Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Toraya    24/02/2013    0 recensioni
In un mondo vinto dai pregiudizi e dalle critiche, una ragazza prende in mano la sua vita e decide di farla finita con il dolore . Decide di cambiare, di essere migliore, diversa. Da quel momento il suo destino non sarà più lo stesso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Siamo tutte brave persone quando moriamo. La società è così: prima ti sfotte , poi ti rimpiange.
Erano tre anni che soffrivo, non ne potevo più.
La mia vita era diventata una continua lotta con me stessa: il mio corpo non andava bene, nemmeno i miei capelli, il mio volto, i miei occhi, la mia pelle, il mio carattere, i miei vestiti, i miei denti..
Ogni cosa era diventata motivo di vergogna per me: non mangiavo più ma nonostante tutto non dimagrivo.
Ciò mi stressava, mi logorava dentro.
Volevo farla finita, volevo morire e smetterla di soffrire.
Volevo per una volta per tutte respirare, vivere, andare avanti.
Tre parole che mi erano state ripetute dai miei pochi amici, dai miei genitori, dagli psicologi.
“Ma la mia vita non è un libro e non è neppure la schermata di Facebook che si rinnova se clicchi su “home””. Dicevo sempre.
Era monotona, piatta. Priva di qualsiasi novità.
Vivevo con la paura del giudizio della gente, dei loro sguardi, delle loro domande e delle loro battutine stupide che mi facevano davvero male.
“Ehi Snorlax”.
Male. Un male terribile, incolmabile.
E le lacrime non facevano che spezzarmi ancora di più a poco a poco.
Ero fragile, debole e nessuno mi riusciva ad aiutare.
La mia timidezza in primis.
Quando vedevo quelle ragazze belle, magre, in forma, mi sentivo da schifo.
Loro stavano bene con tutto, io no.
Avevo un sedere enorme, i fianchi pure, dei capelli che non stavano da nessuna parte.
E loro invece  erano perfette.
Come potevo andare avanti così? Come potevo vivere la mia vita nell’angoscia di ricevere un insulto?
Il momento della svolta ci fu nell’estate della prima superiore.
Quell’anno l’ esaurimento  mi aveva portato a mangiare, mangiare e mangiare.
Non avevo più il senso della regola.
All’inizio dell’estate mi pesai.
Erano anni che non lo facevo.
Mai l’avessi fatto.
Appena lessi il numero , scesi dalla bilancia e risalii…. Magari aveva sbagliato.
No.
65 kg, sembrano pochi ma per una persona come me alta 1.50 m vogliono dire grave sovrappeso.
Lo sapevo, il mio corpo lo sapeva.
Ma non ero mai riuscita ad ammetterlo.
Stavo male al solo pensiero.
Decisi che dovevo farla finita.
Decisi che per una volta sarei dovuta cambiare, sarei dovuta diventare più forte.
Corsi due volte al giorno, per un’ora, per tre mesi.
Feci 200 addominali due volte al giorno per lo stesso tempo.
Persi 15 kg in quell’estate.
Stavo bene con me stessa.
Ce l’avevo fatta. Avevo dimostrato a me stessa che potevo tutto se avessi voluto.
Mi vengono ancora i brividi a ripensare ai miei sforzi. Sotto al sole. Sotto alla pioggia. Al vento.
A pensare a quando dopo una settimana e mezzo di duro allenamento mi ripesai e vidi quei 2 kg in meno.
Brividi. Brividi che terrò con me per tutta la vita.
Non avevo mai fatto così tanto per me stessa in vita mia.
Ricordo che il giorno prima che ricominciasse l’anno scolastico ero in ansia. Agitatissima.
Pensavo :” non se ne accorgeranno mai.” .
“Anzi mi diranno che sono ingrassata”.
Avevo tantissima ansia.
La mattina dopo mi svegliai con il mal di stomaco.
Mi truccai bene, mi feci la piastra.
Tutto, affinchè qualcosa mi dicessero.
Fu la mia più grande vittoria.
L’aver dimostrato che ero cambiata mi rendeva felice.
Finalmente non mi vergognavo più quando mi chiamavano per andare alla lavagna.
Non dovevo più mettermi ad aprile, maggio e giugno un giacchetto per coprire i miei fianchi.
E anche se avevo caldo me lo tenevo.
Non dovevo più fare fatiche immane per allacciarmi dei pantaloni che il mese prima mi stavano e poi non più.
Tutta la rabbia che avevo dentro l’avevo espulsa con quei chili che mi appesantivano l’anima.
La ribalta era appena incominciata.
 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Toraya