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Autore: Fuecchan    22/02/2013    3 recensioni
Ecco una piccola One-shot scritta alle tre di notte.
Un caldo pomeriggio d'estate, un gelato e tante risate.
{AoKise - Missing moment. Shonen-ai}
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Promise?

Yes, I promise.

 

Non mi era mai andato a genio il fatto che Aominecchi e Kurokocchi
andassero a prendere il gelato insieme.

Mi aveva sempre dato un senso di dispersione.
Non credete che fossi geloso, no niente del genere.

Io Kise? Ah! Ma neanche tra un milione di anni sarebbe accaduta una cosa del genere.

No, certo.

 

Faceva davvero caldo.

Ricordo semplicemente che il coach ci disse semplicemente di gettarci sotto la doccia senza pensare di mettere a posto le palle sul campo, e di tornare a casa.

Ci eravamo stancati troppo.

Per una volta volevo chiedere ad Aominecchi di andare a prendere un gelato assieme.
Sì, insomma mi sarebbe sempre piaciuto scoprire qualcosa di più dietro quella figura che mi ritrovavo davanti ogni volta nei one-one.
Volevo guardare oltre la pelle scura e sudata, oltre quegli occhi blu assetati di vittoria o più che altro di uno scontro degno di cui fosse quel nome.

Un gelato, cosa c’era di tanto difficile.

-Aominecchi~!-

-Uhm?-

Stava conservando le sue cose nella sacca prima di tornare a casa sua.
Perfetto! Lo avevo preso prima che Kurokocchi lo raggiungesse, perdendo così l’occasione di raggiungere il mio obiettivo tanto agoniato.

-Ti va di andare a prendere qualcosa di fresco?~-

Lui si girò di spalle prendendo la sacca su un braccio. Scrollò le scapole, sospirando, forse all’idea che quella volta non fosse il piccolo fantasmino della Teiko a fargli compagnia ma la chiassosa ultima recluta presa al posto di bullo da strada.

-Perché no… Tetsu è già sparito, di solito vado con lui,-

Oh sapevo, caro Aominecchi che ci andavi con lui. Abbozzai un sorriso mentre saltellai davanti a lui sorridendo, come se volessi marcarlo ma in realtà lo presi per un polso tirandolo fuori dalla porta della palestra.

-E allora muoviamoci, altrimenti non troviamo più niente di buono!~-

Avevo sempre pensato che non sarei riuscito a guadagnarmi
uno dei suoi pomeriggi con me.

Eppure quella volta ci ero riuscito.

Non c’era Kuroko, c’ero io.

Io.

Trovammo un cornicione dove andarci a sedere mentre sentivamo il ristoro del gelato colare giù per le gole assetate e bisognose di frescura.

-Uhm!~ Limone che buono!-

Affondai le labbra del fresco gelato, che non era dei soliti ghiaccioli che Aominecchi prendeva con Kurokocchi, ma era del gelato artigianale. Presi a dondolare le gambe mordendomi le labbra e sorridendo al viso di Aominecchi che mangiava un po’ impacciato il suo gelato.

-Guarda che non ti mangio se parli eh, capisco che sono entrato da poco nella squadra, ma non sono certo come Haizaki eh!~ Davvero… Non mordo.-

Lui mi fissò con i suoi occhi blu cobalto e io sorrisi.

Cosa potevo fare non potevo fargli cattiva impressione, no di certo, era l’ultima cosa che volevo.

-Lo so che non mordi…-

Fece una breve pausa.

-Hai la faccia da fesso come potresti mordere!-

Prese a ridere dando un morso al suo gelato e, con aria da duro, si premette un pugno sul ginocchio con il braccio piegato, ridendo della mia faccia.

-Ehhhh~? Aominecchi sei ingiusto! Tu hai una faccia che spaventa!-

Ancora.

-Che!? Come ti permetti novellino!-

Si buttò sopra di me prendendomi la mano col gelato e premendomi la palletta di limone sulla faccia.

Era così fresca~.

Ti prego…

Ancora.

-Ahahaha! Aominecchi ti prego smettila!-

Tentavo di allontanarlo da me, ma in men che non si dica avevo tutta la faccia completamente sporca di gelato.
Beh a quanto sembrava voleva la guerra.

Così decisi si avventarmi su di lui, che nel frattempo era battuto in ritirata continuando a ridere della mia “faccia da limone”, ma appena si accorse dell’attacco mi tirò a sé dai polsi.

