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Autore: DumbHumanBeing    24/02/2013    1 recensioni
So che molta gente vorrà uccidermi per questa cosa, ma io trovo che i Kadam siano molto carini, perciò ho scritto questa OS, sperando la possiate apprezzare.
*-Puoi anche avvicinarti di più a me, non mordo mica!- ammise il biondo, facendogli l’occhiolino.
Kurt all’inizio esitò, ma successivamente si accoccolò tra le braccia del più grande, appoggiando la sua testa sulla spalla dell’altro e lasciandosi avvolgere in un tenero abbraccio.
-Va meglio?
-Decisamente.- rispose convinto il controtenore.*
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho molto da dire, se non che, anche se sono Klainer fino alla morte, a me la Kadam non dispiace, quindi per favore, non picchiatemi ç__ç
Buona lettura ;)
 
 
 
 
 
 
-Sei sicura che sia una buona idea, Rach?
-Certo Kurt! Ricordi? “Avanti. Io Brody, tu Adam.” Quindi rispondigli, subito!
-Va bene! Va bene…
Kurt prese il suo cellulare, compose velocemente un messaggio e, prima di spedirlo, rilesse il testo ad alta voce alla sua migliore amica.
-“Perfetto. Ci vediamo da me alle 7. Ciao.”
-Dio mio K, almeno una faccina! Devi essere gentile se non vuoi che Adam ti mandi a quel paese già alle prime uscite! Lui è stato tutto tenero e tu gli rispondi stile telegramma?!
-Okay- sbuffò il ragazzo. –Ti va bene così?- disse, mostrando il messaggio a Rachel.
A Adam :): Perfetto! ;) Ci vediamo da me alle 7?
-È esattamente ciò che intendevo.- sorrise compiaciuta la ragazza.
Quello stesso pomeriggio Kurt aveva ricevuto un messaggio da Adam che lo invitava a uscire quella sera, e il ragazzo si era trovato un po’ spiazzato: non che la prima uscita con il biondo non gli fosse piaciuta, anzi, si era trovato benissimo e avevano scoperto di avere molti interessi comuni, ma dopo San Valentino era piuttosto confuso. Adam era sempre stato gentile e dolce da quando si erano conosciuti e aveva spudoratamente flirtato con lui in più occasioni, e a Kurt piaceva, ma tornare a letto con il suo ex ragazzo non aveva fatto altro che aumentare i suoi dubbi. Ma in fondo lui e Blaine erano solo amici, giusto?
Prese un profondo respiro e ripose il telefono in tasca, prima di uscire con Rachel per andare a fare shopping, una delle poche cose che lo mettevano davvero di buon umore.
 
 
 
Mentre passeggiava per le strade di New York, venendo strattonato ogni tanto a destra e a sinistra dall’amica per osservare le vetrine da più vicino, Kurt continuava a chiedersi se avesse fatto la cosa giusta accettando l’invito di Adam. Sapeva che con Blaine ormai la questione era chiarita, erano amici (e gli sembrava anche strano continuare a pensarci), perciò niente gli impediva di vedersi con qualcun altro. E poi Adam era un ragazzo affettuoso, gentile, bello, che avrebbe sicuramente saputo trattarlo come meritava.
Rachel notò che l’amico era immerso nei suoi pensieri e non poté fare a meno di chiedergli cosa gli stesse frullando per la testa.
-Niente, Rach, tranquilla. Pensavo solo a quanto mi starebbe bene quel cappotto…- rispose il ragazzo, indicando una giacca rossa all’interno di una vetrina Michael Kors poco distante. Non voleva mentire alla sua migliore amica, ma sapeva che se le avesse confessato ciò che realmente aveva per la testa, la Berry avrebbe di sicuro cominciato a stressarlo all’infinito, cercando di convincerlo che quella fosse la cosa giusta da fare.
A un tratto l’iPhone di Kurt vibrò e, quando il ragazzo lo prese in mano, notò che c’era un nuovo messaggio.
Da Adam :): Ok! Ci vediamo stasera ;)
Il ragazzo respirò profondamente, prima di sorridere e riporre il cellulare nella tasca; si prospettava una serata interessante.
 
