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Autore: GJB_R1D    22/02/2013    0 recensioni
"Alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi, occhi che avevo visto solo su poster, foto o in televisione, ma mai dal vivo, mai da così vicino. Ero senza parole...quasi non respiravo...le nostre labbra erano così vicine...ci separavano pochi centimetri..."
Questa storia parla di Roby (una directioner) e di Julie (una belieber), che, grazie alla loro band e alla loro grande passione per la musica, avranno la possibilità di passare dalla loro vita normale di due diciassetteni in uno sperduto paesino di montagna a quella super emozionante di due pop-stars, così da poter realizzare il loro sogno...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito ero in ritardo. Ricordavo cosa mi avevano detto Julie e Anne.
J: Non fare tardi! Alle 17.30 a casa mia!
A:Vedi di essere puntuale!
Sapevo anche che se la sarebbero presa perché erano già le 18.00 ed io non ero ancora arrivata. In quel momento il mio cellulare vibrò: un messaggio di Anne: “Roby! Ma dove sei?! DATTI UNA MOSSA!”. Non risposi. Mancavano 10 minuti e poi sarei arrivata. Correvo più veloce che potevo. La casa di Julie non era poi così lontana dalla mia e avevo deciso di raggiungerla a piedi, pensavo non valesse la pena di prendere il motorino…non avevo fatto i conti con i 3°C che c’erano fuori…Finalmente arrivai. Mi fermai davanti al cancello di casa di Julie. Non era una grande casa, come tutte le case del nostro paese, del resto, ma io la trovavo molto carina. Julie diceva che lei l’avrebbe voluta più grande e che quando sarebbe diventata ricca avrebbe comprato una villa extra lusso a Hollywood. Ci sarebbe voluta una gran bella botta di fortuna…né io, né lei, né Anne (una nostra amica) andavamo più a scuola, anche se avevamo 17 anni. Avevamo preferito trovarci un lavoretto che ci fruttasse un po’ di soldi. Julie faceva la commessa in un negozio di vestiti del centro, uno dei più frequentati del paese, io, invece, lavoravo come cameriera in un ristorante..un bel posto, certo, ma non si guadagnava un granché…Anne lavorava come apprendista da un meccanico…mascolina, non c’è che dire…Ogni tanto ci chiamavano per cantare alle feste, dato che avevamo una band, le “teenage stars”…nome stupido, lo so. Era proprio per la band che stavo andando a casa di Julie: avevamo le prove.
Suonai il campanello e aspettai che qualcuno mi facesse entrare. Sentii le chiavi che giravano nella serratura e subito dopo la madre di Julie, Agate, aprì la porta.
A: Ciao Roby! Entra, fuori si gela!
I: Grazie Agate.
Entrai e subito mi accorsi che lì dentro dovevano esserci tipo 25°C…niente male.
I: Scusa, ma dove sono Julie ed Anne?
A: Oh, sono giù in garage che ti aspettano. Scendi pure, sai dov’è la porta, no?
I: Si si, grazie.
Iniziai a scendere le scale. Da sotto riecheggiavano le voci di Anne e Julie. Arrivata alla fine delle scale, aprii la porta.
A: Ma guarda un po’ chi si vede…Miss Puntualità!
J: Forza Roby, vieni, ho una notizia bomba!
Mi avvicinai e scrutai i loro volti. Anne era semplicemente furiosa per il mio ritardo, mentre Julie sembrava euforica. Non l’avevo mai vista così. L’unica cosa che potesse renderla così felice era qualcosa riguardo al suo cantante preferito, Justin Bieber. Era sicuramente una delle sue fans più pazze…pardon, lei non è una fan! Lei è una BELIEBER, è diverso! Comunque, era pazza di lui, in tutti i sensi. Io, invece ero una directioner. Una di quelle directioners che nonostante non abbiano mai visto nessuno di quei 5 ragazzi fantastici dal vivo, li ama comunque. Era la triste verità: non potevo permettermi di spendere tanti soldi per un biglietto del loro concento. Non erano neanche previste tappe nel mio paese, quindi avrei dovuto prendere l’aereo e avrei speso troppi soldi. Dovevo accontentarmi di guardare i loro poster, ascoltare i loro CD e sognarli…Anne, invece, era l’unica a non essere una fan. Non le piaceva nessuno in particolare, ascoltava chiunque…Era proprio per il nostro amore per Justin e gli One Direction che io e Julie avevamo fondato la nostra band. Io e lei suonavamo la chitarra e cantavamo, mentre Anne suonava la tasiera e, ogni tanto, cantava qualcosa anche lei. Ce la cavavamo piuttosto bene: come ho già detto ogni tanto ci chiedevano di suonare alle feste, e una volta avevamo vinto anche una competizione a scuola, ma il nostro successo finiva lì.
I: Allora, Justin ti ha chiesto di sposarlo?
Mi guardò perplessa.
J: Certo..seriamente, ho una notizia importantissima!
A: E sputa il rospo!
J: Allora…oggi ho sentito delle ragazze al negozio che parlavano di una specie di concorso per band…e chi vince potrà partecipare ad un concorso internazionale che si chiama “International Music Competition”!
A: E allora?
J: Come allora?
I: Seriamente, e allora?
J: Partecipiamo, no?
Io e Anne ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere.
J: Ragazze!
A: Ahahah!!! Non ci credo!!! Ahahah! ‘hai sentita Roby?
I: Ahahah!!! Julie, ma queste cose te le sogni la notte? Ahahah!
J: Smettetela!
A: Ahahah!!! Non ce la faccio!!!
I: Ok, ok…Ahahah!!!
J: RAGAZZE!!!
Io e Anne smettemmo di ridere.
J: Alleluia! Vi siete decise!
A: Scusa Julie, ma se spari certe cavolate, cosa diavolo pretendi che facciamo?
J: Cavolate? Ragazze…io non stavo scherzando…
I: Cioè, tu pensi davvero che potremmo vincere?
J: Si!
A: Ahahah! Ma non farmi ridere!
J: Roby, tu sei sempre stata quella che diceva di credere sempre nei propri sogni…
Una lacrima le rigò il viso.
J: …quella che diceva sempre che non c’è niente di impossibile…
Vedere Julie piangere era uno spettacolo frustrante. Ci sperava davvero, e io l’avevo delusa. Che stupida che ero! Bell’amica! In tutti quegli anni se avevo sempre detto di credere nei suoi sogni e ore che poteva realizzarli…le ridevo in faccia…che schifo! Dovevo rimediare.
I: Julie…come ci si iscrive?
Sollevò gli occhi dal pavimento e mi guardò, speranzosa. Anne, invece mi fulminò con lo sguardo.
A: Cosa?
J: C’è un sito internet…non preoccuparti so fare io…
I: Dove sarà la gara?
J: In un paese a pochi km da qui…
Sorrisi.
I: Bene, consideriamoci in gara!
A: Cosa?
I: Andiamo, Anne!
A: Siete pazze!
J: Che ti costa provare?
A: Non vinceremo mai!
J: Scommetto ottanta euro che vinceremo.
A: Ok…allora partecipo anch’io! 
Speriamo che vi piaccia, per favore, recensite, vorremmo sapere che ne pensate :) P.s. Il prossimo capitolo arriverà presto...
  
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