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Autore: Beats of heart    24/02/2013    1 recensioni
- non sono mai stata una ragazza sfrontata. Non mi sono mai lanciata, mai buttata. Non ho mai rischiato. È che.. - si fece seria, puntando i suoi occhi verdi, ormai gonfi dalle lacrime nei miei color caramello – so che starei male. So che non varrei nulla per lui, sarei solo un inutile peso -
Strano a dirlo, ma vederla così fragile davanti a me, mi faceva male.
Avrei voluto abbracciarla all’istante, farla sfogare sulla mia spalla.. ma chi ero io per fare tutto questo?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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She's so pretty.



- Zayn, smettila di masturbarti in bagno e vienimi a dare una mano! -
Ma mia sorella non ce la fa a stare un po’ zitta?
- porta con te Boris, potrebbe essere pericoloso! -
No, appunto.
Perfino Boris, il nostro cane, quando la vedeva nei paraggi scompariva.
 
Feci scattare la serratura della porta del bagno e mi diressi in camera di mia sorella.
Avrei scommesso 100 dollari che stava starnazzando solo perché si era ritrovata un ragno vicino al letto.
Entrai e la vidi accucciata in un angolo, intenta a coprirsi gli occhi.
Stupida bamboccia.
- che vuoi? - le chiesi noncurante
- c-c’è u-un-una ci-cimice l-lì. - balbettò, indicando il tappeto al centro della stanza.
C’ero andato vicino: non era un ragno, ma pur sempre un insetto.
Il ragno è un insetto? Boh, sorvoliamo.
- no aspetta, prima che io mi metta a tirar giù tutti i santi.. tu mi hai chiamato per una cazzo di cimice? -
- com’è scontroso tuo fratello! Te l’avevo detto che l’avrei tolta io da lì - non sapevo chi avesse parlato, era una voce nuova, ma non me ne importai.
- NO, JASS! AVREBBE POTUTO AZZANNARTI! - scattò in piedi mia sorella Katy, urlando.
Non ne potevo più. Avrei voluto uccidere tutti quanti, cimice esclusa.
Lei non c’entrava nulla, poverina.
La testa mi scoppiava, così feci per uscire, ma mi scontrai contro qualcosa che, subito dopo, gemette.
- ahi! - sentii una vocina flebile.
- guarda dove mett.. -
E questa da dove saltava fuori? Possibile che fosse un’amica di mia sorella?
Ma la domanda che mi assillava di più era: mia sorella ha amiche?
Due occhi color smeraldo mi trapassarono e, metaforicamente, m’inchiodarono. Non l’avevo mai vista prima: capelli lisci e rossi, che creavano un fantastico contrasto con i suoi occhi.
A prima vista sembrava snella, abbastanza alta, ma non quanto me.
- scusa - pronunciai, iniziando a sentire caldo..
Le opzioni erano due:
-          mia sorella aveva alzato il riscaldamento
-          qualcuno mi stava dando fuoco con un accendino
Osservai ancora un secondo la ragazza, per poi vederla sfoderare un sorriso.. mozzafiato.
Decisi che era il momento di tornare nel mio buco nero, dimenticato da Dio.. alias: la mia stanza.
 
Indossavo una canotta bianca che lasciava intravedere le mie muscolose braccia e tracciava bene i miei addominali, e dei pantaloncini da basket.
E avevo caldo..
Avevo la febbre, senza dubbio!
Iniziai a saltellare per la stanza, dato che non sarei potuto andare a scuola. A dire il vero non ci sarei andato lo stesso perché avrei tagliato, ma con questa scusa sarei potuto restare sotto le coperte fino alle quattro del pomeriggio.
 
