Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: ChiaraSmokey1D_    24/02/2013    8 recensioni
Una bellissima lettera,tenera e commovente che Clare, ormai adulta,
scrive a Niall, il suo primo amore infantile che non c'è più, ma che ha lasciato un "Segno Indelebile", incancellabile, nel cuore di chi l'ha amato.
Entrate non ve ne pentirete! Ve lo giuro! :D
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                  Un Segno Indelebile - One Shot.

 

Mio dolcissimo Nialler,

Ricordi? Io avevo due grandi occhioni verdi,un mucchio di lentiggini sul naso e delle ciocche ribelli ramate,che mia madre cercava disperatamente di raccogliere in una improbabile coda di cavallo. Mi chiamavano Pel Di Carota,io mi offendevo terribilmente e mi rifugiavo sotto il grande salice nel giardino dell'asilo. Me ne stavo lì ad ascoltare il vento sibilare tra i rami. Accadde così anche quel giorno. Corsi in lacrime verso il mio albero e ti trovai rannicchiato accanto al tronco nodoso. «Tutti mi prendono in giro perché ho i denti storti» mi dicesti, e intanto dei grandi lacrimoni ti scendevano giù per le guance paffute. Fu l'inizio di una bellissima amicizia. Per le suore eravamo dei monellacci ed era bellissimo finire in castigo insieme.

Eravamo una coppia indistruttibile, abbiamo preso contemporaneamente perfino le malattie infettive.

Il pomeriggio,subito dopo l'asilo,guardavamo i cartoni animati, facevamo merenda e giocavamo ai ''grandi''.

Eravamo magici. Poi è successo qualcosa,senza che c'é ne rendessimo conto. Non mi ero mai posta il problema che io fossi una bambina e tu un bambino,forse perchè io non sopportavo le bambole e tu odiavi le macchinine. Insomma,eri lontano anni luce dall'ingenua immagine di maschio che poteva avere una bambina di cinque anni. Eppure quando ti stavo vicina mi sentivo strana. Mentre ti guardavo inzuppare i biscotti nel latte,sentivo le guance bruciare,le mani iniziavano a sudare e il cuore batteva forte come quello di un canarino.

Finché un giorno...eravamo nella tua cameretta e tu mi hai messo una mano fra i capelli: «A me piacciono anche se sono arancioni» hai balbettato. Il mio piccolo muscolo cardiaco stava per scappare fuori dal mio corpiciono.. Scappai via senza dirti una parola,arrivata a casa mi precipitai in bagno,ma ormai era troppo tardi.

L'emozione era stata incredibilmente forte...insomma,me l'ero fatta addosso.

Da allora venivo presa dal terrore ogni volta che mi capitavi attorno. Era imbarazzante non riuscire a nascondere il rossore e l'affanno. L'amore era una faccenda da grandi, e a noi tutte quelle manifestazioni d'amore tra innamorati sembravano ridicole. Passavamo le ore spiando tua sorella e il suo ragazzo dal buco della serratura «io quelle cose non le farò mai» giuravo solennemente.

Eppure ci amavamo, a modo nostro,ma ci amavamo. A noi bastava costruire una pista nella sabbia e giocare a biglie fino al tramonto per essere felici;sgattaiolare in cucina e rubare i frollini al burro, quella era la nostra più segreta perversione.

Eravamo speciali: due boccioli nati su un tenero ramoscello, destinati a vivere e morire insieme,alimentati dalla stessa linfa.... bastava poco perchè le nostre corolle si schiudessero, lasciando accarezzare i loro petali vellutati dai raggi di sole e dalle gocce di rugiada, ma un alito di vento ha reciso quel ramo. Si è spezzato senza far rumore, la natura dormiva e nessuno se ne è accorto... nessuno tranne il mio cuore.

Te ne sei andato all'improvviso. Che confusione quel mattino all'asilo. C'erano tutti: genitori, suore, insegnanti. Ti cercavo per le aule: «Dov'è Niall?» chiesi alla maestra. Lei mi accarezzò i capelli, sorrise: «Niall non c'é più, è morto».

Ti ho odiato.

Avevamo fatto un patto: insieme per sempre, nessuno ci avrebbe mai diviso... La leucemia ti ha portato via. Pensavo fosse una delle solite malattie, ero sicura che me l'avessi attaccata come era capitato con il morbillo e che sarei morta anch' io. Ma i giorni passavano e io vivevo. Non versai una lacrima al tuo funerale. Tutti gli altri piangevano, persino la Madre Superiora che ti metteva sempre in castigo. Non riuscivo a capire perchè le lacrime facessero così fatica ad annegarmi gli occhi.

Non è necessario che una persona viva a lungo perché lasci un segno indelebile nel cuore di chi la ama.

Ieri abbiamo traslocato nella nuova casa. In fondo all'armadio ho trovato una scatola di cartone. L'ho aperta...le biglie: una blu e una rosa. Le ho prese e le ho sotterrate sotto il grande salice. Per sempre.

                                                                                                                                                                             
Pel  Di Carota.




Heilà! :3

Scusate per lo schifo ç_ç ma abbiate pietà, è la mia prima One Shot che pubblico! D:
Non è un gran che, ma potrei fare di meglio :)
Forse la trama non vi ha convinti ad entrare, ma se l’avete letta fin all’ultimo, vi ringrazio di Cuoree :3 ♥♥

Spero vi sia piaciuta! xxBubu

Contattatemi su :
Twitter: @CandyChiara1D_
Tumblr: candychiara.tumblr.com

Un Bacione a tuttee! *-*

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ChiaraSmokey1D_