I
want to see the sky
I
scream
into the night for you
Don’t
make
it true
Don’t
jump…
“Ci
sono
volte nella vita, in cui credi di essere felice, e di essere
così felice di
riuscire a toccare il cielo con un dito, così felice da
credere che niente e
nessuno potrebbe distruggerti, che niente e nessuno potrebbe portarti
via
quella felicità.
Altre volte
ti senti triste, così triste che sembra che tutto il mondo
ce l’abbia con te,
che ti sembra che tutto vada storto solo a te…
Ma io ora
qui in questa stanza, poggiata a questo davanzale, non riesco a
sentirmi
felice, non riesco a sentirmi triste, non riesco nemmeno a sentirmi
viva. La
pioggia cade imperterrita così violenta che sembra voglia
picchiare tutto ciò
su cui cade, il vento mi accarezza la pelle, è
così freddo e così triste tutto
ciò.
Ma io di
tristezza non ne provo, io di sentimenti non ne provo, purtroppo tu hai
preso
tutto. Mi è bastato un attimo un semplice attimo per farmi
perdere
completamente la voglia di vivere…
E sembrava
che tutto andasse bene, sembrava che tutto finalmente mi sorridesse
sembrava
che tutto avesse cominciato ad avere un senso, fino a quando sei
arrivato tu, e
in un solo attimo ti sei preso tutto ciò che ho cercato di
costruire in tutto
questo tempo.
Era facile
girovagare sui forum dicendo che voi eravate la mia vita, era facile
dire Bill
io ti amo, Bill ich liebe dich, Bill sei il mio angelo
dell’inferno, Bill tu
sei tutta la mia vita. Era semplice dire che con una canzone mi davate
la forza
di andare avanti, era semplice dire che anche solo ascoltando
DON’T JUMP il
dolore che avevo svaniva lasciando posto ai pensieri più
lieti.
Era semplice
dire che tu eri la mia unica ragione di vita…
Ora sono
qui, non mi resta niente di te, non mi resta che un cd vuoto e morto,
un
oggetto inanimato un oggetto di poco valore, e pensare che fino a
cinque giorni
fa, questo era il mio tesoro, questo valeva tutto l’oro che
possedevo, questo
era persino più prezioso della mia stessa vita, mi resta
anche qualche foto, si
cinque foto e sei video fatti tra la folla impazzita di fan, si tutte
quelle
ragazze che erano li per voi. Fino a qualche giorno prima mi chiedevo
se tutto
ciò che provavo per voi era normale, se io ero normale, e se
non esageravo un
po’ provando tutte quelle cose, ma invece vedendo tutte
quelle ragazze sentendo
le loro urla vedendo le loro lacrime, io non mi sono sentita sollevata;
non mi
sono sentita sollevata non mi sono sentita triste, mi sono sentita
patetica, li
in mezzo a quella folla, tra quelle persone che neppure conoscevo ma
con cui
parlavo come se le conoscessi da una vita. Io in mezzo a tutte quelle
emozioni,
emozioni che ti straziavano l’anima solo a sentirle, ma io li
in mezzo, io non
sentivo niente, solamente un grande vuoto, una grande nostalgia di
questa
stanza, di questo balcone, del fumo di questa sigaretta.
A volte
penso che tra tutte le persone false che esistono a questo mondo, io
sia la più
falsa di tutte, non chiedermi il perché non lo saprei, so
solo che non riesco a
provare delle emozioni reali per una persona, o per una cosa o per un
evento.
Non piango quando c’è da piangere, non rido quando
c’è da ridere, non sono
seria quando c’è da essere seri, semplicemente mi
sento indifferente,
indifferente a tutto ciò che mi capita, a tutto
ciò che mi circonda.
Dopo aver
fatto tutta la fatica di questo mondo per essere davanti a te quel
giorno, in
quel momento, tutto ciò che mi rimane è un corpo
senz’anima, un corpo freddo e
vuoto, un corpo senza cuore che pulsa.
Sono passati
sei anni da quando la mia vita ha perso ogni senso, e solo dopo aver
fatto di
tutto per avere un po’ di tranquillità nella vita,
ci riesco ascoltando delle
canzoni, ascoltando una voce, e ascoltando degli strumenti.
Divento una
fan, una ragazza come tante con dei sogni rinchiusi in un cassetto, con
dei
desideri, con delle voglie, una ragazza con delle speranze, una ragazza
come
tante.
Ma una
ragazza che non può aprire quel cassetto perché
quella chiave ce l’hai tu, una
ragazza che non ha desideri perché non ne può
avere, una ragazza che non può
sperare perché nella sua vita la speranza è stata
la prima a morire una ragazza
diversa dalle altre, perché le altre non hanno provato tutto
quello che ha
provato lei.
Sono
diventata una fan, una ragazza con il pensiero fisso su dei ragazzi,
quattro
ragazzi
usciti dal loro paesino e diventati famosissimi in tutta europa rubando
il cuore di tante ragazze.
Se tutto
fosse così semplice, ora non sarei qui, ora non mi sentirei
la ragazza più sola
al mondo, se tu fossi qui vicino a me ora non starei qui sperduta nei
meandri
più cupi del mio essere.
