Anime & Manga > Full Metal Alchemist
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Autore: _Lally_chan_    08/09/2007    5 recensioni
A cosa saranno dovuti gli strani comportamenti di Ed? (continuo da:verso il futuro)
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Roy Mustang
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Per amore...!

1-L'inizio della fine

< Edvard Elric, mi vuoi sposare?>

Quelle parole...con quelle parole Roy voleva chiedere molte cose; con quelle parole voleva dichiararsi apertamente al suo amato, fargli capire quanto profondo fosse diventato l' amore nei suoi confronti. Quanto non potesse vivere senza di lui; perché il matrimonio è proprio questo, una promessa d' amore eterno, nel bene e nel male; una promessa di aiutarsi ed amarsi con passione, qualsiasi cosa accada.

Ovunque ci sia amore ci può essere un "matrimonio" tra anime gemelle.

< Si > fu l' unica cosa che riuscì a dire Ed tra le lacrime.

****************************

Ormai la primavera era alle porte a Reesembol, e Edward e Alphonse erano comodamente seduti in veranda , aspettando che Winry preparasse la cena.

La fresca aria campestre sfiorava i loro volti rilassati, che cercavano di assaporare tutte quelle belle sensazioni.

< Sai Al, hai avuto una bella idea a tornare qui; sicuramente l' aria pulita e la campagna faranno bene a te e a Winry. >

< Si; di fatti da domani lavorerò stabilmente al quartier generale di East-city; così potrò essere vicino a casa...da Central sarebbe un po' faticoso tornare tutte le sere a Reesembol! >

< ... >

< Invece ho sentito che tu e Roy starete per un po' a Central? >

< Si, partiremo domani . Ci hanno detto che devono comunicarci delle importanti novità! >

< Capisco...e... per il vostro...matrimonio segreto?! >

Edward arrossì al solo pensiero.

<...io sono felicissimo per voi, ma dovrete stare attenti o inizieranno a girare strane voci...non voglio che qualcuno possa parlare male di voi! >

< Non so neanche io come faremo... > disse Ed pensieroso.

Al lo guardò con tenerezza il fratello, poi lo abbracciò.

< Oh, fratellone...sono così felice! Finalmente anche tu hai una stupenda vita matrimoniale col colonnello; e io sto per diventare padre...tutto sta andando per il meglio finalmente! >

La porta di casa si aprì e un' indaffarata Winry uscì sulla veranda.

< Ragazzi, è pronta la cena! Sbrigatevi o si fredda! >

< Agli ordini Winry!!! > dissero i due fratelli in coro entrando di corsa in sala da pranzo.

A cena finita, Edward e Alphonse sparecchiarono il tavolo, permettendo a Winry di riposarsi un po'.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta.

< Vado io! > disse Edward appoggiando i piatti che aveva ancora in mano, e avviandosi all' ingresso. Uscito sulla veranda , Ed notò un uomo seduto sui gradini di legno, il lungo giubbotto nero che lo copriva interamente.

Sentendolo arrivare, l' uomo si girò e senza indugi lo baciò appassionatamente.

< Roy... > riuscì a dire dopo qualche istante di smarrimento < ... cosa ci fai qui?! Non dovevamo incontrarci domani a Central, perché stasera eri sommerso dal lavoro?! >

< Volevo farti una sorpresa > rispose Mustang porgendogli un mazzo di fiori selvatici. Edward sorrise e li prese in mano, saggiandone il profumo.

< Grazie. > disse poi baciando l' amato.

< Qui fuori fa freddo, vuoi entrare?! >

< Si, con molto piacere! > disse Roy seguendo il giovane in salotto.

< Finalmente...oh, buonasera colonnello!...vuole qualcosa da bere? > chiese educatamente Winry alzandosi dalla poltrona in cui era seduta.

< No, grazie. Sono passato solo per dare una cosa ad Edward...ora devo tornare a East-city.>

< Te ne vai già?! > chiese Ed con fare bambinesco < Perché non resti qui stanotte?!>

< Si, è una bella idea... > concordò Al < ...così domani partirete assieme. >

Roy ci ragionò un po' su.

