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Autore: Stella 99    22/02/2013    3 recensioni
Peeta è un ragazzo del distretto 12 che viene sorteggiato per partecipare alla settantaquattresima edizione degli Hunger Games. E ci andrà con Katniss, Katnniss Everdeen, la ragazza che ama. Tornerà a casa vincitore o farà tornare Katniss? Scopritelo in questo libro!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando mi sveglio all'alba gli uccelli hanno appena iniziato a cantare. La mia stanza è come al solito scaldata dal fuoco che mio padre accende nella stanza accanto. Sto per rimettermi a letto quando sento il cigolio della porta e la stridula voce di mia madre dirmi: -Peeta che ci fai ancora a letto?! Muoviti! Alzati! Tra poco ci saranno un sacco di pacificatori qui in giro e intendo vendere più del solito oggi!-. Giusto. Quasi dimenticavo, oggi è il giorno della mietitura e di certo mia madre non si preoccupa della mia incolumità ma degli affari del forno. Mentre mi alzo e mi metto i vestiti da lavoro, sento la campanella del negozio suonare e guardo chi è che arriva così presto la mattina. Gale Hawthorne un ragazzo del Giacimento sta salutando mio padre. Ha in mano uno scoiattolo che probabilmente vuole scambiare con qualcosa. Come al solito mio padre é felice dello scambio perché Gale colpisce gli scoiattoli con molta precisione e le sue frecce gli trafiggono solo gli occhi quindi la carne è in ottime condizioni.Vedo che sforna una di quelle pagnotte bianche, morbide, di qualità. Fanno lo scambio e Gale se ne va fischiettando. Entro nella stanza e metto un ciocco di legno nel forno. Prima di dirmi qualunque cosa mio padre mi abbraccia. L'abbraccio dura pochissimo ma per me significa molto. Oggi, il giorno della mietitura, verranno estratti un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciotto anni per andare a Capitol City, in un'arena. Verranno estratti in tutti i distretti un ragazzo e una ragazza, essendo i distretti 12, nell'arena vengono mandate 24 persone. Queste persone vengono chiamate tributi. Qui nel distretto 12 dire tributo è come dire cadavere, ma ci sono distretti come l'1, il 2 e il 4 per cui è un onore partecipare agli Hunger Games, infatti i tributi provenienti da quei distretti sono chiamati tributi favoriti. Favoriti perché fin da piccoli possono mangiare di più, si allenano e quando a diciotto anni sono forti e resistenti si offrono volontari. La maggior parte delle volte vincono loro. Passo la mattina a impastare, infornare, sfornare, impastare, impastare, sfornare, impastare, infornare, sfornare. Più si avvicina il momento più il terrore mi invade. Oggi poche persone vengono in panetteria, probabilmente perché vogliono godersi quelli che potrebbero essere gli ultimi momenti con i loro figli, sorelle, fratelli. A pranzo siamo tutti silenziosi mia madre e mio padre guardano me e uno dei miei fratelli maggiori (quello ancora sorteggiabile) come se fosse l'ultima volta che lo fanno, e in effetti potrebbe essere. Cerco di mangiare il più possibile ma ho lo stomaco chiuso, come con un nodo. Vado in bagno a lavarmi, mi asciugo e poi mi vesto con l'abito da mietitura. Ci abbracciamo tutti in famiglia e poi ci incamminiamo. Mi registro, dando una goccia del mio sangue e vado nel settore dei maschi sedicenni. L'accompagnatrice del nostro distretto sale sul palco e con la sua voce squillante inizia a parlare degli Hunger Games, che la fortuna sia sempre in nostro favore.... le solite cose. Poi ecco il momento il tanto atteso e temuto momento. -Prima le signore- dice Effie.

  
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