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Autore: AllTheRightMoves    20/02/2013    3 recensioni
Remus Lupin, preso dall'euforia della nascita del piccolo Teddy, propone azzardatamente come padrino del figlioletto Harry Potter, l'eroe del mondo magico che porta morte e disavventure a tutti coloro che lo hanno accanto. Riusciranno Tonks e la tenera suocera Andromeda con le loro tesi inconfutabili a far rinsanire Remus o sarà proprio il Ragazzo che Mena Gramo il padrino di Teddy?
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Tonks, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa breve storia è molto ironica e stravolge tutti gli atti eroici di Harry in tragedie dovute alla sua immensa sfiga. Chiunque gli si avvicina poi incontrerà dolore, disavventure e soprattutto morte. In questa breve "slice of life" mi sono immaginata come Tonks abbia reagito alla proposta incauta e scellerata del marito di scegliere l'impavido e brillante Harry come padrino.
Alla luce della teoria sulla sfiga contagiosa di Harry credo che a tutti saranno più chiari molti dammatici fatti avvenuti nella saga.
Spero che questa storia vi faccia sorridere, fatemi sapere cosa ne pensate!
AllTheRightMoves



Il Ragazzo che Mena Gramo





Ninfadora Tonks e Remus Lupin sedevano sul letto a contemplare quel sacco di pupù ambulante che era il loro piccolo bambino.
Teddy, nato da sole poche ore, dormiva beato fra le braccia della madre. La calma che si percepiva in quel momento era solo temporanea e Ninfadora Tonks lo sapeva. C’era una guerra fuori, ma soprattutto quel disgraziato di suo figlio si sarebbe costantemente svegliato ogni due o tre ore da qui all’anno del diploma. A Remus Lupin sembrava non fregare che la calma fosse solo apparente, era troppo estasiato dalla nascita del figlio per pensare a bazzecole come la guerra e soprattutto sarebbe stata sempre la moglie ad alzarsi la notte.
“Dobbiamo scegliere chi sarà il suo padrino” sussurrò Remus
“Be’ pensavo fosse ovvio”
“Certo, volevo solo assicurarmi che anche tu la pensassi come me. Harry sarà un padrino perfetto!” disse Remus con aria sognante
“Cosa!? Harry… Harry Potter!? Stai scherzando!?”
Tonks si era improvvisamente accesa, un’ondata di panico aveva attivato il suo sistema nervoso simpatico.
“Sì, proprio lui! La nostra unica speranza. Il simbolo di libertà e di rinascita del mondo magico”
“Coso, guarda che te lo confondi con la fenice, Harry è il simbolo della sfiga. Porta sfiga e morte a tutti quelli intorno a lui. Io non lo voglio neanche vicino al mio figlio, figurati padrino!”
“Quando mai è successo!? Lui è il Bambino che è sopravvissuto, il Prescelto! E’ scappato a Tu-Sai-Chi già ventordici volte ed è sempre sopravvissuto!”
“Ovvio perché risucchia la fortuna dagli altri. Ti dico che è un pericolo per l’umanità! Prendi il caso di Sirius: per dodici anni se n’era stato tranquillo in pace come un eremita. Poi ha deciso di evadere da Azkaban, si è sentito in dovere morale di fargli da padrino e un paio di anni dopo…. TAC…. è morto!”
“Sei stanca. Non sai cosa stai dicendo. Guarda Ron e Hermione, mi sembrano più che vivi!”
“Oh un paio di volte però hanno rischiato. Sarà che hanno più culo che anima! Sai, anche io sono andata ad Hogwarts e per quanto mi sforzassi di mettermi nei guai mai un Basilisco ha tentato di ammaliarmi con il suo irresistibile sguardo, nessun ragno gigante mi voleva per pranzo, non sono mai stata assalita da un Alano Carnivoro...”
