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Autore: Cecia chan    07/09/2007    1 recensioni
Estate. Tempo di sole, di spiaggia, di mare. Tempo di nuove amicizie. Una ragazza ricorda un amore estivo non corrisposto, con tutta la malinconia e il dolore per essersi illusa.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai, questa per me è stata un’estate indimenticabile.

Al campeggio al mare ho trovato un ragazzo molto particolare.

Un ragazzo vestito di nero e viola. Un ragazzo che scintillava di borchie e catene.

Ho trovato te.

Incantevole e irraggiungibile come un angelo con le ali nere.

Un angelo?

Forse no...forse la definizione più esatta sarebbe vampiro.

Un vampiro che, con la sua irreale bellezza, mi ha rubato il cuore.

Sì, appena ti ho visto, appena ti ho sentito parlare...

Mi sono innamorata di te.

Fa quasi ridere.

Io, che di solito in quanto a ragazzi sono piuttosto diffidente, sono stata vittima del classico colpo di fulmine.

Sì, mi hai proprio fulminata. Un tuo sguardo mi faceva sciogliere, un tuo sorriso mi toglieva ogni difesa.

Se tu mi avessi chiesto una qualsiasi cosa, avrei fatto l’impossibile, sacrificando anche me stessa, pur di soddisfare ogni tuo desiderio.

Sono proprio una sciocca ragazzina, vero?

Sciocca e illusa.

Appena chiudo gli occhi, rivedo il tuo viso.

Sono passate settimane, eppure lo ricordo ancora perfettamente. Io, che sono solita dimenticarmi i volti dopo pochi giorni, ricordo il tuo ancora con estrema precisione: ogni singolo dettaglio è vivido nella mia mente; è come se tu fossi davanti a me. Il buffo è che non ho nemmeno una foto che ti ritrae: è solo la mia memoria. Chiudo gli occhi e rivedo la forma del tuo viso, l’attaccatura dei tuoi capelli, il tuo sorriso...

Il tuo sorriso.

Ecco, lo sto facendo ancora.

Ma non riesco a dimenticarti.

Il tuo ricordo, così forte, così nitido mi fa male.

È come se mi conficcassero un pugnale nel cuore.

È come se avessi un macigno sul petto, che mi opprime e mi impedisce di respirare.

Se ripenso al modo in cui ridevi in spiaggia, o a come ti entusiasmavi quando parlavi delle cose che ti piacevano...

Dolore e dolcezza.

Sorrido e piango allo stesso tempo.

Il cuore da una parte vorrebbe abbandonarsi piacevolmente ai ricordi, assaporare ogni singolo dettaglio, rivivere gli attimi vissuti con te, in un’eterna giostra di risate e giochi, lasciando il presente da parte, anche solo per poco...

Dall’altra vorrebbe fuggire da quei ricordi, piangere, dimenticare...

Dimenticarti?

No, non ci riuscirei mai.

Eppure lo so.

Sono solo una sciocca ragazzina illusa.

Ma chi è stato a illudermi? Di chi è la colpa?

Tua, solo tua!

Ma a che serve arrabbiarsi?

Ormai la vacanza è finita, tu sei ritornato a casa tua, nella tua città, da i tuoi amici...

Dalla tua ragazza

Dalla tua ragazza.

E intanto io rimango qui, sola, a rimpiangere la mia timidezza e la paura.

E tu, vampiro mascherato da angelo, sei felice.

Non sei solo.

Mi hai rubato il cuore, mi hai illuso, e io, povera ragazzina sciocca, ci sono cascata.

Ma forse è colpa mia.

Se ti avessi confessato prima i miei sentimenti, se non fossi così dannatamente insicura!

Se, se, se...congetture irrealizzabili, rimpianti che bruciano nel petto, lacrime di rabbia e dolore.

E un solo nome.

Il tuo.

Non ho nemmeno il tuo numero, né il tuo indirizzo.

Eppure quanto anelo a un recapito, uno qualsiasi, per poterti rivelare ciò che non ho mai avuto il coraggio di dirti. Ciò che mi opprime, ciò che mi lega ad un ricordo.

Un ricordo affilato come una lama.

Lo so che è tardi, lo so che non serve più a nulla.

Ma vorrei solamente liberarmi di questa mia ossessione, di questo rimpianto, di questo sentimento.

Se solo potessi, allora prenderei un foglio e con una penna rossa ti scriverei queste parole, perché tu non ti scordi di una ragazzina sciocca che, nonostante tutto, forse riuscirà a liberarsi di te:

 

Ti amo.

  
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