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Autore: secsidare    23/02/2013    2 recensioni
*Ricordi la storia del grande Achille? Morì per il suo migliore amico*
*Io non credo siano stati dei semplici amici.. erano un pò come noi*
*Farei lo stesso se ti uccidessero. Non riuscirei a vivere senza di te*
*Oh quanto ti amo. Non voglio partire domani, non voglio lasciarti. Perchè la vita è così ingiusta?*
*Si invece, Kurt dobbiamo partire entrambi e prendere le nostre strade. Facciamolo per la nostra patria. Ti amo da morire ma dobbiamo essere forti.*
*Tu sei la mia patria, Blaine, tu sei quel posto in cui io mi sento sicuro, mi sento al riparo da ogni male, problema o preoccupazione*
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: PWP
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antique greece - klaine
bene, ciao a tutti ;)
questa è la mia prima fanfiction percio' non ho idea di come sia venuta.. 
avete mai fatto un viaggio nel tempo con la vostra coppia? io si, più di una volta e ho deciso di scrivere questa ff per farvi provare quello che ho provato io sognando la klaine nell'epoca dell'antica grecia. 
buona lettura.



*Ricordi la storia del grande Achille? Morì per il suo migliore amico* 
*Io non credo siano stati dei semplici amici.. erano un pò come noi* 
*Farei lo stesso se ti uccidessero. Non riuscirei a vivere senza di te*
*Oh quanto ti amo. Non voglio partire domani, non voglio lasciarti. Perchè la vita è così ingiusta?* 
*Si invece, Kurt dobbiamo partire entrambi e prendere le nostre strade. Facciamolo per la nostra patria. Ti amo da morire ma dobbiamo essere forti.*
*Tu sei la mia patria, Blaine, tu sei quel posto in cui io mi sento sicuro, mi sento al riparo da ogni male, problema o preoccupazione*
Dopo queste parole strinsi la testa di Kurt tra le mie mani e gli regalai un bacio sulle labbra che sembrò durare un' eternità. Nessuno dei due voleva andarsene, volevamo che quel momento non finisse mai ma purtroppo non potevamo fermare il tempo. L'indomani saremmo dovuti partire per la battaglia più importante, gli eserciti erano pronti e le provviste erano già sulle navi per la partenza del giorno dopo al sorgere del sole. Mi staccai da Kurt notando che una lacrima gli era scesa sulla guancia, feci per asciugargliela con la mano quando mi disse. 
*Io non ti dirò mai addio* Lo strinsi tra le mie braccia e gli diedi un dolce bacio sul collo fino a quando arrivò un ragazzino giovanissimo a disturbarci che con aria tremante ci disse.
*Scuss-sate... il bb-banchetto ss-stà per inizzz-ziare* Si vedeva che era un giovane schiavo a cui avevamo risparmiato la vita in qualche battaglia in cambio dei suoi servigi. Kurt si avvicinò al ragazzino sorridendo e gli disse sempre dolce e perfetto asciugandosi gli occhi. *Certo, io e il mio... ehm... amico arriviamo subito* Il giovane si tranquillizzò al vedere Kurt sereno e gentile con lui. Forse è per questo che mi ero innamorato del mio ragazzo, la sua bontà e la sua gentilezza mi avevano catturato ed ecco trovata la mia dolce e perfetta metà. Come potevo stare io con un essere così angelico? Io che fino a tempo prima davo la mia vita per portare le vittorie al mio paese e rendere fiero di me mio padre; ora il mio unico obbiettivo nella vita era stare accanto al ragazzo che amavo e renderlo felice in qualunque modo possibile immaginabile. Ricordo ancora adesso la nostra infanzia, i nostri padri erano amici fin dall'inizio e ci hanno fatti crescere assieme. Quando morì suo padre lui si trasferì a vivere da me e il nostro rapporto divenne sempre più forte fino a quando capimmo di essere innamorati l'uno dell'altro. Vedevamo i nostri amici che si sentivano forti e potenti difronte alle ragazze del paese e non aspettavano altro di entrare nelle case e infilarsi nei loro letti. Poi c'eravamo noi invece che passavamo le giornate da soli in cima alla collina, nel nostro rifugio segreto, dove nessuno poteva disturbarci e ricordavamo tutti i nostri momenti assieme, le nostre prime battaglie, le vittorie. E' lì che scambiammo il nostro primo bacio, il momento migliore della mia vita. L'unico momento che vorrei ricordare per l'eternità. Era stato tutto così perfetto, il mio cuore batteva fortissimo e da quanto batteva anche il suo, giuro che se mi fossi avvicinato un pò di più al suo petto l'avrei sentito e i nostri cuori avrebbero iniziato a pompare contemporaneamente creando un piacevole rumore di sottofondo mentre noi sotto un albero ci scambiavamo il nostro miglior bacio di sempre.
