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Autore: punksnotdead    21/02/2013    2 recensioni
-Mamma, posso entrare?
-Un attimo e ho finito, promesso!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri personaggi, L
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Londra, 31 ottobre 1984
-Mamma, posso entrare?
-Ancora un attimo e ho finito!
Sua madre gli aveva promesso una sorpresa, per il suo quinto compleanno.
Sarebbe stata pronta a breve, gli ripeteva, ogni volta che manifestava da fuori la porta di casa la sua impazienza.
Alla fine, stanco di aspettare, si sedette per terra con la schiena contro la porta di legno, giocherellando con le foglie secche.
-Allora mamma, posso?
-Non ho ancora finito, aspetta lì.
-Vado a fare un giro qua intorno, allora. - rispose lui sbuffando, mentre si alzava con uno slancio.
-Va bene, ma non allontanarti troppo! - sentì appena la voce di sua madre, mentre si allontanava senza una meta precisa.
Cominciò a camminare per le vie deserte del suo isolato, senza che niente riuscisse a catturare la sua attenzione.
Dopo cinque minuti di strada, si accucciò in un angolo periferico, dove non passava anima viva.
'Solo due minuti, il tempo di riposarmi e torno a casa.'
Chiuse gli occhi, abbandonandosi alle carezze del vento caldo che gli sfioravano il viso, scompigliandogli appena i capelli.
Si risvegliò nello stesso punto, un'ora dopo.
Guardò distrattamente l'orologio che portava sul polso sinistro, convinto di aver dormito appena dieci minuti.
Cominciò a correre in direzione di casa, spaventato dalla reazione che avrebbe potuto avere sua madre vedendolo tornare così tardi.
Rimase davanti al suo appartamento per quelle che sembrarono ore.
Fissava le fiamme con occhi vitrei, quasi spettrali.
Era immobile davanti a quel macabro spettacolo: con quegli occhi privi di espressione, seguiva la danza del fuoco che divampava tra le quattro mura.
Solo quando le fiamme si furono del tutto spente, si avvicinò lentamente a ciò che rimaneva della sua casa.
Fissava un punto indistinto nel nulla, ed avanzava in quell'ammasso informe di materia scura e fumante, fino a quando non trovò quello che cercava.
Quella che era stata un tempo sua madre giaceva lì, con la pelle annerita dall'incendio, il volto sfigurato e i vestiti strappati.
Si sedette vicino a lei, prendendole una mano, senza farsi sfuggire nemmeno una lacrima.
E rimase lì, immobile, contemplando con gli stessi occhi vitrei quel triste teatrino.
Fino a quando le palpebre non gli si chiusero da sole, e lui si ritrovò in un letto di una stanza bianca. 
 
  
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