TOC TOC.
Naturalmente ci doveva sempre esser qualcuno pronto a rompermi i coglioni: tutto nella norma, insomma.
Fissai la porta ancora chiusa, sperando che, chiunque avesse bussato, se ne fosse andato.
TOC TOC.
Diamine.
Molto tranquillamente, strascicandomi verso la porta, andai ad aprire.
- Katy, perché non scassi i coglioni un po’ a Boris, invece di rompere sempre a me? - dissi quasi in tono di supplica, con gli occhi chiusi.
Come risposta ricevetti una risata, per niente sguaiata. Sembrava.. trattenuta.
Spalancai gli occhi e la vidi: la ragazza di poco prima.
- Katy mi ha mandata a chiederti se hai un paio di coperte in più.. resto qui ‘sta notte -
Le ultime parole sembravano dette con malizia.
No Zayn, scaccia i porno-pensieri dalla tua mente. Ha 16 anni, tu ne hai 19. Non fa per te.
- fo-forse nell’armadio dovrebbe esserci qualcosa - le risposi, accasciandomi ancora di più sulla porta, che a causa del mio peso si spalancò, facendomi così precipitare al suolo.
Ancora quella risata.
Santa ciambella, sentivo galoppare il cuore su un polmone, mentre faceva roteare il mio intestino come un lazo tentando di catturare il mio cervello per riportarlo sulla terra ferma.
La ragazza mi scavalcò con facilità e si precipitò davanti l’armadio, l’aprì e si mise a cercare qualche coperta.
Quando mi alzai e mi voltai, vidi ciò che non mi sarei mai aspettato: era chinata, con la testa dentro quel manicomio.
Chinata. CHINATA.
Inghiottii a vuoto, spalancando gli occhi.
Quello non era un culo. Quello era IL culo.
- questa dovrebbe bastare - disse ammiccando.
- come mai ti fermi qui? - chiesi di getto.
- dato che domani le scuole sono chiuse a causa della neve, Katy ne ha approfittato per organizzare un pigama party last minut -
Avevo capito bene? Non c’era scuola il giorno dopo?
In quel momento rimpiansi di avere la febbre!
- ah.. beh allora divertitevi - ero leggermente in imbarazzo, mentre lei sembrava stesse bevendo un bicchier d’acqua.
Ah, le donne, non le capirò mai.
- tranquillo, non porteremo nessun spogliarellista vestito da pompiere. Saremo silenziose - si mise un dito davanti la bocca.
Mi stava sfottendo?
- bimba pidocchiosa - sibilai, credendo che non mi avesse sentito.
- cimice puzzolente -
Cazzo, mi aveva sentito.
Mi chiusi in stanza e iniziai a giocare alla play.
Sarebbe stata una lunga serata.
 
 
PIÙ TARDI.
- possibile che tu sia impegnato tutte le sere? - alzai leggermente il tono di voce, mentre ero al telefono.
- Zayn, lo sai che non posso saltare il lavoro. Mi servono soldi! Se vuoi proprio far qualcosa, ammazzati di seghe! - una risata sguaiata mi arrivò all’orecchio.
- fottiti cazzone! Ci vediamo quando mi passa la febbre Niall -
- miraccomando, se vuoi proprio divertirti, mandami un messaggio che ti do il nome di un sito niente male.. -
- fanculo -
Agganciai.
Non avevo molti amici, e quei pochi che avevo lavoravano o avevano altro da fare che stare con me una sera.
 
 
Si erano fatte le otto e non c’era traccia dei miei genitori. Quando li chiamai mi dissero che avrebbero fatto tardi, quindi questo voleva dire una sola cosa: PIZZA.
Bussai alla porta di Katy. La mia intenzione era quella di chiederle che tipo di pizza volesse, senza aspettare che mi aprisse, ma qualcuno mandò a puttane il mio piano.
- Katy è in bagno.. vuoi dire a me? - come faceva ad essere sempre gentile questa dannata ragazza?
Forse perché non mi ci ero mai accanito contro.. forse perché non ci riuscivo nemmeno.
- sì, fa lo stesso. Che pizza vuoi? -
- mhh.. per me una margherita, e per Katy lo stesso - si avvicinò al mio orecchio, invadendomi del suo particolare odore di vaniglia – la metto a dieta io, altrimenti si lamenterà a vita delle sue cosce -
Era anche simpatica..
ZAYN LEVATELA DALLA TESTA! Non sei un pedofilo!
Oppure.. NO! NO NO E NO!
- okay - dissi dileguandomi verso la cucina.
 
 

- ti odio, questa me la paghi - mia sorella non riusciva a star zitta nemmeno quando mangiava.
- sta zitta, è per il tuo bene, anzi per il bene di chi vede il tuo immenso culo - risi senza farmi scoprire.
- putroccola, potevi ordinarmi una pizza con peperoni, salsiccia e prosciutto, no? Ti avevo detto che la dieta sarebbe iniziata da domani -
- sì sì,l’avevi detto anche un mese fa -
Ero seduto a capotavola, intento a gustarmi le due bamboccie punzecchiarsi.
Non solo Jass era uno schianto, aveva due occhi spettacolari, un culo della madonna, ma aveva anche senso dell’umorismo! Quella ragazza mi piaceva sempre di più, dovevo ammetterlo.
- io vado in camera. Non combinate disastri, altrimenti vi farò pulire tutto con la lingua - annunciai
- Jess non aspetta altro.. - sussurrò sorridendo mia sorella.
Nella stanza riecheggiò solamente un lamento di Katy, probabilmente provocato da un calcio tirato da Jess da sotto al tavolo.
Arrossii un po’ pensando a..  va beh, lasciamo stare.
 
Non avevo mai avuto molte ragazze, togliendo tutte quelle che mi facevo quando andavo in discoteca, ma dopo due ore non mi ricordavo più nulla per colpa dell’alcol.
Erano tutte troie e non mi era mai capitato di provare nulla oltre che eccitazione.
 