*Blaine? Che ti succede.. è tutto ok?*
Appena sentii la voce di Kurt nella mia testa, tolsi lo sguardo vuoto che fissava il mare e lo guardai negli occhi arrossendo.
*Ricordi il nostro primo bacio?*
Anche lui arrossii solo al ricordo e poi rispose *E' stato il momento più bello della mia vita* Lo presi per la mano stringendogliela e poi lo portai con me. *Vieni Kurt, dobbiamo andare* Ormai era il tramonto, il banchetto era già iniziato da un pò percio iniziammo a correre per raggiungere la casa in città del figlio del re. Le strade erano deserte, le finestre chiuse con donne e bambini dentro, spaventati ancora per l'intrusione del giorno prima dei barbari. In questi tempi non c'era da fidarsi più di nessuno, la gente dopo una certa ora si chiudeva in casa e stava con la propria famiglia al sicuro, dove pregavano gli dei chiedendo di sopravvivere un altro giorno. Questa guerra doveva finire. La luce calava sempre di più e finalmente arrivammo, seguendo le voci e la musica. Entrammo nel salone e arrivarono subito i nostri amici verso di noi con in mano coppe piene di vino. *Dove eravate finiti? Forza divertitevi* Presi una coppa per me e una per Kurt quando mi accorsi che lui era seduto in disparte. Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui, poi gli misi una mano sulla spalla e gli dissi cercando di tirarlo su di morale. *Quali sono i piani per stanotte? Resti qua con gli altri o mi raggiungi a casa mia?* Vidi Kurt cambiare subito espressione e mentre spostava lo sguardo su di me gli uscii dalla bocca una piccola risata. Prese in mano il suo vino e iniziò a berlo lentamente gustando il sapore che gli passava per la bocca. *Non mi hai dato una risposta..* Gli dissi mentre gli stringevo la mano. Kurt si avvicinò a me come se volesse baciarmi e poi la sua bocca cambiò direzione avvicinandosi al mio orecchio sinistro. *Potremmo andarci assieme a casa tua* Mi disse a voce molto bassa sfiorandomi con le labbra; poi scese ancora un pò più giù e mi diede prima un bacio e poi un piccolo morso sul collo che mi mandò delle scosse elettriche alla colonna vetebrale che mi fecero rabbrividire. Non restammo molto alla festa, ne' io ne' Kurt volevamo perdere altro tempo per salutarci per bene, perciò salutammo tutti i nostri compagni e dopo qualche ora uscimmo e ce ne andammo. Entrai in casa senza fare rumore, non sapevamo se mia madre era lì o anche lei era assieme a mio padre a festeggiare, perciò mi affacciai alla sua camera da letto e non vedendo nessuno tirai un respiro di sollievo e aprii le tende che separavano la mia camera da tutto il resto della casa. Kurt si sedette sul letto e poi si lasciò cadere all'indietro per stendersi. *Casa Anderson..* Disse ridendo e poi mi prese per le braccia e mi fece sdraiare sopra di lui. Misi la mia testa tra la spalla e il collo e iniziai a baciare e succhiare tutta la sua pelle calda mentre la mia mano scivolava lungo il suo corpo. Lentamente lo spogliai e quando lo ritrovai difronte a me completamente nudo, sdraiato sul mio letto color porpora e oro, con la lingua iniziai a fare il contorno di tutte le parti del suo corpo. Passai dal suo collo, al petto e dal petto agli addominali scolpiti per poi arrivare al punto che mi faceva letteralmente impazzire, mentre lui mi spogliava e gemeva sotto di me. Amavo controllare la situazione, mi piaceva vedere il mio ragazzo supplicarmi di andare avanti. Stava per venire glielo leggevo negli occhi, e non mi ci ero nemmeno messo d'impegno. Sentii le sue dita calde sfiorarmi la schiena che pian piano salivano per arrivare ai miei capelli ricci. Mi avvicinai al suo membro eretto e lo sfiorai con la lingua, sulla punta già umida e poi lo presi in bocca senza pensarci due volte. Iniziai a succhiare e leccare e di nuovo succhiare muovendomi su e giù con la bocca. Che bella sensazione sentire il mio Kurt sotto di me, che muoveva il bacino verso la mia bocca, tremante