< Va bene; tanto non avrei fatto molto stasera >

***************************************

Roy ed Edward erano seduti nella cabina di prima classe del treno diretto a Central-city; Ed guardava distrattamente il paesaggio fuori dal finestrino, mentre Roy lo fissava ammaliato.

Improvvisamente Mustang prese le mani ad Edward, che si voltò di scatto.

< Cosa ti prende?! > chiese Ed visibilmente imbarazzato.

< Ti amo Edward. >

< Anch’ io ti amo Roy! > rispose Ed diventando ancora più rosso.

< Tieni… > disse poi Mustang porgendo al giovane alchimista una piccola scatola vellutata. < …forza, aprila! >

Edward non se lo fece ripetere due volte; dentro al cofanetto vi era una collanina in fine oro bianco e un piccolo anello in ametista.

< Roy… > cercò di dire Ed stupito, mentre il colonnello gli prendeva la mano sinistra, infilandogli l’ anello.

< Edward Elric, io prometto di amarti ed onorarti, in salute e in malattia, nella gioia e nel dolore, finché morte non ci separi > così dicendo tirò fuori dalla tasca un’ altra scatolina che porse all’ amato.

< Roy Mustang, io prometto di amarti ed onorarti, in salute e in malattia, nella gioia e nel dolore, finché morte non ci separi. > disse infilandogli un identico anello di ametista.

< Bene…ora siamo ufficialmente sposati!!! > disse Roy abbracciando gentilmente Edward < Il nostro legame è ora indissolubile. > aggiunse avvicinando più a sé l’amato.

< Roy…e la collana… >

< …e come mai hai scelto l’ ametista?… >

< Dopo quello che è successo, spero che adesso possa portarci un po’ di fortuna… > disse il colonnello iniziando a baciare con passione l’amato.

< Roy… > cercò di dire Ed mentre l’ eccitazione cresceva in lui. < …non…non possiamo…qui…se qualcuno ci…vedesse o…sentisse…>

< Per me ci sei solo tu; gli altri non contano > disse risoluto Mustang mentre tirando le tende, riniziava a baciarlo con ancora più passione, braccandolo tra di sé e il sedile e tenendogli le mani ferme.

Edeard da parte sua iniziò a dimenarsi per cercare di scappare da quella situazione, ma ogni secondo che passava, la sua forza gli veniva meno; lui lo sapeva bene, non poteva resistere a quei tocchi, a quelle carezze e a quei baci, così carichi d’ amore e passione. Ormai era soggiogato da Roy, e non poteva fare altro che farsi trasportare da lui.

Così si liberò dalla stretta alle mani e prese la nuca di Mustang,avvicinandola di più a lui.

< Mi sembrava che un attimo fa avessi detto che non volevi i miei baci…eppure il tuo corpo mi dice altro… >

< Lo sai che non posso resisterti…maledetto colonnello pervertito… > disse Ed, catturando le labbra di Roy in un altro intenso bacio.

Mustang allora si decise a posizionarsi a cavalcioni sul giovane alchimista iniziando a sbottonargli la camicia, mentre l’ altro faceva lo stesso.

TOC-TOC

Qualcuno bussò alla porta, sfatando quella romantica atmosfera che si era creata.

< Roy…Roy facciamo finta di non averli sentiti!!! > chiese Ed supplichevole.

TOC-TOC

Mustang si alzò frettolosamente e allacciandosi la camicia andò ad aprire. Sulla porta, un ometto grassoccio, probabilmente il controllore, ed un altro uomo, alto e muscoloso,gli si pararono di fronte.

< Scusate per il disturbo, colonnello, ma… >

Il controllore non poté finire la frase, che l’ altro uomo lo sbatté per terra, rendendo visibile la pistola che teneva in mano.

< Se volete seguirmi nella cabina centrale senza opporre resistenza, non vi sarà fatto del male. >

< Vuole farci diventare ostaggi? > chiese piatto Mustang mentre si infilava i guanti.

