Resisti
Sora
È
giá da 2 ore che sono
rinchiuso in queste quattro mura bianche insieme a Kairi.
Non
c'è la faccio più ad
aspettare e soprattutto non riesco a sopportare Kairi piangere.
Mi
alzo in piedi dalla
sedia verde attaccata al muro affianco a quella della mia compagna, lei
alza lo
sguardo e mi guarda con le lacrime agli occhi e un fazzoletto in mano
per
asciugarsi le lacrime che le rigavano il viso da ore.
Mi
passo una mano nei capelli
per la tensione e cammino avanti e indietro per quell'immenso corridoio
bianco,
non sopportavo più quel colore, dove mi giravo lo vedevo
sempre.
È
da due ore che Sora è in
sala operatoria e non abbiamo avuto ancora nessuna notizia. Mi tremano
le gambe
al sol pensiero del mio migliore amico che combatte tra la vita e la
morte.
Ho
sempre stimato tanto
Sora perché anche
se è più piccolo di me
è molto più maturo, è riuscito a
non cadere nell'oscurità al contrario di
me, io che sono il più grande dovrei dare il buon esempio.
Ricordo
due mesi fa quando
della malattia mortale di Sora non si sapeva ancora niente ed eravamo
tutti e
tre sulla spiaggia delle Isole del Destino.
Flashback
"Riku
aiutami questo
ramo è pesantissimo"mi urlava Sora trascinando un ramo
appena tagliato da
un albero e lo portava verso la riva dove Kairi stava annodando alcuni
rami tra
loro.
"Ora
arrivo
sfaticato!!" Gli urlo divertito giá sapendo della reazione
del mio amico.
"Io
non sono
sfaticato!!" Mi dice lasciando cadere il ramo gigante sui suoi piedi.
"Ahiiii" urla mantenendosi il piede appena calpestato dal
ramo mentre
la risata di me e Kairi si propaga per tutta la spiaggia talmente che
era
forte.
Fine
flashback
Sorrido
amaramente, se
dovesse succedere qualcosa a Sora non so cosa farei lui è un
fratello mi è
stato sempre vicino e mi ha sempre aiutato, e io invece non posso
aiutarlo ora,
nel momento di cui ne ha più bisogno.
Sbatto
un pugno contro il
muro attirando l'attenzione di tutti i presenti nel corridoio compresa
Kairi.
Serro
gli occhi cercando di
reprimere quelle goccioline salate che tanto odio e che in questi
giorni
dominano sul mio viso.
Non
dovrei farmi vedere
così debole davanti a Kairi, lei ha bisogno di supporto che
qualcuno le dia
speranza ma in questo momento non ci riesco sono troppo sconvolto e
teso.
Non
è possibile!!! Sora è
resistito a mille mostri e persone malefiche che tentavano di ucciderlo
e una
stupida malattia non può portarlo via da qui, e sopratutto
da me...
Un
altro colpo al muro,
questa volta più forte fino a far sanguinare le mie nocche
ormai rosse e
screpolate.
Sento
una mano toccarmi la
spalla facendomi sobbalzare, mi giro indietro e mi ritrovo due occhioni
pieni di lacrime che
mi fissano e prendono la
mia mano sanguinante nella sua tamponando il sangue con un fazzoletto.
"È
meglio se vieni a
sederti" mi dice trattenendo a stento i singhiozzi. Annuisco solamente
e
mi risiedo al mio posto al fianco di Kairi.
Dopo
aver saputo della
malattia di Sora lui non si è scoraggiato e ha continuato a
fare tutto quello
che faceva ogni giorno, ma io so che si mostrava forte
davanti agli altri
ma dentro soffriva.
Il
motto di Sora era
affrontare tutto con un sorriso e da quando ha scoperto la sua malattia
diceva
sempre che se era quello il suo destino non avrebbe potuto fare niente
per
cambiarlo, infatti non voleva curarsi ha accettato di fare questa
operazione
solo perchè i suoi genitori lo hanno pregato.
Poco
prima dell'operazione
io e Kairi siamo andati a vederlo con la possibilità che
potesse essere anche
l'ultima volta.
Flashback
"Che
sono questi
musoni lunghi? Dai sorridete" ci disse sorridendo mentre era seduto a
gambe incrociate sul lettino d'ospedale con un pigiama blu.