e sudato. Qualche secondo dopo sentii un liquido caldo invadermi la bocca e dopo aver ingoiato il suo sperma passai subito al suo collo. Venni anch'io dopo di lui ed entrambi ci sdraiammo l'uno accanto all'altro e Kurt, guardandomi con gli occhi pieni di piacere mi disse. *Potevi trattenerti? Ogni volta è così. Vieni senza che io faccia niente* Alle sue parole iniziai a ridere. Anche solo il fatto che lui fosse lì, con me, nudo, tutto mio, mi bastava e mi faceva impazzire, così tanto che non riuscivo più a controllare ciò che facevo e finivo sempre per venire senza che lui si fosse mosso. *Stare fermo e non fare niente sono due cose diverse Kurt. Ti amo* Kurt avvicinò la mia testa alla sua, mi baciò e poi si tirò indietro. *che succede?* Gli chiesi io preoccupato mentre gli sfioravo la guancia con il naso. *ho paura di perderti* Gli misi la mano sotto il mento e gli alzai la testa. *Guardami. Tu non mi perderai mai* Lui mi abbracciò e mise la testa sul mio petto. *Mia madre diceva sempre che se ami troppo, alla fine perderai tutto* Gli diedi un dolce bacio sulla sua fronte e poi lo tranquillizzai accarezzandolo. *Si, ci amiamo troppo. Forse un giorno non sentiremo questo bisogno di appartereci l'uno all'altro, ma ora, guardandoti negli occhi l'unica cosa che riesco a vedere sono le nostre anime, intrecciate tra loro che non vogliono separarsi e non si separeranno ancora per molto tempo. Non mi perderai perchè io ti amo più di qualunque altra cosa* Dopo le mie parole alzò gli occhi e mi baciò sul collo. *Ti amo anch'io* Passammo l'intera notte abbracciati e a regalarci dolcissimi baci su tutto il corpo fino a quando arrivò l'alba. Aprii gli occhi e mi accorsi che Kurt era ancora steso accanto a me. Il sole scaldava i nostri corpi nudi e avvicinandomi a lui lo accarezzai. *Il sole è in cielo. E' il giorno oggi* Mi alzai dal letto e mi affacciai con la testa dalla finestra. La strada era piena di donne che piangevano e salutavano i loro mariti che dovevano partire per la grande guerra. Stavo per rigirarmi e tornare da Kurt quando sentii le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi e il suo petto alla mia schiena. *Perchè la notte dura sempre così poco* Mi disse mentre con la lingua mi toccava un punto ben preciso del mio collo che mi faceva sempre rabbrividire. *Questi momenti sono i nostri ultimi assieme. Approfittiamone* Continuò mentre spingeva il suo bacino contro il mio sedere. Non risposi, ma lui intuii quello che volevo fargli capire. Mi stese sul letto e questa volta fu lui a venire senza essere toccato da me. 
 
Sono passati quattro giorni dal nostro addio e sento ancora il suo repiro e la sua voce nella mia testa che mi implora di non andarmene, perchè non saprebbe come vivere senza me. Riesco a sentire tutto di lui, il suo profumo, così intenso che mi perseguita giorno dopo giorno e mi fa impazzire ogni volta. I suo tocchi, le sue carezze. Riesco a sentire ancora le sue mani che massaggiano la mia pelle e le sue dita così calde e così moride. Sento i ricordi assieme a lui che si mostrano ai miei occhi e mi fanno sentire ogni volta più solo, più triste ma anche più vivo e mi fanno desidare sempre di più la mia anima gemella. "Quando ami troppo alla fine perderai tutto" Questa frase rimbomba nella mia testa e mi fa ricordare tutto nei minimi particolari. Ricordo la voce e il modo in cui Kurt pronunciò queste sette parole. Aveva ragione, il nostro amore, troppo intenso. Da renderci così deboli l'uno lontano dall'altro. Un tempo senza Kurt ero Blaine Anderson, figlio di un fortissimo guerriero greco. Mi sarei dovuto sposare con una donna ricca come mia madre e dare alla luce un figlio che come me sarebbe diventato forte e coraggioso, come i miei parenti per altro. Ora senza Kurt cosa sono? Uno dei tanti. Uno dei tanti uomini armati che combattono per una guerra che non avrà mai fine. Continuammo a marciare e combattere