Sproloquiando indegnamente:

Ehm. Salve a tutti!^^
Oh che bello, ho salutato in maniera normale. Ok, dato che sono nuova, penso di dovere come minimo delle spiegazioni (e soprattutto molte scuse). Piacere, sono Erin e vengo dal fandom di Dragon Ball. Diciamo che ultimamente mi sono fissata pareccho con questo piccolo tesoro che di nome fa Hetalia, e per puro caso oggi è saltata fuori questa piccola flash. Chibitalia è un qualcosa che più puccioso non può essere, inutile dire che me ne sia innamorata oltre ogni dire. Anyway, ecco cosa ho partorito. Come avrete capito, non sono per niente esperta – anzi, sono praticamente una totale ignorante LOL –, quindi molto probabilmente sia Italia che Sacro Romano Impero saranno OOC oltre ogni dire. Quanto alla scena, diciamo che l'ho pensacchiata(?) con l'episodio 8, difatti è molto simile. 
Ok, la smetto che sono irritante.
Preparate ovviamente piatti, mattarelli e casse di pomodori fatate da lanciarmi dietro, perché vi avviso che fa leggermente schifo. Inutile dire che ogni commento, insulto o minaccia che sia, mi farà felicissima.
*Urlo disperato* Hope you enjoy^^











Concentrato, faceva scorrere sulla tela bianca quel fine pennello, socchiudendo un occhio e facendo uscire la lingua dalle labbra di tanto in tanto.
Alzò poi lo sguardo sul soggetto del suo disegno, per poi tornare a fissare la sua opera con un’espressione leggermente delusa.
Quella piccola margherita che tentava di riprodurre non voleva saperne di venire disegnata come voleva lui, risultando inevitabilmente distorta e sproporzionata.
In quel momento Italia, innaffiatoio alla mano e passo leggero, si avvicinò, chinandosi sull’aiuola e sprofondando tra i lunghi steli.
– I… Italia…
Questo si girò, in cerca della persona da cui era stato invocato.
– Non… Non riesco a disegnare questa margherita! Come posso fare? – il tono di Sacro Romano Impero fu leggermente autoritario, tuttavia nell’attendere una risposta  dondolò sulle ginocchia, con lo sguardo basso.
– È facile, guarda! – Italia gli si avvicinò, fissando la tela.
Diede un’occhiata al soggetto del dipinto, dopodiché afferrò con decisione la mano dell’altro.
Sacro Romano Impero sentì un tonfo al cuore, mentre avvampando seguiva i movimenti dell’altro che noncurante faceva scorrere il pennello sulla tela, disegnando un cerchio e dei petali perfetti.
– Ecco, hai visto? – Ultimato il disegno, Italia lo guardò sorridente.
– Sì… – Guardò poi la sua mano, ancora stretta nella sua, per poi tornare a posare gli occhi nei suoi.
Senza abbandonare l’espressione stralunata, le guance di Italia avvamparono, mentre allungava l’altro braccio tremante verso il suo viso.
Sacro Romano Impero avvertì il suo tocco leggero. Compì poi un piccolo passo verso di lui, posando fugacemente le labbra sulla sua guancia prima di voltarsi e correre via.