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Autore: Roxanne Potter    20/02/2013    4 recensioni
Pensieri casuali su Kurt Cobain: semplicemente, il mio desiderio di incontrarlo. Oggi, 20 febbraio, mi sembra il giorno più adatto per pubblicarli.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io non ti vedrò mai.
Non mi passerai mai davanti con i tuoi capelli biondi un po' scompigliati, le mani affondate nelle tasche dei jeans e una sigaretta bruciacchiata tra le labbra. I tuoi occhi azzurri non mi scruteranno, non sapranno mai di me. Si limeranno a fissarmi, immobili e un po' tristi, dalla copertina di uno dei miei libri.
Non potrò mai sorriderti. Non potrò mai dirti quanto sono felice di vederti, finalmente. Non potrò mai chiederti, con la voce tremante e gli occhi lucidi di emozione, se puoi firmarmi un autografo.
E non è giusto. Perché non ci sei più?
Dimmi che ci sei. Dimmi che un giorno potrò vederti e incrociare il mio sguardo col tuo, vivo, reale. Che parleremo e la tua voce mi raggiungerà, schiudendomi l'anima che ho potuto solo ammirare da lontano. Dimmi che esiste un mondo dove tutto questo sarebbe possibile, dove potrei davvero sfiorare la tua mano e sapere che tu ci sei.
Che sei davanti a me, forse finalmente felice, con un sorriso mesto stampato in viso.
Dimmi che ci sei. Dimmi che esisti, che respiri.
Ma non ci sei, non più. Non esisti e non respiri più.
Non ti vedrò mai e non parleremo mai, almeno non in questa realtà dove io continuo ad essere.
Ho bisogno di te e della tua voce. Forse ti avrei amato, se ti avessi conosciuto. Mi manchi anche se non ti ho mai conosciuto, anche se quando sono nata tu eri già cenere da anni.
Vorrei vederti. Vorrei ascoltare quel che hai da dire su questo mondo che spesso anch'io mi ritrovo ad odiare, dirti che ho raggiunto il mio nirvana personale quando la tua voce mi è esplosa nelle orecchie, dirti che è anche grazie a te se ho iniziato a suonare la chitarra e continuerò a farlo.
Vorrei stringere la tua mano, avvertire il tuo calore sulla mia pelle e lasciarmi andare a lacrime di felicità, perché finalmente saresti lì per me. Anche se non tu non puoi sapere di me, anche se sono solo una tra le tante.
Ti avrei amato. Ti amo, a mio modo.
Non posso reggere il pensiero che stessi male. Il tuo malessere è il mio, è il malessere di un amico, di una persona che per me ha significato tanto, che avrei amato così tanto.
Dimmi che esiste un mondo dove continui a vivere. Un mondo dove un'anima persa può incontrare un'altra, al di là di ogni razionalità e ogni realtà terrena.
Dimmi che ci sei. Ti prego, dimmi che ci sei.

Note.

Ok, può sembrare che io ad ogni compleanno di Kurt sforni qualcosa su di lui.xD (Un anno preciso fa pubblicai una storia su di lui, e lo stesso feci per l'anniversario della sua morte.) No, non passo la mia vita scrivendo pensieri su Kurt ogni volta che c'è una ricorrenza: questa "storia" è stata scritta qualche mese fa, stavo parlando con una mia amica che è andata al concerto della sua band preferita e ha avuto occasione di incontrare il cantante e di farsi delle foto con lui.
E niente. Mentre parlavamo, ho pensato a Kurt, al fatto che io non avrò mai una possibilità di vederlo, mi sono venute in mente queste cose e una gran malinconia, e ho avuto bisogno di scrivere. Spero abbiate apprezzato. A presto e... auguri, Kurt.:3
   
 
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