 
 
Erano quasi le 7 e Kurt, non sapendo se Adam fosse un ritardatario come Brody o un ragazzo perfettamente puntuale come Blaine (e di nuovo si trovava a pensare a lui), si sedette sul divano e accese annoiato la televisione, cambiando continuamente canale nella speranza di trovare qualche replica di Una mamma per amica.
Ad un tratto bussarono alla porta e a Kurt si mozzò il fiato in gola: non capiva la sua agitazione, considerando che aveva spesse volte passato del tempo da solo con Adam e da quando era entrato nel suo gruppo erano praticamente sempre in giro insieme per i corridoi della NYADA, ma sentiva che qualcosa quella sera sarebbe stato diverso.
Si alzò di scatto dal divano, rendendosi conto di non essersi nemmeno cambiato i pantaloni della tuta e si diresse verso la porta, sperando che il suo ospite non lo notasse.
Quando aprì, si trovò davanti Adam che teneva fra le mani una rosa e qualche dvd; una volta entrato nell’appartamento, il biondo poggiò i dischi sul tavolo in cucina e diede a Kurt il fiore, sorridendogli.
-Ho pensato che anziché uscire, potremmo ordinare una pizza e starcene a casa, ti va?
Il più giovane non sapeva se accettare la proposta senza esitazioni oppure insistere per andare in qualche locale, ma alla fine decise che l’opzione di una pizza e qualche film era l’ideale, per cui sorrise leggermente, prendendo la rosa.
-Perfetto. Che film hai portato?
-Non sapendo che genere preferissi, ho portato un po’ di tutto. Ci sono The Help, Hunger Games, Harry Potter, Fright Night e Les Mis…
-Opterei per Les Mis, ma l’ho già visto quattro volte, per cui direi Hunger Games: ho letto il libro ma non ho mai visto il film…
-Ok.- rispose il biondo, sorridendo di nuovo. Kurt non riusciva a capire se era una cosa spontanea o era una specie di metodo per flirtare con lui; decise comunque di non pensarci troppo e ricambiò il sorriso.
-Tu come vuoi la pizza?
-Ti spiace se ne ordiniamo una in due e poi la dividiamo?
-No, per me va bene. Se chiami tu io posso andare a cambiarmi…
Mentre Kurt si dirigeva verso la camera da letto, fu bloccato delicatamente da una mano sul suo polso e, quando si voltò, notò che Adam stava sorridendo, di nuovo.
-Non serve, stai benissimo in tuta.
Le guance del controtenore si arrossarono leggermente e il più grande lo portò verso il divano, dove si posizionarono entrambi piuttosto distanti l’uno dall’altro, dopo di che Adam chiamò la pizzeria per ordinare la cena.
Non ci volle molto prima che la pizza arrivasse e fu il più giovane ad alzarsi per aprire la porta; mise la pizza sul tavolino di fronte al divano e si risedette, cercando una posizione comoda, ma comunque a debita distanza dall’altro ragazzo.
 
 
 
Per il primo quarto d’ora di film ci fu un silenzio piuttosto imbarazzante, e le distanze fra i due non si erano minimamente accorciate. Ad un certo punto Kurt ebbe un brivido di freddo e Adam se ne accorse, invitandolo col braccio ad andargli più vicino.
-Puoi anche avvicinarti di più a me, non mordo mica!- ammise il biondo, facendogli l’occhiolino.
Kurt all’inizio esitò, ma successivamente si accoccolò tra le braccia del più grande, appoggiando la sua testa sulla spalla dell’altro e lasciandosi avvolgere in un tenero abbraccio.
-Va meglio?
-Decisamente.- rispose convinto il controtenore. Era inutile cercare di tenere le distanze; era evidente che lui piacesse ad Adam e che a lui il biondo non fosse del tutto indifferente, perciò tanto valeva lasciarsi andare e vivere ciò che gli stava accadendo.
In fondo, lui e Blaine erano solo amici, giusto?
 