“L’Alano Carnivoro era Sirius”
“… uno stormo di Dissennatori non ha mai cercato di baciarmi fino a che non capissi più niente…”
“Non credo si dica “stormo” anche se però volano quindi il tuo ragionamento ha un senso”
“…Non sono mai finita in una vasca piena di cervelli che volevano impossessarsi del mio corpo ed infine nessun insegnante mi ha mai avvelenato con dell’idromele”
“Questi sono casi e poi si sa che sono tre ragazzi vivaci!”
“Quella logorroica nevrotica della Granger mi ha raccontato tutti gli avvenimenti di quando hanno aperto la Camera dei Segreti –come se me ne fregasse qualcosa- e mi ha detto che questo Justin Flinch-Flinchy, una cosa così, si è seduto con loro una volta a lezione e poche settimane dopo… TAC… pietrificato dal Basilisco!”
“Ma non è morto! Prendi la  civetta di Harry, lei… Ah, no! Cattivo esempio... Be’ i Weasley non ne sono usciti tanto male e Harry ci passa un sacco di tempo”
“Ma andiamo! Quella che se la fa con Harry è quasi morta nella Camera dei Segreti, su Lenticchia non mi esprimo perché potrebbero volerci anni, uno dei due gemelli ha perso un orecchio –il che, francamente, è anche un bene perché ora li riesco a distinguere finalmente!- Bill Belli Capelli è stato sfregiato per sempre  e Arthur è stato sgranocchiato da Nagini. Ti dirò, il Weasley con gli occhiali ha fatto solo bene ha tagliare la corda e Charlie è molto più sicuro fra i draghi”
“Nessuno di loro è mai morto e sono quasi tutti stati salvati da Harry stesso!
“Non mi sorprenderei se qualcuno tirasse le cuoia entro il prossimo Natale”
Remus scosse la testa esasperato.
“Dimmi a chi pensavi tu, allora!”
“A Kingley, mi sembrava ovvio. Sai è mio amico, è adulto, non semina morte e distruzione e ha una voce calma e profonda che concilia proprio il sonno. Mi sono fatta le peggio ronfate durante alcune sue riunioni in ufficio” spiegò Tonks con sguardo sognante, mentre ricordava una dormita memorabile fatta un anno prima quando Kingley spiegava le sue teorie su un infiltrato ai Tre Manici di Scopa.
“Lo stesso Kingley che si è fatto beccare dai Mangiamorte in seduta spirituale nel suo bagno per aver infranto il Tabù? Saggia scelta!”
“Va bene, ammetto che non sia stato uno dei suoi più brillanti momenti, ma stai pur sempre proponendo un ragazzo piuttosto tocco che gira con due fette di salame sugli occhi! Ti ricordi quando tu hai fatto la figura dell’idiota insensibile lo scorso anno quando eravamo in infermeria ad Hogwarts? Be’ tutti ti guardavano come se fossi un idiota insensibile tranne Harry e Lenticchia che, non avendo capito niente come sempre, ci guardavano sbalorditi come se a Tu-Sai-Chi fosse improvvisamente cresciuto il naso. La Secchiona, d’altra parte, era lì che scalpitava perché voleva spiegare ad ogni costo l’ovvietà a tutti, ci scommetto quanto vuoi che dopo che noi ce ne siamo andati lei avrà illuminato i due brillanti osservatori per la gioia di tutti gli altri che avevano già capito da secoli!”
“In effetti ogni tanto Harry vede quello che vuole vedere lui, ma ha altre qualità! Sarà un padrino perfetto!”
“Chi sarà un padrino perfetto?” chiese Andromeda entrando nella camera con una tazza di tè fumante
“Oh, mamma, ti prego, aiutami! Remus vuole che il padrino di Teddy sia Harry”
“Harry… Harry Potter?! Il Ragazzo che Mena Gramo?!” chiese Andromeda impallidendo all’improvviso
“Oh Merlino! Devo sedermi” disse poi mentre si faceva aria e piano piano riprendeva colore “Quel ragazzo è peggio del Gramo, lo vedi ed è la tua fine! L’ho incontrato per la prima volta ed è stato in casa nostra quanto? Un paio di minuti, giusto il tempo di infangarmi tutto l’ingresso ed insozzarmi la fodera nuova del divano, mentre il suo amicone peloso mi faceva fuori mezza scorta di Whisky Incendiario, scambiarmi per la mia cara sorella e minacciarmi per benino –in maniera molto stupida se proprio volete il mio parere, se gridi a Bellatrix “TU!” non la spaventi mica. A pensarci bene spaventeresti giusto un Vermicolo- poi se ne è andato via. Cosa è successo dopo poche settimane? Qualcuno è venuto a torturarmi per sapere dove si trovasse. Ora ti assicuro che non è una cosa che mi succede spesso, quindi non può che essere colpa di quel mena gramo di un Potter!”