< Certo che siete ostaggi! Quindi muovetevi o sarà peggio per voi!!! >

Roy lo fissò con faccia seria ma non si mosse.

< Sei sordo o cosa?! > disse il bandito alterato mentre premeva la pistola sul petto del colonnello.

Improvvisamente però si bloccò. Il sangue gli si gelò nelle vene; Nell’ aria si era creata, tutt’un tratto, un’atmosfera omicida, che neanche lui avrebbe potuto sopportare. L’uomo si voltò verso l’interno della cabina e vide Edward che ne usciva lentamente;il suo viso contratto dalla rabbia.

< Tu!!! > iniziò a dire il giovane alchimista < Tu, maledetto che non sei altro; come hai potuto rovinare il momento più bello della mia vita!…e per cosa…solo per derubare i passeggeri di un treno… > aggiunse unendo le mani < …per questo dovrai pagarla molto cara! Ti farò rimpiangere di essere nato!!! >

***************************

< Colonnello, colonnello Mustang!!! >

Roy si voltò verso la voce che lo chiamava,mente scendeva l’ ultimo gradino del treno.

< Buon giorno tenente Hawkeye, tutto bene? >

< Si, signore. E lei? Ho saputo del sequestro del treno… >

< Ah, quello… > disse Mustang rabbrividendo al solo pensiero. < …penso che quei banditi ci ripenseranno due volte prima di rifarlo…anche perché adesso non sono proprio in condizioni per farlo… >

< Cosa vuole dire? > chiese perplessa il tenente Hawkeye.

< Bhe, mettiamola così…fullmetal ci è andato giù un po’ duro… >

Hawkeye continuò a non capire, finché non vide scendere dal treno Ed seguito dai banditi. Tutti presentavano molti tagli, ematomi ed escoriazioni; alcuni avevano sicuramente qualche osso rotto, e tutti apparivano stremati e terrorizzati.

< Se non c'è altro tenente >disse Roy avviandosi < io vado all' alloggio e poi vi raggiungo al quartier generale. >

< Si, allora a dopo >

****************************

Roy stava entrando nel quartier generale, quando vide Edward seduto sulle scale dell' ingresso.

< Cosa ci fai qui fuori Ed? >

< Ti stavo aspettando; dobbiamo andare dal comandante supremo, no?! >

< Si, hai ragione > rispose Roy mentre l’altro lo affiancava .< Sai, mi stupisci ogni giorno di più Edward…a volte sei così calmo e amorevole che sembri fatto di zucchero; invece altre volte sembri quasi un killer! >

Ed arrossì lievemente.

< Ma cosa dici, io sono sempre calmo! Poi se qualcuno mi fa arrabbiare è normale che mi infuri!…e poi… >disse mentre il rossore del viso aumentava < …se qualcuno rovina un momento perfetto…è giusto che mi venga voglia di ucciderlo… >

Roy gli sorrise e,dopo aver constatato che il corridoio fosse libero, lo abbraccio teneramente.

< Se sei ancora arrabbiato per il treno non devi preoccuparti; sono sicuro che avremo modo di riprendere il discorso! >

< Si. > disse Ed sorridendo.

< Ora però sarà meglio sbrigarci, se no arriveremo in ritardo all’ appuntamento! > disse infine Mustang aumentando il passo.

I due arrivarono per un soffio all’ ora prestabilita; dopo essere entrati si accomodarono sulle morbide e comode poltrone in pelle bordeaux e iniziarono ad ascoltare ciò per cui erano stati chiamati a Central-city.

< Buona sera a tutti e due > iniziò a dire il comandante supremo accomodandosi sul divano di fronte a loro.

< Vi ho chiamati qui oggi per un importante comunicazione. >

< … >

< Negli ultimi tempi, sia tu flame, che tu fullmetal, avete compiuto varie e pericolose missioni, assolvendole tutte in modo impeccabile e determinato. >

< … >

< Io e gli altri generali abbiamo discusso a lungo, ed abbiamo deciso di promuovervi di grado. >

A quelle parole Roy ed Edward fecero una faccia stupita e felice.

