Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: allison742    22/02/2013    9 recensioni
Tutti dicono che l’amore fa male, ma non è vero.
La solitudine fa male, il rifiuto fa male, perdere qualcuno fa male. Tutti confondono queste cose con l’amore, ma in realtà, l’amore è l’unica cosa in questo mondo che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



A tutti quelli che almeno una volta nella vita sono stati INNAMORATI.




La storia della tua vita

- Parliamone.
- Come scusa?
- Sì, parliamone. Ho bisogno di sapere Rick, tutta la storia.
- Non capisco a cosa ti riferisci… quale storia?
- La storia della tua vita. – rispose lei, cercando i suoi occhi.
Lui annuì e abbassò lo sguardo.
Sospirò sonoramente e si lasciò cadere sul divano, prendendosi la testa tra le mani.
- Vieni qui. – sussurrò, ma Kate riuscì a sentirlo e si sedette di fianco a lui.
Venne travolta da un abbraccio improvviso, l’abbraccio di un uomo in cerca di affetto.
- Ci sono io… sono qui.
- Lo so, non so nient’altro.
Restarono in silenzio per alcuni secondi, un silenzio troppo rumoroso.
- Sai che c’è? Io credo che siamo arrivati ad un certo punto del nostro rapporto in cui dovremmo fidarci completamente l’uno dell’altra. Io l’ho fatto Rick, è ormai un anno che lo faccio… ma ho bisogno di sapere, ho bisogno di sicurezza in questo momento della mia vita…
- Tu sai già tutto… tu mi capisci sempre.
- Ma lo voglio sentir dire da te, voglio che mentre mi guardi negli occhi tu mi dica esattamente tutte le emozioni che hai provato il primo giorno di scuola, durante il primo bacio o la nascita di Alexis. Voglio che tu mi dica cosa ha significato per te crescere senza un padre, cosa volesse dire per un bambino di sette anni essere diverso… voglio sentirti dire che con me è diverso…
- Che con te è diverso? – chiese incuriosito alzando il volto.
- Sì, ho bisogno che mi rassicuri sul fatto che io non sono come le altre. Voglio sentirti dire che non finirà in un matrimonio trascurato colmo di tanti finti sorrisi.
Dal viso di Kate scese una lacrima. Lui la abbracciò più forte di prima, cullandola e accarezzandole la schiena.
- Ti racconterò una storia Kate, forse non sarà quella che volevi sentire tu, forse non parlerà di un bambino innamorato per la prima volta o di un padre alle prese con i pannolini. Ma ti farà capire cosa significhi tu per me.
La sentì annuire sul suo petto, mentre i suoi muscoli si rilassavano sotto il suo abbraccio.
- Forse non te l’hanno insegnato alla scuola dei detective, ma esistono dei bisogni nella vita. E i bisogni sono di due categorie: primari e secondari.
Quelli primari sono di facile deduzione: mangiare, bere, dormire, respirare, vestirsi.
Quelli secondari invece sono forse i più importanti di tutti: essere ascoltati, essere amati, essere rispettati, abbracciati, protetti, sentirsi accettati e gratificati.
Tutti questi bisogni sono assolutamente necessari per vivere e crescere, e ti sono donati dalla famiglia.
Per quanto riguarda quelli primari non ci sono mai stati problemi, ho sempre avuto tutto. Ma tu puoi capire che, senza un padre, quelli secondari sono venuti a mancare. Vediamola in pratica: una persona, per vivere, ha bisogno del cento per cento di tutti i bisogni. Io ne ho ricevuto solo il cinquanta da mia madre. Allora sono stato costretto a cercare il resto da un’altra parte, perché ne avevo bisogno.
