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Autore: wintershield_    22/02/2013    3 recensioni
Juliet è una normalissima studentessa universitaria, con un futuro brillante ad aspettarla. La sua vita viene però sconvolta dall'assassinio del suo fidanzato da parte di una demone di nome Lilith. Il desiderio di vendetta e di risposte la porterà ad entrare a far parte del mondo dell'occulto e dei cacciatori di esseri soprannaturali grazie allo zio. Sul suo cammino incontrerà due fratelli cacciatori: Sam e Dean Winchester, che le cambieranno la vita più di quanto si sarebbe mai aspettata.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Parte I
La Vendetta Della Strega
 
2.   

 
"Guarda Sam, deve essere molto comoda, ma se frenassi di colpo la farei accartocciare contro il sedile!", fece Dean rivolgendosi al fratello, ma alzando apposta la voce per farsi sentire da Juliet, seduta, o per meglio dire, quasi coricata sul sedile posteriore dell'auto mentre cercava di prendere sonno.
"Dean...", lo rimproverò Sam, guardandolo storto.
"Che c'è?", chiese Dean abbassando la voce, e l'altro lo guardò come per dire che il motivo era evidente e fece un cenno verso Juliet.
"Dean, stai per caso progettando un modo per uccidermi?", intervenne lei mantenendo gli occhi chiusi come se stesse dormendo. In realtà era per manifestare il suo disinteresse per la questione. "E io che pensavo di piacerti!", ghignò.
"Oh sì, mi fai impazzire tesoro, ma mi da fastidio che mentre io mi spacco la schiena e guido da dieci ore senza fare praticamente sosta, la signorina Hale si fa un pisolino stravaccata sui sedili della mia macchina! Spero almeno che non ci abbia messo su le scarpe!"
"Tranquillo! Poi ti ricordo che sei stato tu a dirmi di sedere dietro, ma se vuoi...", rispose lei alzandosi a sedere e appoggiando il mento sul sedile in modo da guardare Dean, "...posso guidare io!"
"Oh no, te lo scordi!"
"Allora non lamentarti se dormo!"
"Tu brutta...", emise un verso a metà tra il sospiro e il grugnito. "D'accordo. Buonanotte! Ma se freno e ti ribalti, non fare storie!"
"E tu vedi di frenare in modo delicato...per favore!"
Dean frenò la macchina di colpo: "Okay, Sam, saluta Juliet perché lei scende qui!"
"Dean, andiamo, non ti sembra di esagerare?", fece il fratello.
"Esagerare? Se vuole fare le sue battutine, può tranquillamente accomodarsi a fare l'autostop, perché sulla mia macchina non voglio vipere!"
"Ehi, biondino, ti ricordo che hai cominciato tu!"
"Io cosa?"
"Basta, basta e basta!", tuonò Sam e gli altri due si zittirono. "Mi fate venire il mal di testa!"
"D'accordo...", risposero in coro Juliet e Dean, poi quest'ultimo rimise in moto la macchina.
La ragazza si voltò verso Sam e gli chiese: "Allora, dove stiamo andando di bello?"
"Da un nostro amico, Bobby Singer, anche lui un cacciatore. Stava cercando delle tracce di Lilith, e ha una mezza pista che sembra valida."
"Magari la troviamo anche prima del previsto..."
"Mh, vorrei che fosse così facile, ma purtroppo è successo altre volte: ci sembra di trovarla e poi ci scappa. Temo che non sia detta l'ultima parola, Julie..."
"Julie? Passi già ai nomignoli, Sammy?", intervenne Dean ridacchiando.
Juliet lo fulminò con lo sguardo, ma distolse immediatamente l'attenzione da lui per tornare a rivolgerla a Sam. "Allora posso chiamarti Sammy?"
"Se proprio ci tieni, ma io preferisco essere chiamato Sam, è questo il mio nome. Solo Dean mi chiama Sammy, perché vuole sempre evidenziare il fatto che sono il suo fratellino..."
"Okay, allora ti chiamerò Sam...", rispose lei sorridendo. "Però tu puoi chiamarmi Julie, se ti va..."
"D'accordo, però mi piace molto anche Juliet...adoro Shakespeare!", rispose lui ridacchiando.
"Anche mia madre...", fece la ragazza alzando gli occhi al cielo divertita.
"Ehi, da quando in qua sei simpatica?", chiese Dean.
"Sono simpatica con le persone che mi ispirano simpatia!"
"E io non sono tra quelle?"
"Haha, certo. Comunque non ci credo che sei sempre così pure tu. Come fai a conquistare una ragazza con il tuo pessimo carattere?"
"O, credimi, ci riesco!"
"Non ti ci vedo ad essere dolce..."
"So esserlo, quando tengo parecchio alla persona in questione."
"E c'è una persona in questione al momento? A parte Sam, c'è una persona speciale nel tuo cuore?"
"No, questa vita purtroppo non permette legami."
"Già...", rispose lei e improvvisamente divenne pensierosa. Ricordò tutte le discussioni avute con Daniel quando la voleva convincere a smettere, a come le diceva che avrebbe dovuto rinunciare a loro se voleva intraprendere quel tipo di vita. Si sentì schiacciare per l'ennesima volta il cuore dai sensi di colpa.
