in her mind
La sua mente era piena. Piena di qualsiasi cosa potesse ricordare fino al giorno dopo. Fino ad altri giorni dopo. Fino alla fine dei suoi giorni.
Era piena di cose che neanche ricordava quando le aveva viste, o vissute, o scritte, o parlate.
Era piena di momenti, di persone, di nomi, di volti, di lezioni per la scuola, di canzoni, di poesie, di libri, di scrittori, di cantanti, di amici, di frasi latine, di detti inglesi, di frasi straniere, di colori, di animali.
Era piena della sua migliore amica, del suo migliore amico, di suo fratello, di sua madre, di suo padre, di sua sorella, del suo cantante preferito, dei ragazzi che suonavano nella banda insieme a lei, di sconosciuti incontrati in città o nella metro.
Era piena, però, soprattutto del ragazzo che amava.
Era piena di quel sorriso smagliante, dei suoi delicati baci agli angoli della bocca, dei suoi abbracci stretti, delle frasi tenere rubate a film che lei non aveva visto, delle lacrime che poche volte aveva gettato, della sua voce da ubriaco, della sua risata, del suo accento irlandese.
Era piena della pioggia che li aveva ricoperti quella sera in cui erano andati in discoteca e successivamente, un po' ubriachi erano andati in spiaggia a passeggiare e si erano baciati per la prima volta.
Era piena del sole che li aveva investiti la stessa mattina che si erano incontrati al bar lungo la spiaggia dove entrambi avevano l'ombrellone.
Era piena degli schizzi d'acqua che ogni volta arrivavano in faccia all'altro quando si tiravano il pallone in acqua, giocando come bambini piccoli.
Era piena degli sguardi timidi che si erano scambiati l'ultima sera di vacanza di Bethany, quando lui l'aveva portata a cena in un piccolo ristorante.
Era piena del suo ricordo.
E Bethany sapeva bene che anche se avrebbe avuto altre mille cose dentro la sua mente, ci sarebbe sempre stato un posto per tutti i perfetti ricordi di un'estate meravigliosa, passata nelle spiagge irlandesi, in compagnia di Niall.