< Colonnello Roy Mustang, da oggi lei viene promosso a generale di brigata. >

< E’ per me un onore, signore. >

< Maggiore Edward Elric, da oggi lei viene promosso a tenente colonnello

. >

< Anche per me è un onore, signore >

< Ah, bene. Ora che sono finite le formalità, le va una tazza di buon tè, generale di brigata Mustang? Dopo tanto lavoro è proprio quello che ci vuole per distendersi. >

Lasciato l’ ufficio del comandante supremo, Ed si diresse lentamente verso il suo ufficio per firmare qualche scartoffia aspettando che Roy finisse col comandante.

< Edward… >

Ed uscì dai suoi pensieri e si voltò in direzione della voce che l’ aveva chiamato. Dal fondo del corridoio il sottotenente Havoc gli stava venendo in contro.

< Edward, eccoti qui! Ti stavo cercando; ho saputo della promozione, sono felice per voi! >

< Grazie. >

< Ah, stasera verso le nove abbiamo organizzato una festicciola in vostro onore. >

< Ci sarò sicuramente! > rispose Ed aprendo la porta dell’ufficio, e cominciando a leggere la montagna di carte che pericolosamente in bilico sulla sua scrivania minacciava di cadere da un momento all’ altro.

Dopo un paio d’ore passate a leggere, firmare e archiviare, Edward corse al suo alloggio per farsi una doccia prima dell’ inizio della festa.

< Bene… > iniziò a dire il sottotenente Havoc quando Ed arrivò < …ora che ci siamo tutti si può dare inizio alla festa!!! >

Così dicendo, tutti i presenti cominciarono a parlare tra di loro, continuando a complimentarsi con gli ospiti per la promozione ricevuta.

Dopo un’ ora passata a bere ed a mangiare, Ed decise di stendersi su una poltroncina della sala per riposarsi un po’.

Dopo poco anche il sottotenente Havoc lo raggiunse sedendosi accanto a lui.

< Stanco Edward? >

< Un po’, non ho mai bevuto così tanto! >

< Mi sembra però che reggi bene l’alcool! >

< … >

< Vuoi saperla una novità sul neogenerale di brigata Mustang? >

A quel nome Ed si tirò su a sedere e si mise attentamente ad ascoltare il sottotenente.

< Devi sapere che è stato visto qualche giorno fa a East-city da un gioielliere… >

< … >

< …pare che sia andato a ritirare delle fedi nuziali!!! Capisci, forse qualche donna finalmente l’ ha costretto al grande passo!!! >

Edward si alzò di scatto in piedi per rispondere a tono a quelle insinuazioni, poi però ci ripensò e si risedette sul divano.

< Che ti prende Edward? > chiese Havoc non capendo il gesto del giovane alchimista.

< No, è che…deve essere l’ alcool… >

< Si, probabilmente… >

< … >

< …come ti dicevo, bisogna scoprire qualcosa! Non mi va giù che non ci abbia detto niente! Mi aiuterai, vero?! >

< Si. > disse Ed per far felice il sottotenente; si sentiva così stanco che ormai non stava più ascoltando le lamentele che Havoc, visibilmente ubriaco, gli proferiva.

< Con chi stai parlando? > disse sorridendo Roy mentre si avvicinava ai due.

< Come con chi parlo?! Con Edward, mi sembra ovvio!!! >

< Mi sembra, ovvio, che lui non ti stia ascoltando da tempo! > rispose Mustang quasi ridendo per la cena di cui Havoc non si era minimamente accorto: Edward era beatamente addormentato nella poltrona; la sua mano penzolava, sulla sinistra, mentre l’altra teneva ancora il bicchiere, quasi vuoto, di vino.

< Sarà meglio andare. > disse Roy prendendo sotto braccio il giovane alchimista < Edward lo porto io all’alloggio; e forse è meglio che vada anche tu Havoc. Penso che per stasera abbia bevuto abbastanza! >

Così dicendo Roy si caricò in spalla Edward e salutando tutti si avviò al suo appartamento.