 
Era notte inoltrata quando sentii dei passi per il corridoio.
Possibile che i miei quando arrivavano scatenavano la terza guerra mondiale?
Santo cazzo, almeno non sbattete i piedi come se steste pestando l’uva!
Presi il cellulare per guardare l’ora, ma subito dopo imprecai come un dannato per la forte luce che mi abbagliò. Erano le due e mezza. I miei si dovevano esser proprio divertiti con i loro amici.
Impossibile da credere, ma i miei avevano più vita sociale di me. Che merda.

Dato che ormai ero sveglio, ne approfittai per scendere a bere un bicchier d’acqua.
Uscii dalla mia stanza con solo i miei cari pantaloncini da basket addosso, e notando la luce accesa in cucina pensai fosse mia madre.
- mà, giuro che non è colpa mia! - mi misi subito sulla difensiva da qualunque cosa avesse trovato.
Una risata.
Chi cazzo poteva mai ridere a quell’ora se non una persona?
Sì, lei. Jess.
- i tuoi sono saliti da un pezzo - sorrise, avvicinando il bicchiere d’acqua alle sue labbra sottili e rosee.
- ma se due minuti fa sembrava che un elefante stesse passando per il corridoio - aprii il frigo
- ..scusa.. -
Cacciai fuori la testa dal frigo, appena in tempo per vederla nascondere il viso ormai paonazzo.
- c-cioè, no volevo dire.. n-non intendevo dire quello.. non.. non sei così obesa.. e poi a me gli elefanti piacciono - stavo entrando in panico.
La vidi sorridere.. e ora che cazzo si rideva? Cos’avevo dett.. oh. cazzo.
“e poi a me gli elefanti piacciono” idiota. cretino. testa di cazzo.
Fece un sorriso amaro e disse:
- tranquillo.. non era mia intenzione inciampare nel tappeto, sbattere il mignolo nell’angolino del mobile e rischiare di rotolare giù dalle scale come una cazzona - perché tremava?
- ti sei fatta male? - e tutta questa preoccupazione da dove mi usciva fuori? A me non frega un cazzo del genere umano.
- no tranquillo.. - era tutto molto strano.
 