“E a proposito dell’amicone peloso” aggiunse Tonks “chiunque sia scelto da Hagrid come suo amico deve essere per forza pericoloso almeno quanto un drago o un cane a tre teste”
“Io sono amico di Hagrid!” esclamò Lupin, ancora determinato a far valere la sua idea, nonostante le verità allarmanti che le due donne stavano raccontando
“Infatti sei un mannaro, pezzo di un ibrido deficiente!” spiegò Andromeda, con la solita eleganza e lo charme che solo una nobile purosangue può avere.
“Povero Cedric” disse Tonks, colta da un improvviso moto di commozione “era uno dei pochi Tassorosso non sfigati che avevamo, diventa amico di Harry e… TAC… Sua Oscurità lo fa fuori”
“Tesoro, non piangere” disse Andromeda in tono estremamente dolce ed amorevole, mentre asciugava dal viso le lacrime alla figlia “magari il Signore Oscuro lo incenerisce prima che faccia altri danni. Spero solo che prima non distrugga qualche edificio importante per il mondo magico, come la Gringott o Hogwarts, sai quante persone risicherebbero la vita? Ora ti lascio riposare”
Andromeda uscì dalla stanza non prima di aver lanciato a Lupin un’occhiataccia che non poteva significare altro che “SE-IL-MENA-GRAMO-DIVENTA-IL-PADRINO-DEL-MIO-ADORATO-NIPOTINO-TI-CRUCIO-FINO-A-FARTI-IMPAZZIRE-NE-SONO-CAPACE-RICORDATI-DA-QUALE-FAMIGLIA-PROVENGO”.
Remus rabbrividì, le eloquenti occhiatacce di Andromeda erano talmente spaventose che se Remus avesse incontrato un Molliccio da quando Andromeda era diventata sua suocera difficilmente quello si sarebbe trasformato in una luna piena.
“Sono pronta a scommettere la mia tetta sinistra che Harry ha incontrato il mio papi e la stravagante banda con cui era in fuga prima che lui morisse. Se quel mena sfiga diventa padrino di Teddy potremmo tirare le cuoia da un momento all’altro”.
Remus rabbrividì ancora, se Tonks avesse avuto ragione allora lei avrebbe perso la sua tetta sinistra e se c’era una cosa che Remus non voleva era una moglie con una tetta sola!
Tonks notò l’improvviso cambiamento di umore di Remus. Percepiva la sua inquietudine, ma colta da un momento in stile Harry pensò che in realtà lui si fosse semplicemente reso conto dell’ovvietà che Tonks andava ripetendo.
“Perché non vai a trovare Bill e a dargli la bella notizia?” propose con un grosso sorriso “poi continueremo a discutere sulla questione del padrino”
Remus fu riscosso dai suoi terribili pensieri e fu ben felice di accettare la proposta della moglie.
“Ti prego solo, quando sarai ubriaco, di non prendere decisioni affrettate, tipo promettere nostro figlio alla primogenita dello Sfregiato e Flebo o scegliere Harry come padrino” aggiunse Tonks, quando lui ebbe indossato il mantello da viaggo ed era pronto per uscire. Remus sorrise ed annuì, posò un tenero bacio sulla testa del figlio e sulle labbra della moglie e poi uscì.
“Che stupida raccomandazione, tanto berrò al massimo un bicchierino. Niente di più!” pensò mentre si smaterializzava fra la pioggia scosciante e i tuoni assordanti.



 
  
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