Se solo gli avessi dato ascolto prima...
Riemerse dai suoi pensieri quando Dean inchiodò.
"Che è successo?", chiese lei.
"La strada è sbarrata. C'è anche la polizia..."
Scesero dall'auto e si avvicinarono all'agente che aveva fatto loro segno di fermarsi. Il maggiore dei Winchester si rivolse all'uomo, un tipo alto, con i capelli scuri a spazzola e un paio di baffetti abbastanza ridicoli. "Cos'è successo? Perché non possiamo passare?"
"C'è stato un incidente, niente di interessante da vedere. La strada sarà libera tra un paio d'ore, nel frattempo potete deviare da quella parte. Vi porterà di nuovo sulla strada principale, anche se impiegherete una mezzora in più."
Juliet dovette trattenere una risata nel vedere come quell'uomo ridicolo si crogiolasse tanto nel suo ruolo.
"La ringrazio, ma noi...", continuò Dean.
"E' tutto ragazzi, buon viaggio."
La ragazza si avvicinò, sbucando tra Sam e Dean e mostrandosi all'uomo che non si era ancora accorto della sua presenza. "Mi scusi, agente...", fece una pausa per leggere il nome sulla targhetta, "Green, non trova strano che si sia verificato un incidente così brutale in una strada poco trafficata e oserei quasi dire deserta?", intervenne sfoderando un sorriso a trentadue denti.
L'atteggiamento del poliziotto cambiò improvvisamente e sorrise anche lui. "In effetti, signorina, è strano, anche perché non abbiamo trovato segni né di frenate, né di schianti di nessun'altra auto. Probabilmente si è trattato di un colpo di sonno..."
"E i passeggeri? Come stanno?"
"Un uomo e una donna, morti sul colpo."
"Oh, accidenti!", assunse un'espressione sconvolta decisamente marcata. "Agente, mi spiace moltissimo, la ringrazio molto e buon lavoro.", concluse e si voltò, tornando verso Sam e Dean con aria trionfante. "Prego, non c'è di ché.", disse ai due.
"Oh, ma per favore! Lei gli ammicca e quello si scioglie come neve al sole e le dice tutto!", saltò su Dean, seccato.
"Suvvia, non essere geloso!"
"Io cosa?"
"Vado a mettere in moto l'auto, vedete di non scannarvi troppo...", intervenne Sam e uscì di scena ridacchiando.
"Geloso? Di te? Ti piacerebbe!"
Juliet era sul punto di ribattere e stava cercando le parole giuste da dire. In una situazione normale avrebbe trovato snervante questo continuo bisticciare e lanciarsi frecciatine, invece trovava questo suo rapporto con Dean divertente, se non quasi piacevole.
Conosceva quel ragazzo da una decina di ore e già riusciva a sentirsi bene insieme a lui, nonostante tutto.
Però lui la odiava sul serio, di questo ne era certa.
All'improvviso, qualcosa alle spalle di Dean la fece trasalire e impallidire.
"Ehi, che c'è? Tutto bene?", le chiese lui, posandole due dita sotto il mento.
La ragazza fece appena in tempo a rabbrividire per il tocco delicato di lui, poi gli prese il braccio per farlo voltare.
C'era una donna davanti a loro, con i capelli lunghi, neri e lisci e la pelle scura. Indossava un abito nero, probabilmente un'antica uniforme da cameriera, e la sua pelle era solcata  da profonde ferite ed ustioni impressionanti, in particolare una sul braccio, che lasciava intravedere parte dell'osso. Aveva le guance scavate  e gli occhi segnati da terribili ombre nere.
Senza ombra di dubbio, la ragazza si trovava davanti al suo primo fantasma.
Anche Dean si bloccò nel vederla e si mise a fare da scudo alla ragazza. "Resta dietro di me e non ti muovere, capito?"
"E ora che facciamo?"
"Non lo so, non ho proiettili al sale con me..."
"Ehi Dean prendi questa!", urlò Sam, lanciando un fucile a canne mozze al fratello, che sparò al fantasma, facendolo svanire nell'aria.
"Grazie, Sammy..."
"L'ho vista dalla Chevy e vi ho portato l'arma...tutto bene? Julie? Sei piuttosto pallida..."
"Io...non avevo ancora visto un fantasma, andrò a spuntarlo sulla mia lista delle cose da fare…comunque, sbaglio o abbiamo passato un paese poco tempo fa?"
"Sì, me lo ricordo anch'io...", rispose Sam. "Mi sa tanto che Bobby aspetterà, credo che abbiamo un caso..."
"Lo chiamo subito, voi intanto andate alla macchina.", disse Dean, e Sam e Juliet si avviarono.
"Primo fantasma, eh? Come ti senti?"
"Piuttosto strana e...terrorizzata credo. Ma io sono una dura, quindi non lo faccio vedere..."
Sam rise e scosse la testa.
"E tu? Te lo ricordi il tuo primo caso?"
"Perfettamente, come se fosse ieri...". Il suo viso si rabbuiò e Juliet non chiese altro, ma immaginò dovesse avere a che fare con Jessica.

  
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