La vedevo lì, appoggiata al lavello con il bicchiere in mano, ormai svuotato dal suo contenuto, con gli occhi fissi nel vuoto. La gamba destra si muoveva leggermente.
L’avrebbe capito anche un cieco-sordo-muto che la sua testa stava esplodendo per i troppi pensieri, ma temevo a chiederle cos’avesse. Infondo eravamo sue perfetti sconosciuti, a mala pena sapevamo l’uno il nome dell’altra, eppure mi aveva già in parte conquistato.
Ero rimasto colpito dalla sua risata trattenuta, ma allo stesso tempo dolce, dalle sue battutine, dal suo umorismo, dal suo fisico.. insomma, ai miei occhi era tutt’altro che invisibile.
- cos’hai? - le chiesi, aspettandomi in risposta un “fatti i cazzi tuoi” o un “lasciami in pace”.
- riusciresti a credermi se ti dicessi "nulla"? -
Sembrava una strizza cervelli, cazzo.
- se te l’ho chiesto è perché mi sembra che tu sia tutt’altro che tranquilla -
Ora lo sembravo io.
- sono solo pensierosa.. pensieri da adolescente, ti annoieresti solo -
Mi ritrovavo con la schiena appoggiata alla parete fredda del frigo, a fissarla.
Speravo che alzasse il suo bel visino e mi facesse sprofondare nelle sue iridi verdi.
Desideravo ancora riprovare quella sensazione di vuoto.
- tanto siamo svegli entrambi, forza e coraggio - dissi mentre mi mettevo a sedere sul tavolo.
- sono rimasta spiazzata da un ragazzo.. naturalmente in senso buono - vidi una piccola piega sul suo volto: un sorriso.
- e cosa c’è che non va? - perché sentivo un nodo allo stomaco?
- è complicato.. o forse sono io che mi faccio mille paranoie.. -
- spiegati meglio - fremevo dalla voglia di sapere chi fosse riuscito a mandarla in confusione.
- come dire.. sono come trasparente per lui. non sarò mai come le ragazze di cui rimane colpito. Io non posso dargli quello che loro danno a lui. io sono piccola. - c’era un velo di amarezza nelle sue parole. Ancora non riuscivo a vedere i suo viso: delle ciocche rosse le coprivano il volto.
- perché dici così? Cioè.. perché ti abbatti senza nemmeno averci provato? -
Cosa stavo facendo? La stavo spingendo nelle braccia di un altro?
No, semplicemente speravo che il ragazzo di cui tanto parlava..fossi io.
Finalmente alzò la testa e mi sorrise. Deglutii.
- non sono mai stata una ragazza sfrontata. Non mi sono mai lanciata, mai buttata. Non ho mai rischiato. È che.. - si fece seria, puntando i suoi occhi verdi, ormai gonfi dalle lacrime nei miei color caramello  – so che starei male. So che non varrei nulla per lui, sarei solo un inutile peso -
Strano a dirlo, ma vederla così fragile davanti a me, faceva male.
Avrei voluto abbracciarla all’istante, farla sfogare sulla mia spalla.. ma chi ero io per fare tutto questo?
- ehi.. non sono una ragazza, però posso darti un consiglio: credo che, se senti qualcosa di forte verso qualcun altro, non devi farti scrupoli e sfondare quel muro, lanciarti e prendere ciò che tanto desideri. Per ottenere qualcosa, qualsiasi cosa, devi lottare anche contro te stessa. -
Okay, mi facevo paura da solo.
Non era stata la mia testa a parlare, non era opera del cervello, ma di quel tanto odiato nodo allo stomaco, di quella speranza che fossi io il ragazzo di cui parlava.
Speravo. Già, come non avevo mai fatto prima.
Speravo che da un momento all’altro si muovesse verso di me e mi chiedesse di baciarla.
- sai.. - iniziò
- sì? - le chiesi quasi in un sussurro mentre lentamente mi avvicinavo verso di lei.
- credo di aver capito ciò che vuoi dire - abbassò la testa, iniziando a fissarsi i piedi nudi.
- ah sì? - non riuscivo a controllare la mia voce.
- voglio provare a seguire il tuo consiglio.. - la sua voce tremava.
- davvero? - soffiai sulle sue labbra tremolanti dopo averle sollevato il viso posandole un dito sotto al mento.
I miei occhi erano ormai fissi nei suoi, mentre i suoi erano sulle mie labbra.
Volevo assaporarle, sfiorarle, toccarle. Volevo accarezzarle.
Volevo essere dolce, non volevo spaventarla.
Non volevo allontanarla.
- c-cosa stai facendo? - chiese titubante, mentre congiungeva le sue mani dietro il mio collo. e sbatteva ripetutamente le palpebre.
- voglio farti capire che non sei piccola, per me -
Feci lentamente congiungere le nostre, ormai bollenti labbra, mentre la sollevavo da sotto le cosce e la facevo sedere dolcemente sul tavolo.
Le sue unghie solleticavano il mio collo, le mie mani tenevano stretti i suoi fianchi, ed entrambi respiravamo il sapore dell’altro.
Mi scappò un sorriso che aumentò quando Jess mi morse il labbro inferiore.
Mi sentivo al settimo cielo. Mai stato meglio.
- andiamo a dormire? - le chiesi. Lei acconsenti.
La presi sulle spalle e la sentii irrigidirsi quando capì che ero diretto verso la mia camera.
- ehi sta tranquilla, conosciamo tutti le voci che girano sul mio conto, ma con te è diverso. Tu mi attrai per ciò che sei, no per ciò che “fai” -
Si sporse in avanti e mi schioccò un bacio sulla guancia, al quale risposi stringendo di più le mani attorno alle sue gambe.
Passammo la maggior parte della notte a baciarci, quando poi la vidi sbadigliare.
La strinsi forte al mio petto, le diedi un bacio sulla nuca e ci addormentammo.
 

 
 
La luce fioca del sole che trapassava le tende bianche della mia stanza mi svegliò.
Mugugnai qualcosa d’incomprensibile all’orecchio umano e mi rigirai nel letto, cadendo rovinosamente a terra.
Ero solo.
Avevo sognato tutto.
Niall mi aveva detto di non giocare troppo ai videogiochi..
Notai un foglietto giallo sul cuscino, e incuriosito lo afferrai:


" scusa tanto, ma non volevo che tua sorella pensasse male non trovandomi in stanza con lei al suo risveglio. Non credo di volerglielo dire adesso.. spero che tu mi capisca. Sono stata meravigliosamente bene ‘sta notte.
Grazie mille xx "

 

Strinsi il bigliettino al petto e sorrisi.
Quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire.



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JA,SONO QUA(?)
eccomi con l'ennesima OS, ma 'sta volta è su Zayn skst
io esco dalla gara di nuoto e mi viene l'ispirazione.. logico devo dire.
c'ho messo un botto per scriverla lol quindi sono fiera di quello che ne è uscito fuori (?)
spero sia piaciuto anche a voi, ovvio ^___^
nel caso vi fosse piaciuto vi andrebbe di lasciare una recensione? c:
mi farebbe molto piacere sentirvi su Twitter(?) così vi lascio il mio nick
sono @zajnslaugh
un bacio, alla prossima!!
  
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