Che giorno è oggi? Stare chiuso in questa fottuta casa mi sta uccidendo, ho pure perso la coignizione del tempo. Disteso qui, sul mio letto, a dannare quel giorno in cui entrai nell'esercito.

`Bro, sta sera si esce. Non puoi sempre stare chiuso qui, fra poco puzzerai di morto.´ Disse Drake accennando una piccola risata.
 `Ma sei coglione o cosa? se quei bastardi mi trovano, sono morto.´
`Justin, hai rotto. Ancora pensi a questa storia dell'esercito? per loro sei già morto.´
Sospirai pesantemente posando il bicchiere di Brandy che stavo bevendo. `Lo so, ma non si sono dimenticati di me. Comunque, non mi va di parlarne, oggi ho voglia di rischiare e, sta sera si esce, come ai vecchi tempi. Avvisa gli altri, il vecchio Justin è tornato.´ Dissi tutto ciò con tono deciso, perché ne ero convinto. Ne avevo abbastanza di stare chiuso in questa casa e Drake aveva ragione, ci mancava poco e puzzavo di morto. Tutto per colpa di quei bastardi. L'america non è il paese dei sogni come tutti vogliono farvi credere; è un paese di merda e purtroppo, devo viverci.
 
Nel pomeriggio arrivarono il resto dei pochi amici che mi erano rimasti, tutti gli altri non mi rivolgevano più la parola dopo l'accaduto, dicevano che avevano 'paura' di essere uccisi.
 
`Allora Kyle, amico mio, come te la passi?´ Dissi posando lo sguardo verso di lui. Lui, insieme a Drake, era uno dei pochi che era rimasto ancora mio amico - anche perché lui sapeva come mi sentivo. - ma nonostante ciò, era da un po' che non si faceva vedere.
`Anche io sono nei guai, sai? C'è stato un periodo in cui spacciavo e adesso sono segnato a vita.´
`Bella merda bro.´ ridacchiai. `Ma che ci vuoi fare, questa è la vita.´
`Non fare il depresso, Bieber. Sta sera ci si diverte. Alcool, fumo, e magari anche sesso.´ fece un sorriso malizioso pensando alla parola ‘sesso.’
 
 
Era il vero e proprio caos. Chi vomitava, ragazzine ubriache che si strusciavano con chiunque, altri che scopavano senza pudore – convinti che nessuno li guardasse. –
 
`Drake, ma dove cazzo mi hai portato?´ Dissi urlando cercando di farmi sentire, la musica era troppo forte.
`Pensa a divertirti, amico.´
Mi diressi verso il banco del bar e mi sedetti su uno dei pochi sgabelli liberi rimasti. `Il più alcolico che avete, bimba. ´ Dissi alla ragazza dietro il bancone facendogli l’occhiolino.
Decisi di andare fuori a fumarmi una canna, stavo iniziando ad odiare quel posto. Uscendo, mi appoggiai ad un muretto e mi misi a preparare il drummino, tirai fuori dalla tasca l’accendino e inizia a fumare. Faceva un freddo cane, e come al solito non avevo niente di pensante adosso. –abituato a stare a casa, prima di uscire non feci caso a com’ero vestito.- Feci un ultimo tiro e la buttai a terra, decisi di tornare a casa così mandai un messaggio a Drake avvisandolo.
 
Erano le 2:30 p.m. ed ero ancora per strada, quando da un vicoletto sentii urlare una ragazza. Mi girai per capire se era realtà oppure l’effetto della canna e vedo una ragazza che cerca di scappare ma un ragazzo la prende per il braccio e la sbatte violentemente al muro. Sapevo che non erano cazzi miei e che non dovevo mettermi in altri casini ma decisi di andare verso di loro. Il ragazzo sentì che mi ero avvicinato e si girò.
 
`Guarda chi si rivede. Sei uscito da quel buco?´ Era Dylan, mi è sempre stato sui coglioni.
`Fai poco il gradasso e levati dai coglioni. Cosa le stavi facendo? Abbi il pudore di portartela a casa almeno.´ Gli dissi guardandolo con aria minacciosa.
`Fatti i cazzi tuoi, Bieber.´
`Non.chiamarmi.Bieber. E comunque, io mi faccio i cazzi di chi voglio, vattene.´
`Non finisce qui.´ Disse mollando la presa dalla ragazza, che mi guardava spaventata.
`Non è mai iniziata.´ Gli gridai mentre lui già era andato via.
Posai lo sguardo verso la ragazza. Tremava e mi guardava con lo stesso sguardo di prima. La squadrai dalla testa ai piedi ma mi soffermai nel guardarle gli occhi.
`Hey piccola, tutto bene?´ Non rispondeva.
`Sei per caso muta? Stai bene? E’ andato via.´ Gli dissi accennando un sorriso, così magari mi rispondeva.
`N-non sto af-fatto bene, cazzo. Stavo p-per essere stuprata. E togliti questo sorriso falso dalla faccia.´
`Wow che caratterino. Senti bella, se non era per me a quest’ora saresti stata violentata.´
`Chi mi dice che non lo voglia fare tu?´ Mi dice con aria minacciosa.
`Semplicemente non mi sarei preoccupato di sapere come stavi. E poi, non ho bisogno di fare queste cose.´ Le schiacciai l’occhiolino.
Non mi rispose. Tremava ancora, era ancora impaurita.
`Il tuo nome?´
`L-Lindsay.´
`Lidsay..?´
`Senti, devo andare. Non so nemmeno perché non me ne sono andata appena ne ho avuto l’occasione.´ Mi guardo, sorrise e se ne andò.
Stava per essere stuprata, che cazzo mi sorride?


Hola gente, questa è la mia prima storia qui. Non sono molto brava a scrivere, il mio problema è che ho le idee ma non so svilupparle bene. Quindi, abbiate pietà. 


Lindsay Lockhart: http://data.whicdn.com/images/52135226/tumblr_mi3xxjfrhw1s460nmo1_500_large.gif
Justin Bieber: http://data.whicdn.com/images/53082653/tumblr_mikwzkRHk01s23cvyo1_400_large.gif
Drake O'neal: http://24.media.tumblr.com/tumblr_m988ocMUBt1rzdcixo1_500.gif
Kyle Johnson: http://media.tumblr.com/ccaf17115a4d7629f36b5dba59988114/tumblr_inline_mfi0ibBDYA1qeiocm.gif
Dylan West: http://data.whicdn.com/images/34413573/tumblr_lw5e4ojxoT1qeqs4so1_500_large.gif