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Autore: red_Giulia    24/02/2013    8 recensioni
Mia non è una ragazza come tante. Non ha mai avuto amici, e non ha mai avuto una storia seria. Tutto ciò a causa del lavoro dei genitori che ogni hanno devono cambiare città di residenza. Mia ha cambiato in tutto 12 scuole. Dalla prima elementare fino al quarto superiore.
E non sa ancora che in questa città troverà l'amore..
''Nuova casa.
Nuova scuola.
Nuova città.
Nuovi amici.
Ma soprattutto nuovo ''primo giorno'' di scuola.
Ne ho vissuti così tanti che a volte dimentico che per molti è importante.
Per me invece è come se iniziassi una nuova vita, ancora, ancora, ancora.
Estenuante. ''
citazione 1° capitolo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Nuova casa.
Nuova scuola.
Nuova città.
Nuovi amici.
Ma soprattutto nuovo ''primo giorno'' di scuola.
Ne ho vissuti così tanti che a volte dimentico che per molti è importante.
Per me invece è come se iniziassi una nuova vita, ancora, ancora, ancora.
Estenuante.
Ho cambiato in tutto 12 scuole. Adesso faccio il quarto superiore, non sono mai riuscita a frequentare due anni consecutivi nella stessa scuola.
Per questo non ho amici.
Per questo, ma anche perchè solitamente ho un carattere non propenso a fare amicizia.
Da bambina, ero sempre seduta all'ultimo banco. Vicino al più strano della classe. Le maestre pensavano che avessi dei problemi e così facevano delle attività per unirci che non facevano altro che farmi sentire più sola.
I miei sono manager. Mio padre direttore, più precisamente.
Lavorano per una banca.
Si sono conosciuti lì ed è nato l'amore.
Beati loro! Io l'amore ancora non l'ho conosciuto.
Certo di storie ne ho avute ma sono durate 2,3 mesi.
 
''Mia!'' un urlo. Mia madre.
''Si,arrivo!'' Un ultima occhiata allo specchio. Un filo di matita che contorna due grandi occhi verdi, e un fermaglio per bloccare quella cascata di capelli.
Neri.
Neri, come la cenere, come il carbone.
Adoro i miei capelli, lisci con la frangetta.
Mio padre dice sempre che starei meglio senza: si vedrebbe il mio viso.
Mio padre... gli voglio troppo bene e forse è per questo che quando dice che partiremo io non mi oppongo.
 
Conosco ormai sei lingue, quasi sette: francese, inglese, italiano, russo,
nigeriano, spagnolo, e un po' di giapponese.
Dovrei conoscere anche il norvegese, ma quell'anno non mi applicai.
 
La città che preferisco è Brussels.
Quest'anno sono a Copenaghen.
Persa nei miei pensieri, non mi sono accorta di essere arrivata a scuola.
Espira, inspira.
Non ci si abitua mai ad avere gli occhi addosso.
Una ragazza mi dà un foglietto, sarà la rappresentante d'istituto.
4 A.
Busso, entro. Il professore è già in aula.
''Si?'' mi dice guardandomi come fossi un aliena. Incute soggezione.
''Sono la nuova alunna'' Okay, sono riuscita a parlare senza balbettare, facciamo grandi passi.
''Bene, accomodati''
Ultimo banco. Come sempre.
A fine lezione un ragazzo si avvicina. Il classico fusto con cui le storie d'amore hanno un solo fine.
''Da dove vieni?''
Domanda difficile. Che gli dico, sai vengo dalla Russia, dalla Germania, dalla Norvegia...
''Da casa'' che risposta idiota!
 
''Ragazzi, seduti!'' salvata dalla professoressa.
''Prof, abbiamo una nuova alunna! Viene da casa!''
Risa. Ridono di me ed è solo il primo giorno! Bene.
''Non li ascoltare sono degli idioti. Ti chiami Mia.... Jonson? Giusto?''
''Si''
''Mi serve sapere quando e dove sei nata''
Ops, eccole le domande che mi fanno più paura.
Non balbettare, Mia tranquilla.
''Io...f...festeggio il mio compleanno.... t...ra il 28 e il 29 febbraio. Questione di secondi. E sono nata sul Air 7899 sorvolando l'Oceano Pacifico.''
''Oh.'' Lo sapevo, solita reazione. Ora tutta la classe mi guarda. Anche lui. Mi guardano con ammirazione, ma a me l'ammirazione non serve. A me serve il rispetto.
Tutti sanno che sono un incognita. Tutti sanno che sono solo una domanda. Tutti sanno che la mia casa è il mondo.
 
 
 
 
 
 
Salve a tutte! Sono nuova e credo si veda. Sono comunque alle prime armi. 
Non so che dire. Come avrete notato Mia si è già trovata male a scuola. L'imbarazzo, ma anche quel ragazzo un po' arrogante hanno fatto si che lei si chiudesse nel suo mondo.
Non vi meravigliate se la vedrete (anche nei capitoli successivi) un po' acida.
E' così. 
Mi auguro che la storia possa piacervi. Cercherò di aggiornarla ogni settimana. Un grande bacio. 
G.
  
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