Se morisse lei, paradossalmente, le cose potrebbero andare meglio. Senza speranza, senza magia, ma con basi più solide, più Babbane. Di capelli tagliati e studi interrotti, ma con un futuro semplice e lineare davanti.
Se morisse lui, sarebbe una vita da fiaba. Con la magia nascosta dietro la porta di una stanza, gusci di lumaca sotto alle dita, vapori strani su per il naso.
Se morissero entrambi, sarebbe la solitudine. Una casa troppo grande e troppo sporca, progetti che non sa come attuare, giornate senza senso. Se morissero, ci sarebbe un risarcimento?
E sarà poca cosa, ma i suoi pensieri si trasformano in sterline che si trasformano in galeoni che si trasformano, be', in vita sognata, in speranze mai dette.

Il lavandino s'è otturato di nuovo, manda odori di carne rancida, di rimorsi incastrati. Sua madre ha un seno cascante, la schiena curva, non lava mai i pavimenti: le piante dei piedi si tingono di nero, le dita si riempiono di polvere, e non c'è cibo in casa che si sia salvato all'ultimatum della data di scadenza. I suoi sono dei sogni interrotti. Li lascia sulle dita di una ragazza coi capelli rossi, che non si copre la bocca quando ride di gusto.
Quelle dita che potrebbero consolare, che potrebbero salvare, ma non lo fanno mai veramente. Ed ora è semplicemente troppo tardi.

Vive alla giornata, tra il rumore di nocche che spaccano la pelle, tra la stanchezza di un'estate indolente. C'è una possibilità di vivere davvero o, almeno, ci sarà tra qualche anno. Ed i giorni sono come pugni che si schiantano sul viso brutto, non basta l'acqua sporca del canale, non basta sentirla tra le dita dei piedi per ritenersi pronti e puliti. C'è solo questa attesa pesante che fa respirare forte, che chiude lo stomaco come un pugno.

Forse non c'è colpa, se si cerca conforto nella direzione sbagliata, se l'odio è più forte dell'amore...
O se forse, a modo loro, odio ed amore sono la stessa cosa. Anche solo per un attimo, nel conforto strano delle lenzuola sudate e stropicciate.

Il braccio fa male, i ricordi pure. Vede degli occhi, non sono occhi buoni, china la testa.
Ha poco da perdere.