlare di quando poi ci hai detto che saremmo dovuti venire anche in Irlanda perchè tu e Niall avete deciso di sposarvi anche là - continuò Lou. A quel ricordo sorrisi anche io.

- Se solo sapesse che aspetto anche un bambino, chissà che cosa direbbe. Non vedeva l'ora di diventare zia - tornai ad essere cupa

- Sarebbe impazzita - mi rispose - Crystal ascolta, Scarlet manca quasi come l'aria. Mi manca ogni singolo momento della giornata, ma dobbiamo essere forti e soprattutto dobbiamo vivere e non sopravvivere come faceva lei. Il dolore sarà presente e grande dentro di noi fino alle fine dei nostri giorni, ma andremo avanti. Ti rendi conto che stai per sposarti? E che tra sette mesi diventerò zio? Pensa a questo, e pensa che lei ti sta tenendo la mano - 

- Hai ragione. Vivremo coinvolgendola come se non fosse mai andata via. Però vorrei sapere veramente da te come stai - 

- Me la cavo, e non preoccuparti per me. Sono il tuo migliore amico, e sai quanto duro possa essere - mi fece l'occhiolino, e sorrisi

- Se questa creatura - dissi toccandomi la pancia lieve - dovesse essere femmina sicuramente il suo nome sarà proprio Scarlet - 

- Sarebbe un gesto fantastico - mi sorrise - adesso muoviti. Sei già in ritardo di quindici minuti. A Niall prenderà un colpo, visto che neanche io sono presente in chiesa - mi prese a braccietto e mi posò delicato un bacio sulla guancia

- La mia piccola Crystal Parker tra poche ore sarà la fortunatissima Crystal Horan - 

 

 

 

 

 

Eccomi qua.

Vorrei dirti un sacco di cose,

ma tutte le idee che ho in testa mi sembrano demenziali.

Sto aspettando con gloria domani <3 

e dirti che mi tremano le mani è dire poco.

Ci pensi? Dopo due mesi potrò riabbracciarti.

Sei stupenda amore, sul serio.

Sei la cosa più bella che mi potesse capitare!

Spero di farti emozionare col messaggio di mezzanotte (?). 

No, non so se ci riuscirò, 

ma spererò che almeno il concetto ti arrivi chiaro e tondo.

Ok, adesso me ne vado, 

tanto ci stiamo sentendo su whatsapp ;)

Ti amo amore, davvero.

Ah: 

"Fammi respirare ancora e portami dove si vola 

- G