 
 
Rimasero a guardare il film in quella posizione per un bel pezzo, quando, ad un certo punto, Adam guardò Kurt dritto negli occhi, mentre gli accarezzava gentilmente il braccio; il controtenore lo notò e si spostò leggermente per poterlo guardare a sua volta, sorridendo. Nel giro di pochi secondi entrò nel panico, non capendone nemmeno il motivo, e cominciò a parlare per cercare di nascondere la sua agitazione.
-Comunque il film è molto diverso dal libro, che personalmente preferisco, perché nel film non si capisce che Katniss non am-
Il blaterare di Kurt fu interrotto dalle labbra di Adam che si appoggiarono discretamente sulle sue; il controtenore non si rese immediatamente conto di quello che gli stava accadendo e rimase con gli occhi spalancati per qualche secondo, prima di inclinare leggermente la testa e baciare il biondo con più trasporto. Adam lo strinse maggiormente a se e posizionò l’altra mano tra il collo e la guancia di Kurt, mentre quest’ultimo appoggiò la sua sulla gamba dell’altro. Le loro lingue si intrecciarono e rimasero in quella posizione per qualche secondo, prima di staccarsi con uno schiocco e guardarsi negli occhi di nuovo.
-Wow, Adam…Io…-
-Ssh, non parlare… Le tue labbra servono ad altro stasera, Kurt…- disse il biondo, prima di baciarlo di nuovo, questa volta con più decisione. Il controtenore si lasciò andare ed i due ragazzi passarono diversi minuti semplicemente a baciarsi, con le loro lingue intrecciate e i loro respiri uniti in uno solo. Quando si staccarono di nuovo, Kurt si alzò dal divano.
-Dove vai, dolcezza?
-Un attimo in bagno, torno subito.- sorrise il più giovane.
Si fiondò letteralmente in bagno, chiudendosi dentro e componendo velocemente un numero.
Racheltipregorispondiaiutorispondirispondirispondiiiiii-Rachel!
-Kurt! Che c’è?
-Mi ha baciato.
-Aaaaaaaaaaah!- il ragazzo dovette staccare il telefono dall’orecchio per colpa dell’urlo assordante dell’amica. –Oh. Mio. Dio. Kurt. E??-
-E io ho ricambiato…- Mentre parlava, il controtenore camminava nervosamente per tutto il bagno.
-E adesso?! Che stai facendo?!
-Sono chiuso in bagno.
-E per quale accidenti di motivo? Kurt Elizabeth Hummel, esci immediatamente da lì!
-E che diavolo faccio dopo?
-Lo baci ancora?
Kurt sbuffò, ma si rese conto che era stupido ed infantile ciò che stava facendo; si era chiuso in bagno per cosa? Avrebbe dovuto essere rilassato e non sarebbe dovuto scappare. Ok, forse aveva pensato a Blaine per qualche istante durante il primo bacio, ma poi aveva rimosso quel pensiero, perché sì, Blaine era solo un suo amico ed era Adam quello con le labbra estremamente calde e piacevoli in quel momento.
-Ok, io esco da qui, ma se poi mi stupra è colpa tua!
-Non fare il melodrammatico, K, e rilassati! Ora vai, buttati!
-Ok, ok, vado…
-Ricorda, Carpe Diem!
Il ragazzo chiuse la telefonata, prese un bel respiro e uscì dal bagno, trovandosi di fronte Adam.
-Pensavo ti fossi perso…
-Effettivamente questa casa è un po’ grande…
Il biondo spinse Kurt verso la porta e catturò nuovamente le sue labbra in un dolce bacio, intrappolando il più giovane tra la porta e il suo corpo. Kurt voleva andarci piano, molto piano, perciò, non appena il bacio si concluse, si spostò leggermente per poter passare, sorrise all’altro ragazzo un po’ nervosamente e si diresse nuovamente verso il salotto. Il biondo capì subito cosa voleva Kurt, e si risedette sul divano, per finire di vedere il film, senza più proferire parola, un po’ deluso per come erano andate a finire le cose.
 
 
 
Quando il film si concluse, Adam prese le sue cose e si diresse verso la porta e, prima di uscire dall’appartamento, si voltò verso il più giovane e lo baciò rapidamente sulle labbra.
-Sicuro che non vuoi che resti per la notte?
-No, tranquillo… Magari la prossima volta…- rispose il controtenore, sorridendogli.
-Ok… Allora buonanotte, ci sentiamo.- disse il biondo, facendogli l’occhiolino.
Appena Adam sparì alla vista di Kurt, quest’ultimo si chiuse la porta alle spalle e ci si accasciò contro, riprendendo a respirare regolarmente. Poi prese il suo cellulare, scrisse un breve messaggio a Rachel per avvisarla che il suo ospite se n’era appena andato e si specchiò nello schermo del suo cellulare.
Carpe Diem. ripeté a se stesso, prima di alzarsi e cominciare a sistemare il salotto.
 
 
   
 
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