Nessuno
di noi due rispose
all'inizio.
"E
adesso chi finirà
la zattera?" Disse Kairi mentre cercava di non far notare gli occhi
lucidi
che aveva
"Come
chi la finirà?
La finiremo noi tutti insieme domani quando l'operazione
sarà finita e io starò
di nuovo bene" ci rispose
"Sii
serio Sora!! Puoi
ingannare tutti ma non noi ti conosciamo troppo bene! So che stai
soffrendo per
questo smetti di ridere e non far finta di niente!! e sai che da quella
sala
operatoria potresti non uscire mai più" gli disse Kairi di
botto non
voleva ,ma dovevamo essere realisti.
Sora
si fece serio e
abbassò gli occhi per poi rialzarli e sorridere.
"Se
non dovessi uscire
mai più dalla sala operatoria io vi aiuterò da la
su a costruirla e non dovrete
essere tristi, anzi dovete essere felici come lo sono io adesso
perchè ho
vissuto al meglio finchè potevo e dovrete pensare che un
nuovo angelo è salito
al cielo a vegliare su di voi"
Kairi
non riuscì più a
trattenersi e scoppiò a piangere e corse ad abbracciarlo
invitarono anche me e
ci abbracciammo per
una possibile ultima
volta.
In
quel momento entrarono i
dottori che interrompettero quel
magico
momento.
I
medici guardarono Sora
con aria preoccupata, probabilmente non sapevano come dirgli che
l'operazione
era molto pericolosa.
Sora
capì al volo e si alzò
in piedi "Non preoccupatevi, anche se non dovrebbe andare bene voi
sarete
sempre i miei supereroi" era così che da qualche tempo a
questa parte Sora
chiamava così i dottori, lui sapeva che lo avrebbero sempre
aiutato.
I
due dottori si commossero
e Sora li andò ad abbracciare, si erano affezionati molto a quel
ragazzino che
negli ultimi due mesi si era presentato molte volte in ospedale
"È
ora" dissero
in un sussurro
"
Ciao" ci disse
Sora salutandoci con una mano e sorridendo per poi sparire su una
barella
portato dai medici.
Fine
Flashback
Mi
tremano le gambe mentre
aspetto i medici che tra poco dovrebbero uscire.
Un
dottore apre la grande
porta che portava al corridoio, lo riconosco è il dottore
che ha portato prima
in sala operatoria Sora.
Io
e Kairi corriamo verso
il dottore che si era appena sfilato i guanti.
"Allora?"
Dico io
ansioso, era il momento della verità adesso si sarebbe
saputo se Sora, il mio
migliore amico era resistito.
".....
Due
anni dopo
Io
e Kairi eravamo davanti
ad una lapide nel bel mezzo del cimitero.
Kairi
aveva un mazzo di
fiori in mano.
"Sono
due anni esatti
da quando non c'è più" dice per poi
inginocchiarsi e poggiare i fiori
vicino alla lapide.
"Mi
manca tantissimo
Riku" dice abbracciandomi e affondando il suo viso pieno di lacrime nel
mio petto.
Mi
inginocchio anch’io e
dico alcune parole a bassa voce incomprensibili agli altri. Mi alzo e
io e
Kairi andiamo via dal cimitero.
Camminiamo
per il
marciapiede mentre vediamo una figura avvicinarsi a noi.
"
Hai fatto
tardi" gli dico seccato
"Lo
so scusatemi e che
mi sono addormentato sul divano. hehehehe" risponde.
"Non
fa niente Sora,
verrai la prossima volta a salutare il signor Yami" dice Kairi.
Il
signor Yami era il
signore che fino a due anni fa era un nostro caro amico che sin da
piccoli ci ha
trattati come figli.
Noi
tre camminiamo fino ad
arrivare sulla spiaggia dove stava tramontando il sole.
Insieme
siamo cresciuti e
insieme resteremo, per sempre.
Angolo
autrice
Ciao
eccomi qui con la mia
prima one-shot triste :( .
All'inizio
pensavo di far
morire Sora e di fare questa storia shonen-ai ma poi scrivendo la ho
finita
così.
Spero
che vi sia piaciuta.
Baci
Robby_love