Aria. Rumore.
Movimento.
Io sono vento.
Sono fatto
d’aria e magia.
Inafferrabile
come il fumo, irritante e molesto come un
insetto.
Sono vento. E amo
travolgere chi mi sta intorno. Imporgli
la mia presenza.
Adoro essere come
quel boccino che mi attrae e stuzzica
il mio interesse.
Bello e lucente
come il sole.
Veloce,
più veloce, quasi impossibile da raggiungere.
Unico.
Irripetibile. Originale.
Come quel boccino
anelo a catalizzare su di me gli occhi
di tutti.
Divengono
spettatori increduli e plaudenti dei miei
spettacoli.
Della mia vita.
Lei è
fuoco.
E arde. Si
infiamma.
Mi brucia ogni
volta che la guardo o che per sbaglio
sfiora la mia pelle.
Lo suggerisce
quel manto cremisi, che sotto al sole
sembra catturare la sua luce, impadronendosi di mille pagliuzze
d’oro.
Che le ricopre
delicatamente le spalle.
Orna il suo esile
e alabastrino collo.
Io voglio il
bagliore del sole.
Ma lei me lo ha
rubato.
E insieme alla
luce di quell’astro dorato, si è presa
anche la mia anima.
L’ha
imprigionata con quei suoi occhi di giada.
Verdi come i
prati, come le chiome degli alberi.
Come gli smeraldi
lucenti di cui la ricoprirei.
Il vento soffia
sulle fiamme e le propaga, le gonfia.
Più io
cerco di avvicinarla e più lei si inalbera, arde e
mi respinge.
Ma io sono vento
e sfuggo.
Non mi fermo a
spiegarle quello che nascondo ad ogni
costo dietro i miei atteggiamenti da Malandrino che lei odia e detesta.
Come un uragano
la investo per brevi istanti. Poi
riprendo a vorticare .
Altri visi, altri
occhi, altre bocche, altri letti.
Cerco qualcosa,
ma non la trovo.
Poi pian piano mi
accorgo che tutto ciò che cerco è lei.
Che non riesco a
liberarmene ormai.
La inseguo in
altri visi, in altri occhi, in altre
bocche.
Mi trascino in
altre lenzuola.
Ma quegli occhi
di giada mi perseguitano. Mi torturano.
Mi dilaniano il
petto.
Mi riscaldano col
suo fuoco.
Mi tormenta
vederla sorridere agli altri.
Donare loro con
semplicità, ciò che io bramo come linfa
vitale.
Io sono vento.
Lei è fuoco.
Ma la
verità è che sono l’unico che
può amarla,
proteggerla, desiderarla davvero.
Non per quello
che è.
Non per la sua
bellezza o la sua intelligenza.
Non per la sua
eleganza, la sua gentilezza.
Ma
perché è.
Io sono vento, e
adesso fuoco.
Lei è
fuoco, e adesso vento.
Niente
più confini.
Ma solo un'unica
magia, che come il vento travolge le
nostre vite e come il fuoco ci
riscalda
i cuori.