Una sera ero ad una festa e ho visto una donna  bellissima in fondo alla sala; mi sono detto “Mmm… lei potrebbe ascoltarmi, abbracciarmi e addirittura amarmi.” Poi mi sono girato dall’altra parte e ho visto un’altra ragazza ancora più bella “Oh… lei potrebbe amarmi, ascoltarmi, abbracciarmi, proteggermi, rispettarmi. Me la sposo!” e così è stato. Ci siamo sposati, ed è stata una giornata stupenda. Nel primo periodo  stavamo bene insieme, perché io trovavo in lei tutti ciò che mi mancava, ciò di cui avevo bisogno per continuare a vivere. Con lei arrivavo al cento per cento. Tutto andava per il meglio; i soliti litigi, ovvio, ma niente che non si risolvesse con un “Ti amo”. Si era creato un legame forte tra noi, perché ci completavamo. Eravamo come due metà di un cerchio che combaciano alla perfezione. Poi però, con il tempo, si cominciava a venir meno a questo patto di bisogni. Magari la sera tornavo tardi da una riunione ed ero talmente stanco da non avere neanche la forza di abbracciarla. E così mancavo ad un suo bisogno. E cominciarono le liti. Fu li che mi resi conto: io non l’avevo sposta perché l’amavo, ma perché avevo bisogno.
E lei la stessa cosa. I nostri cerchi cominciarono a non combaciare più così bene, e capii che avrei dovuto iniziare un lavoro su me stesso. Cercai di imparare a conoscermi, ad apprezzarmi per quello che ero. Pian piano riuscii a completare quel cerchio da solo, capendo che tutti i bisogni secondari potevo fornirmeli da solo. Eravamo diventati due cerchi completi, senza più nessun legame. Così ci lasciammo.
Con il tempo sono diventato indipendente e ho imparato che esiste una ruota dell’amore: La prima fase è l’innamoramento, quando si sentono le famose farfalle nello stomaco. E fortunatamente questa fase non dura per l’eternità, perché è proprio qui che si è totalmente dipendenti dall’altro, tanto da perdere la propria autenticità. Questa è la fase del fuoco. Poi viene quella in cui si scoprono le differenze, si scopre che l’altra persona non è dolce e affettuosa come sembrava, si scopre che a me piace il risotto e a te gli spaghetti, e ci sono diverbi. E’ la fase dell’acqua, che spegne il fuoco. Se si tratta solo di bisogno e completamento il tutto finisce qua, come un buco nero che risucchia tutto. Se si tratta di amore si passa alla fase successiva, quella dove le differenze si amalgamo e si comincia a creare un noi. E’ l’inizio di una stabilità nel rapporto. La fase della terra. Infine, nella maggior parte dei casi, si passa all’ultima fase, quella in cui si ha una vera e propria vita con l’altra persona, nella quale ci si può sentire felici, apprezzati ed amati nonostante le differenze. E’ la fase dell’aria. – prese un respiro e la allontanò da sé, stringendole le mani. – Con te, Kate, penso di essere già oltre a queste fasi. E’ vero, non siamo una coppia ufficiale da tanto, ma ho avuto quattro anni per superarle tutte, una alla volta. So che non è la storia che ti aspettavi, ma spero di averti fatto capire cosa significhi tu per me. Ecco perché non sei come tutte le altre, ecco perché non convoglierà tutto in un matrimonio di bisogno. Io ti amo, ma questo penso tu lo sappia già. Forse ciò che non ti ho ancora detto è che per te provo un amore vero, non un amore dettato dal bisogno di arrivare al cento per cento. Tutti dicono che l’amore fa male, ma non è vero. La solitudine fa male, il rifiuto fa male, perdere qualcuno fa male. Tutti confondono queste cose con l’amore, ma in realtà, l’amore è l’unica cosa in questo mondo che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi. – terminò con gli occhi lucidi, trafitti da troppe emozioni per poterle distinguere.
 - E’ perfetto Rick, era esattamente ciò che volevo sentire da te.
Si avvicinò per regalargli un magnifico bacio, carico di dolcezza e amore.
Ora capiva i suoi sentimenti, solo ora riusciva a far luce sul profondo del suo cuore.
Amore.
Ecco il segreto.
Niente bisogno, niente ricerca dell’altra metà del cerchio.
Solo Amore.




_________________________

Note dell'autrice
Come promesso, una ff Caskettosa e sentimentale.
Spero vi sia piaciuta, e che sia riuscita a spiegare bene la differenza tra un vero Amore o un amore "per necessità".
Buona notte belle.
un bacio :)

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: allison742