eserciti per altri giorni e settimane, senza avere notizie della nostra gente. Quante lettere inviate a vuoto. Nessuna risposta. Si era dimenticato di me? No. Questo era impossibile. Io e Kurt ci amavamo e l'amore non si può dimenticare. Mai. Avrei dato qualunque cosa, qualunque, per poter anche solo sapere come stava Kurt o dov'era. Ero stanco di tutta questa oscurità, volevo vederci chiaro. Volevo almeno vederlo un' ultima volta, poi avrei messo l'anima in pace e sarei anche morto se il mio destino fosse stato quello. Passo' un mese e non avevamo nessuna notizia fino a quando arrivammo in una città vicino ad Atene. La gente del popolo ci disse che avevano ospitato dei nostri uomini la notte prima. E se tra quegli uomini ci fosse stato anche Kurt? Feci numerose domande a tutti ma niente, nessuno sapeva nulla. Arrivò la notte e i miei compagni si addormentarono sulla riva di un fiume, l'indomani saremmo ripartiti. Mi sedetti e iniziai a scrivere sulla terra bagnata con un bastoncino, parole come: "kurt, ti amo, mi manchi, non voglio perderti" fino a quando sentii una voce dietro di me. *ragazzo! vieni qua. io posso aiutarti* Mi voltai e vidi un uomo anziano che faceva segno con la mano. Andai verso di lui e continuò a parlare. *Il ragazzo che cerchi io lo conosco e so dov'è andato* Appena sentii le sue parole i miei occhi si illuminarono e mi inginocchiai al vecchietto. *Per favore buon uomo, mi dica dov'è, farei di tutto per rivederlo anche solo una volta* L'anziano mi fece alzare e mi indicò la strada. Il bosco. Lo ringraziai e senza dire nulla a nessuno iniziai a correre verso gli alberi con le lacrime agli occhi. I piedi mi facevano malissimo, era da giorni che non ci fermavamo a riposare, ma quello non era proprio il momento per dormire. Dovevo rivedere Kurt. Entrai nel bosco e iniziai a girare a vuoto. Non potevano essere andati lontano, continuai a correre per ore fino a quando sentii un rumore. Mi girai di colpo e tirai fuori il coltello che mi usciva dalla tasca. Dietro a me erano stesi a terra degli uomini ma essendo notte non li avevo visti prima. Mi avvicinai a loro. Filippo? Efestione? i miei compagni partiti assieme a Kurt, morti, stesi a terra. Mi allontanai di scatto da loro e nel buio sentii una voce angelica. *aspetta. non lasciarmi* Riconoscevo questa voce. Questa voce così perfetta. Era il mio Kurt, ed era vivo. Spesso sentivo la sua voce nella mia testa e lo sognavo ad occhi aperti mentre mi teneva per mano e mi portava nel nostro rifugio segreto in cima alla collina. Questa volta però no, questa volta era tutto vero, dopo settimane di lontananza lo avevo ritrovato e i miei pensieri non erano nulla in confronto con lui. Finalmente lo trovai, steso a terra. Stava perdendo sangue da una spalla, una freccia lo aveva colpito ma fortunatamente non era morto. Non potevo credere di averlo li difronte a me, allungai la mano e gli sfiorai la fronte, spostandogli i capelli che aveva sul viso. *Shh. Tranquillo, ora ci sono qua io* Con il pollice gli feci il contorno delle sue labbra secche e sporche di sangue e poi lo baciai facendo incontrare le nostre lingue. Mi staccai da lui per prenderlo in braccio e portarlo al nostro accampamento, fuori dal bosco. Lui mi fermò e guardandomi negli occhi mi disse. *Ti amo Blaine* Stavo per rispondere quando sentii un rumore e una lancia mi trapassò il petto e caddi in ginocchio sopra a Kurt, immobile senza riuscire a dire nulla mentre lui gridava con tutte le sue forze. I miei occhi erano ancora aperti e lo fissavano mentre lui cercava di aiutarmi. "Ti amo anchio" Furono queste le ultime parole che riuscii a pronmunciare e poi lo vidi colpirsi al cuore con la mia stessa lancia. *io ho ancora bisogno di te Blaine. Non ti lascio andare* Cadde steso, sopra di me e gli dei ci portarono con loro.
 
grazie a tutti per la lettura :) 
   
 
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