Faccia a faccia.

Più vicino.

One-one.

Baciami.

Mi teneva stretto, attaccato al suo petto dai polsi stretti dai suoi pugni. Deglutii mentre sentivo il gelato colare sulla faccia. Avevo il viso caldo, me lo sentivo.

Si morse le labbra guardando i miei occhi di miele così persi, spaesati mentre non sapevo cosa fare data la distanza tanto ridotta tra di noi.

Un po’ in soggezione mi metteva.

Non era vero.

Avevo il cuore che mi scoppiava in petto.

Per spezzare la tensione emisi un verso che sembrava una risatina nervosa e parlai piano.

-V-vuoi assaggiare?-

Ovviamente no, era perché mi aveva cosparso la faccia di gelato, era lecito chiedere se volesse assaggiare, anche scherzando, il frutto del suo stupido giochino infantile.

-… Certo.-

Eh? Eeeeeh?! Spalancai gli occhi cominciando a dibattermi.

Non volevo che finisse così!

E invece sì.

-A-aominecchi dai! Non scherzare lasciami, mi devo pulire! Mi mangeranno le formiche rosse altrimenti!-

Alzò le sopracciglia guardandomi parecchio storto dopo aver detto quella cosa. Mi morsi le labbra per paura di aver detto qualche stupida cosa, e in effetti era così.

-Ma non dire cazzate, Kise.-

Mi strattonò ancora più forte, leccandomi la guancia.

Ah.

Di nuovo.

-Uhm, buono.-

Si leccò le labbra guardandomi come se fossi anche io un cono gelato e mi preoccupai mentre lo guardavo.

Sorrisi, tentando di prendere tutto a scherzo più che potevo.

-Il gelato?-

-No. Tu.-

Deglutì mentre in quel momento mi leccò le labbra da cui era caduta una goccia di limone e sospirai delicatamente, stringendo gli occhi.

Baciami…

Ti prego…

-Baciami…-

Si fermò di botto guardandomi in viso. Evidentemente gli sarò sembrato una ragazza. Gli occhi gialli socchiusi mentre lo guardavo trepidante come alla ricerca di qualcosa di più.

-Che?-

-Ah…-

Un momento di realizzazione mi fece capire che forse avevo parlato troppo, o la mia testa aveva preso qualche botta per aver detto qualcosa di quel tipo.

-N-niente! Dimentica! Mi st-stavo ricordando di una ragazza… Che mi aveva detto una cosa… Del genere in un o-o-occasione simile?-

Storse le labbra strattonandomi la camicia con la cravatta e il maglioncino celeste, premendo le labbra sulle mie con rabbia, irruenza, ma una calda nota di dolcezza… E limone.

Finalmente~

Socchiusi gli occhi poggiando le mani sul suo viso mentre mi apriva le labbra, leccandomi il palato e facendomi sentire il gelato che avevo sulle labbra. Sospirai non appena si allontanò, ma subito mi coprii le labbra spingendolo dalle spalle.

-Che che c’è? Me lo hai chiesto tu no?-

Beh sì, il mio subconscio lo aveva fatto non io.

O forse sì.

Ma l’unica cosa che mi venne da dire fu una.

-Scusa.-

Lui mi lasciò andare buttando quello che era rimasto del suo gelato, la punta del cono che era finita e sorrise mentre si sedeva accanto a me su quel cornicione di un piano terra.

Mi sorrise piano prendendo la borsa.

-Ci vediamo qui domani?-

Spalancai gli occhi mentre si girava per andare via. Gli presi un lembo della camicia, quasi come se fossero un’ancora di salvezza. Come se mi potessero ridare l’aria in qualche modo. Boccheggiai mentre tentavo di non dire niente di stupido.

-Promesso?-

-Sì… Te lo prometto.-

 

Spazio dell’autrice.

Salve! Vorrei dire subito che questa storia è stata scritta di getto ieri notte alle tre, si quando sono malata lo faccio e mi ha ispirato la mia migliore amica che è Aokise sfegatata, penso le sia piaciuta. Da non avere idee ho concluso con questo episodio alquanto carino, almeno penso che sia cosìXD
Spero sia piaciuta anche a voi, se sì commentate, se no commentate lo stesso, magari senza fare papironi, mi fanno passare la voglia di scrivere. Se c’è qualcosa che non va scrivete semplicemente il punto, non sono una menomata mentale insomma X°D

Con questo vi lascio e vi mando un bacio~

Fue.

   
 
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