Titolo:Never and Forever
Fandom: The Hobbit
Personaggi: Fìli, Kìli
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: OneShot, Pre-Slash, What if? (E se…)
Conteggio Parole: 545
Note: 1. Ambientata durante l’infanzia di Fìli e Kìli XD l’avevo scritta durante il p0rn fest con l’intenzione di allungarla e farli crescere ma alla fine... è rimasto solo questo pezzo fluffXD
2. Dedicata all’amore della mia vita<3
3. Non betata BWAH!

Era ormai notte inoltrata quando Fìli si rese conto di aver ‘accolto’ nel suo letto un piccolo, gelido ospite.
Non era la prima volta che Kìli, il suo fratellino minore, fuggiva dal suo giaciglio alla ricerca della sua rassicurante presenza. Era ormai diventata un'abitudine, e per quanto Kìli fosse freddo, Fìli non riusciva a non sorridere né aveva il cuore di allontanarlo... perché lui adorava quella piccola peste che lo seguiva ovunque con un'ombra.
Tuttavia, si rese presto conto che quella non era come le altre notti, Kìli infatti stava continuando a tremare e tentava inutilmente di riprendere sonno.
Erano dei movimenti tormentati che spinsero il maggiore a pensare che quello non fosse solo il freddo... ed infatti, quando alle sue orecchie giunse una sorta di singhiozzo, si costrinse ad agire.
" Kee?", lo chiamò piano rigirandosi nel letto. " Che succede?", domandò preoccupato, attirandolo a sé e carezzandogli la testa con fare rassicurante.
“ Freddo...", mormorò qualche istante dopo Kìli, tremando ancora e tirando su con il naso.
Ovviamente, Fìli non aveva neanche bisogno guardarlo in viso per sapere che il suo fratellino stava mentendo - lo conosceva fin troppo bene.
“ Kee...", lo riprese, giocando con i suoi capelli, cercando di farlo rilassare. “ Lo sai che puoi dirmi tutto... perché stai piangendo?”
" Ho...”, esitò per qualche attimo. “ Ho sognato il papà..."
Fìli rimase in silenzio, stupito da quell'affermazione... anche se in fondo doveva aspettarselo.
Loro padre era morto solo qualche mese prima e Kìli era ovviamente troppo piccolo per sentire - o anche solo comprendere - parole come 'morte'.
" Fee... la mamma dice che il papà non tornerà mai. Ma quanto tempo è mai?", chiese il piccolo Nano, ed il maggiore non poté far altro che stringerlo ulteriormente a sé.
Non poteva capire, lui stesso che era più grande di ben cinque anni, aveva faticato a comprendere quanto era successo a loro padre - solo l’intervento di Thorin, che gli aveva spiegato dell’esistenza delle Aule di Mandos lo aveva aiutato a dare una sorta di senso a quella situazione tanto dolorosa.
" Tanto tempo.", mormorò serio.
" ... tanto quanto? Domani? Tra tre giorni?"
" No.", non riuscì a trattenere una risata davanti all’innocenza del più piccolo, e concedendogli poi uno scherzoso bacio sulla fronte si costrinse a rispondere alla domanda. " Molto di più. Molto più di tre giorni o anche sette!"
" Ah... ma perché se ne è andato? Non stava bene qui?”
“ Ecco...”, non sapeva come spiegarlo, era complicato. “ Stava bene... ma doveva andare via. Come quando lo Zio Thorin esce per andare a caccia. Sta bene ma deve andare per forza!”
“ Ma lo zio torna sempre!”, si lamentò Kìli.
“ Sì...”, annuì Fìli. “ Il papà non può tornare ora e non può farlo per molto tempo...”
“ Mh... va bene...”
" Ma non devi preoccuparti, Kee.”, riprese prontamente davanti al tono deluso del minore. “ Lo zio e la mamma non se ne andranno come il papà.", lo rassicurò qualche attimo dopo.
" E tu? Tu non te ne andrai mai vero Fee?"
" Mai."
“ Resterai sempre con me?”, insistette Kìli.
“ Sempre.”
“ Sempre è tanto quanto mai?”
“ Sì, Kee.”, ridacchiò ancora Fìli, stringendo con forza il più piccolo. “ Ora però dormi... va bene?”
“ Mh-mhh...”, annuì Kìli leggermente più rilassato, sfregando il viso sul petto del fratello e lasciandosi riscaldare e rassicurare da quell’abbraccio.