*********************************

Edward dormiva beatamente accarezzato dal dolce vento che entrava dalla finestra semiaperta. Il sole ormai alto, gli scaldava il viso e illuminava la grandestanza da letto.

Ed aprì lentamente gli occhi cercando di ricordare dove si trovava; poi si alzò a sedersi e sbadigliò rumorosamente. Si girò alla sua sinistra e si accorse che accanto a lui stava ancora dormendo Roy. Sorpreso dalla situazione fece mente locale sulla sera prima, ma ciò gli portò solo un gran mal di testa.

Decise così di alzarsi per andare in bagno a farsi una veloce doccia; dopo di che, tornò nella stanza da letto per svegliare Roy.

Si avvicinò lentamente al suo amato dormiente, sfiorandogli con un dito le delicate e perfette labbra, per poi dargli un casto bacio. Con quel gesto, una ciocca di capelli sfiorò inavvertitamente il viso di Mustang, facendolo svegliare.

< Buon giorno Edward. >

< B-buon giorno... > rispose lui leggermente imbarazzato.

< Se mi svegliassi così tutte le mattine, sarei l'uomo più felice del mondo! >

Ed, arrossendo ancora di più, si spostò per lasciar alzare Roy.

< Che ore sono? > chiese Mustang iniziando a cambiarsi.

< Le nove. >

< Allora sarà meglio sbrigarsi. >

I due fecero una veloce colazione, poi uscirono per avviarsi al lavoro.

< Senti Roy, di cosa avete parlato tu ed il comandante supremo, ieri? >

< Mi ha affidato una missione riservata, interna al quartiere. >

< ... >

< Pare che stiano sparendo alcuni importanti fascicoli topsecret sulla trasmutazione umana e sulla pietra filosofale... >

< Cosa?!> urlò Edward.

< Shhhhhh! Abbassa la voce!!! >

< ... >

< ...anche alcuni tuoi fascicoli sulla trasmutazione di tuo fratello, sono stati rubati. Vista la difficile reperizione di queste informazioni si pensa che il ladro sia qualcuno all' interno dell' esercito. >

Edward pensò alle parole di Mustang per tutto il percorso, ma non poté dirgli nulla perché il neo-generale di brigata fu rapito dal tenente Hawkeye appena arrivato al quartier generale.

Ed allora decise di avviarsi lentamente verso il suo ufficio, dove trovò il maggiore Armstrong ad aspettarlo.

< Buon giorno maggiore, ha bisogno di me?>

< Si, il comandante supremo desidera vederti nel suo ufficio. >

Ed assentì educatamente e si diresse verso il luogo dell'appuntamento.

< Buon giorno fullmetal > disse il comandante supremo facendolo accomodare.

< Buon giorno a lei, comandante. Ho saputo che voleva vedermi. >

< Si, ho bisogno che tu torni a East-city per una missione; sarà questione di poco. >

< Quando devo partire? >

< Stasera. Il tuo treno partirà alle sei al binario 3. Tutti i dettagli ti saranno notificati dalla mia segretaria >

< Bene signore, c'è altro? >

< No, puoi andare >

*************************

< Generale...generale di brigata Mustang! > chiamò il sottotenente Havoc dal fondo del corridoio.

< Cosa c'è Havoc?! Ho molto da fare se non ti dispiace. Non sono come te che ti puoi permettere di bighellonare in giro tutto il giorno. >

< Io non sto bighellonando! Si dia il caso che stia per partire in missione a East-city con Edward. >

Mustang si bloccò per un istante,poi con falsa calma cercò di avere più informazioni.

< E dimmi, cosaandrete a fare? >

< Ma, niente di che; ricerche su un presunto millantatore che si spaccia per un alchimista di stato. Pare abbia raggirato parecchie persone e abbia ricevuto favori grazie a ciò. Bisogna fermarlo prima che infanghi il buon nome dell'esrcito. >

< E quando partirete? >

< Stasera alle sei. >

< Bene...allora buona fortuna. > disse infine Roy allontanandosi in fretta.

