Sono stesa quì,sul letto della nostra camera,mia è di Zayn,il mio ragazzo,se ancora posso chiamarlo così. Il silenzio è così forte che il rumore dei sassolini scontrarsi con il vetro della finestra si sente sempre più. Ormai sono ore che li lancia e urla il mio nome per farmi affacciare. Ora vi chiederete il perché di questa situazione.. beh che dire.. stamattina,mentre passeggiavo per le strade di Londra,mi sono guardata intorno e l'ho visto attraverso i vetri di un negozio di abbigliamento che faceva indossare abiti ad una tipa. Ora me ne sto quì,stesa sul nostro,mio letto matrimoniale fissando il soffitto completamente bianco,fumando la seconda o terza sigaretta di fila,boh non so,ho perso il conto,e ascoltando il rumore dei sassolini e il suono della sua voce in lontananza chiamare il mio nome. 'Jess,forza!' 'Jess fammi almeno spiegare.' E no Zayn,stavolta no,resta pure lì fuori al freddo. Avendo la mano sinistra occupata per via della sigaretta,con quella opposta prendo il cellulare anch'esso sul letto e gli scrivo un messaggio: '1) Sono Jessica e non Jess. 2) Smettila di tarare sti fottuti sassolini,mi stai facendo venir il mal di testa. Con tanto affetto xx' Pochi istanti dopo mi risponde: 'Ti prego,posso spiegarti.' Non lo rispondo. Il rumore dei sassolini che da poco si era fermato,riprende. E che coglioni,ora basta! Mi alzo dal letto,metto in testa il cappuccio del felpone bianco che indosso e in compagnia della mia sigaretta esco sul balcone. Fa davvero freddo. Mi affaccio e con un movimento brusco mi scanso uno dei tanti sassolini che vagano per aria. 'Se non mi spezzi il cuore,mi squarti la faccia..oppure tutti e due.. mm giusta osservazione direi.' 'Dai Jess,fammi spiegare e se non mi credi mi cacci di nuovo fuori.' 'Mi dispiace ma ha sbagliato,Jess non abita quì,io sono Jessica.' 'Fammi spiegare e poi fai di me ciò che ti pare.' Sorrido guardandolo maliziosa. 'AHAHAHAHAH si,anche quello se vuoi.' 'Giura che mi racconterai ma verità,nient'altro che la verità.' 'Ti giuro di raccontarti solo e soltanto la verità' Mi dice sbuffando 'Forza aprimi il cancello.' continua. Torno dentro,faccio un altro paio di tiri alla sigaretta e mi avvio alla porta,dove c'è anche il citofono. Apro il cancello schiacciando il pulsante. 'Triiiin Triiiin' la porta. Apro,ci fissiamo l'uno con l'altra. Zayn fa un passo in avanti. 'Dove vai? fermo lì.' Gli metto una mano sul petto. 'Voglio sapere solo la verità.' continuo. 'Giuro.' Chiudo la porta alle sue spalle. Mi siedo sul divano di pelle,bianco del soggiorno e dopo poco lui fa li stesso,dopo aver tolto il cappotto ovviamente. 'Parti col dirmi chi era quella tipa,e poi perché stavo indossando degli abiti per te.' 'Hai detto che vuoi sapere la verità,no?' 'Certo.' 'Anche se non ci crederai questa è la verità: Cercavo un perfetto regalo per te,e così ho chiesto alla commessa se poteva provarli lei,dato che non potevo dirti 'Ehi amore,prova questa maglietta,voglio farti un regalo''. Mordo il labbro inferiore e guardo altrove. 'Mi stai dicendo che volevi farmi un regalo?' 'Che ti ho fatto un regalo.' Tira fuori una busta e me la porge. 'È per me?' Zayn annuisce. L'afferro e la apro : è una camicia a quadroni verde smeraldo e blu,veramente stupenda,devo ammetterlo. 'Allora? Mi credi?' 'Si.Però potevi fare di meglio..' 'Non ti piace?' Mi chiede allarmato. Sorrido,lo prendo per il colletto della camicia e li bacio. 'È meravigliosa.' Gli sussurro tra un bacio e l'altro 'Come te,amore mio.' 'Ti amo' 'Ti amo anche io.' SPAZIO AUTRICE È LA MIA PRIMA ONE SHOT. SI LO SI È ORRIBILE,MA CI TENEVO TANTO A SCRIVERLA. UN BACIONE,JESS.