Insolito Duetto
Quelli che hanno visto il tuo viso, indietreggiano impauriti
Nell’inganno hai dovuto trascorrere tutta la tua vita, fingendo d’essere qualcosa di estraneo alla tua natura.
Nella menzogna hai tessuto la realtà che avresti preferito, che per quanto infausta non sarebbe mai stata peggiore di quella che ti hanno riservato.
Nel raggirare la verità hai stretto legami, hai ottenuto fiducia e stima, hai conquistato i loro cuori senza però mostrargli il tuo.
Nell’imbroglio li hai illusi di poter amare come ogni altro uomo, mentre l’amore più forte, quello che sovrastava tutti gli altri, è quello del Sangue, che immortale e vivo spazza via ogni altra passione.
In tutte le tue fantasie, hai sempre saputo che l’Uomo e il Mistero erano in Lui
Con la passione hai sempre affrontato la vita, incapace di frenare ogni tuo istinto, dando sfogo alla tua anima più intima
Con esaltazione hai accolto ogni sfida che la tua esistenza ti ha offerto, ogni scoperta ed ogni verità, amando la Vita così per come ti si è offerta.
Con trasporto ti sei lasciata coinvolgere da chi possedeva un cuore giusto, offrendogli la tua stima e la tua lealtà, mostrandogli la tua forza e le tue fragilità.
Con emozione hai imparato ad amare, fidandoti del tuo cuore prima ancora della tua mente, lasciandoti travolgere e stregare da quel tormento.
E in questo labirinto, dove la notte è cieca, la Bestia è qui, nella tua mente
Nel tormento della solitudine hai affrontato la crudeltà della tua esistenza, affollata di rimorsi, colpe e rimpianti per ciò che è stato, per ciò che non sarà mai.
Nell’angoscia hai cercato d’andare avanti, spaventato dalle incertezze che ti si proponevano per il futuro, consapevole solo del fatto che un'altra Luna ti avrebbe atteso senza via di fuga, un altra sofferenza.
Nella tribolazione hai in ogni modo evitato ciò che provavi, l’hai rifiutato fino a negarlo, fino a renderlo una menzogna, fino a renderlo un dolore
Nelle pene che soffrivi, tra tutte, quello era il castigo peggiore, un cruccio che ti toglieva il sonno, il respiro, diventando un sogno mortale anziché una necessità vitale.
Il suo potere su di te, aumenta ancora di più, e anche se ti volti indietro il suo volto è nella tua mente
Con vitale fervore hai voluto condividere la forza delle tue certezze, dei tuoi sogni, delle tue speranze per ciò che era, per ciò che sempre sarà nel tuo cuore, nella tua mente.
Con essenziali parole hai cercato di convincere che non c’era nulla di sbagliato in tutto quello che volevi offrire, non temevi ciò che il susseguirsi delle lune ti avrebbe portato, sicura solo che avrebbe portato unità
Con esistenziali certezze ti sei convinta che nulla avresti potuto contro l’amore, l’hai bramato fino a renderlo una necessità a cui non avresti mai potuto rinunciare, ne soddisfare in altro modo
Con necessità di risposte attendevi, nell’ansia di perdere tutto ciò per cui valeva la pena sognare, per tutto ciò che valeva la pena sperare, per tutto ciò che ti faceva sentire per la prima volta viva, per ciò che sapevi essere inevitabile
Mi ha cantato nel sonno, mi è venuta in sogno, quella voce che mi chiama, chiama il mio nome.
Nell’inevitabilità della tua umanità hai ceduto agli istinti più naturali e vivi del tuo animo, a quelli che ti permettono finalmente di essere te stesso
Con inesorabile grinta hai spezzato quelle mura, hai sfondato ogni difficoltà per giungere al suo cuore, a coglierlo nelle tue mani, ad offrirgli il tuo calore, a proteggerlo per sempre da ogni sofferenza
Nella fatale fragilità hai temuto per ciò che hai fatto, hai tentato di fuggire, hai rifiutato tutto ciò che in un momento di forza eri riuscito ad essere, ma che in fondo al tuo cuore non hai mai potuto ne voluto rinnegare
Con ineluttabile forza l’hai tenuto stretto a te, senza che alcuna difficoltà potesse separarvi, destinati a proseguire la vostra strada assieme, incapace di separarti da lui, non ne avresti avuto il coraggio
Canta ancora con me, in questo insolito duetto.
Quelli che hanno visto il tuo viso, indietreggiano impauriti, ma io sono la maschera che indossi.
Nel coraggio ti sei battuto perché ciò che di bello avevi trovato potesse coltivare nella prosperità ciò che avevate dato alla luce, hai voluto che ciò che di bello questo mondo aveva da offrire continuasse a risplendere
Con forza hai preso la tua decisione, lasciando ciò che di più bello la vita ti aveva donato, per raggiungere colui che l'aveva reso possibile, senza cui non potevi vivere
Nell’animo hai trovato la pace, sentendoti un uomo migliore, sentendoti un uomo realmente capace d’amare, offrendo la tua vita per quella delle persone che amavi e che ti hanno reso l’uomo che eri
Con tenacia hai combattuto, senza mai arrenderti alle difficoltà della vita, realizzando i tuoi sogni, ma davanti alle difficoltà della morte ti sei arresa, e hai raggiunto l’uomo che amavi
Note Autore:
Le parti che iniziano con "Nel" riguardano tutte Remus, quelle che iniziano con la preposizione "Con" riguardano tutte Dora. Inizialmente ogni paragrafo riguardo uno dei due personaggi, a descriverne le vite separate, poi negli ultimi due paragrafi dedico una riga a ciascuno, fondendoli in un unico contesto per indicare la loro vita assieme.
Ogni parola con cui concludo un paragrafo poi viene ripresa all'inizio del paragrafo successivo
Le frasi scritte in corsivo sono estrapolate dal testo di "The Phantom of the Opera" dei Nightwish, e in alcuni punti le ho modificate per adattarle al contesto