*************************

Edward era seduto in una confortevole poltrona della biblioteca , intento a leggere tutte le carte che gli erano state date per la missione, e ad ascoltare il rilassante rumore della pioggia che imperversava all' esterno. Improvvisamente Ed sentì una presenza su di lui; così alzò lo sguardo riconoscendo Roy.

< Cosa ci fai qui? > iniziò a dirgli < Il tenente Hawkeye non ti aveva riempito di lavoro fino a domani? >

< Ho ben altro a cui pensare adesso...>

Ed guardò Mustang pensieroso .

< Roy, c'è qualcosa che non va? >

Edward guardò il neo-generale di brigata, poi sorrise.

< Ma Roy, cosa vuoi che sia una misioncina stupida come questa! In due o tre giorni sarò di nuovo qui! >

Mustang si oscurò, e prese Ed per il braccio, trascinandolo fuori dalla biblioteca.

< Ehi!!! > cercò di dire Edward mentre cercava di liberarsi dalla presa < Lasciami Roy; devo finire di leggere il mio fascicolo, e devo ancora preparare la valigia! Non ho tempo per i tuoi scatti lunatici!!! >

Mustang non si voltò a rispondere, e portò il giovane alchimista nel suo ufficio. Chiuse la porta a chiave e lentamente si sedette sul divano li vicino, poggiando una mano sugli occhi. Edward gli si sedette vicino.

< Scusami... >

< Non preoccuparti. > disse Ed poggiando la mano sulla sua. < E' solo che... >

Edward fu bloccato da un casto bacio, che Roy gli diede a sorpresa. Chiuse gli occhi per assaporare quel dolce gesto, poi guardò l' amato negl'occhi.

< Allora, cosa ti succede?...posso fare qualcosa? >

< Sono preoccupato...ho un brutto presentimento >

< Non fare il gufo, Roy. Non c' è nulla di cui preoccuparsi! > disse iniziando ad alzarsi < Ora devo proprio andare; devo finire di prepararmi prima di partire. >

Mustang per tutta risposta lo trattenne per un braccio.

< Roy, non fare il bambino... > Edward non riuscì a finire la frase che Mustang lo strattonò, facendolo cadere sopra di lui.

< Cosa ti è saltato in mente!!! Potevo farmi male! >

< Non andare. > disse flebilmente Roy ignorando il discorso di Ed.

< Come? >

< Non andare via. >

< Roy... >

< Resta ancora un po' con me. >

< Lo sai che ho da fare. >

Mustang iniziò a baciare Ed, prima lentamente e con gentilezza, poi con passione e ardore.

< Roy...non fare...così! > cercò di dire Edward già in preda all' eccitazione.

< Non potrai resistere a lungo> gli sussurrò all'orecchio Mustang, mentre Edward cercava di divincolarsi come poteva.

Ma ormai quella era una battaglia persa; più Ed ci provava, più il suo corpo si scioglieva sotto i tocchi ed i baci dell'altro.

I loro corpi si sfioravano e si toccavano, le loro mani vagavano alla ricerca del piacere e le loro bocche si univano in arditi ed infuocati baci.

Ed non poté più resistere e tirò a sé Roy, iniziando a collaborare. Con abilità, ormai fatta sua, iniziò a spogliare l' amato, che nel frattempo si era posizionato su di lui.

I loro corpi ormai nudi, erano sudati e scossi per l' eccitazione ormai quasi al limite.

Ed voltò la testa verso la finestra, sempre più bagnata dalla pioggia che, cadendo ininterrottamente, creava un' atmosfera ovattata e confortevole.

Un lampo taglio il cielo in due, illuminando per un istante il buio ufficio. In quell' istante di luce, a Ed parve di vedere un' ombra all' esterno che scorreva sulla finestra, per poi sparire nella pioggia.

< Cosa guardi Edward? > chiese incuriosito Roy.

< Niente... > rispose con un sorriso Ed, ricominciando a baciare l' amato.

*********************

   
 
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