Cinque
giorni fa sotto un palco, sotto quel palco dove tu con tuo fratello e i
tuoi
amici hai presentato la tua nuova canzone, si Bill è come
dici tu…
…Ready,
set, go
It’s
time
to run
The
sky is
changing
We
are one
Together
we
can make it
While
the world
is crascghing down
Don’t
you
turn around…
Forse è
davvero il tempo di correre, si Bill come dici tu, forse è
tempo di correre e
trovare la nostra libertà, cercare la nostra vita, la nostra
strada.
No Bill, non
so perché sto facendo questo dicorso, non so
perché mi trovo a fissare un
piccolo mazzo di rose poggiato su quel marmo, non so perché
in questo istante
le lacrime stanno rigando il mio volto, non so perché sono
uscita di casa, non
so perché mi sto dirigendo verso un luogo a me sconosciuto,
non so perché mi
sono nascosta dietro una maschera, una maschera che ho portato tutti
questi anni,
non so perché la tua voce mi riscuona con tutta la potenza
che ha nelle mie
orecchie, no Bill non lo so, so solo che vorrei che tu ora fossi qui a
dirmi
cosa fare per smettere di soffrire, vorrei che mi aiutassi a
raggiungere la
libertà, vorrei che mi ricordassi perché devo
restare qui, vorrei che venissi
qui anche solo per restituirmi il mio cuore, il cuore che mi hai rubato
cinque
giorni fa.
Ed ora sono
qui, su questo ponte, ho sempre avuto paura di questo ponte, non
è mai stato
sicuro, e hanno anche impedito la circolazione dei mezzi pubblici,
potrebbe
tutto cedere da un momento all’altro, ma non credo che tutto
cederà in questo
preciso istante, forse perché non c’è
più nulla che possa cedere, nella mia
vita è tutto ceduto, partendo dalla mia adolescenza rovinata
senza alcuno
scrupolo, arrivando a te che hai fatto cedere anche l’ultima
forma di felicità
che si era conservata nel cuore.
Forse ora ti
starai chiedendo perché Bill, forse ora ti starai porgendo
la domanda
“Perché
questa ragazza mi sta dando la colpa della sua
infelicità?”
Beh è tutto
così difficile da spiegare, vedi Bill ti sei mai sentito
tanto felice per una
cosa, tanto che la aspetti con ansia, e poi quando finalmente la
ottieni ti
senti deluso perché non è come te lo
aspettavi…oppure quando semplicemente
organizzi qualcosa con tanta cura, ci metti tutto l’impegno
di cui sei capace,
ti uccidi perché tutto venga bellissimo, e poi quando
è il momento di
presentare il tuo lavoro non va tuto come speravi o credevi, ma va
tutto male,
beh senti quell’amarezza, quella delusione, beh io mi sento
così in questo
momento.
Esattamente
cinque giorni fa, era da tantissimo tempo che attendevo un momento come
quello,
ho sofferto le pene dell’inferno per piazzarmi sotto quel
palco per farmi
notare, o almeno per vederti un po’ più da vicino,
e ci sono riuscita, tu sei
arrivato e con tutta la tua dolcezza hai sorriso a tutte le ragazze che
erano
presenti li, hai iniziato a cantare, provocando in me
un’emozione unica, le
ragazze piangevano, si scatenavano ballavano ridevano urlavano come
delle
matte, ma io no…Sono rimasta immobile a sentire tutto
ciò che la tua voce
diceva, immobile a guardarti mentre ti muovevi su quel palco, immobile
a
pensare a quanto mi sentivo lontana da te in quell’istante.
Poi alzato
lo sguardo, hai mostrato alla folla i tuoi occhi, quegli occhi
così profondi
quegli occhi pieni di dolcezza, di felicitò, ma anche pieni
di tristezza, così
mi sei parso Bill un ragazzo triste infondo al cuore, un ragazzo che
vuole la
sua libertà, e per quanto cerchi non riesce a trovarla, il
tuo ultimo tatuaggio
parla chiaro, ma perché scriverlo sul braccio Bill?
Perché non inciderlo dentro
il cuore.
Hai alzato i
tuoi occhi, due occhi così non li ho mai visti in tutta la
mia vita, e il tuo
sguardo per un attimo si è incrociato con il mio, si i
nostri sguardi si sono
incontrati un attimo che mi è sembrato un secolo, anzi forse
anche più lungo di
un secolo, l’attimo più spettacolare della mia
vita, è come se in quell’istante
avessi guardato in te, e avessi visto la tua fragilità, i
tuoi sogni, le tue
speranze, il tuo amore per la vita è come se avessi visto in
un istante Bill
Kaulitz, non il frontman dei Tokio Hotel, ma un ragazzo, un ragazzo
qualunque
di fronte a me, un ragazzo con dei sentimenti un ragazzo con delle
insicurezze;
vedere ciò è stato un attimo di paradiso,
l’ultimo atto di felicità della mia
vita, dopo di ciò è scomparso tutto, lui
è andato via, con la sua vita i suoi
sogni, lontano da me, ed io sono restata li, a guardare quel palco
vuoto, senza
più nessuna speranza…
La pioggia è
iniziata a scendere, proprio come questa sera, la pioggia sta bagnando
ogni
singola parte del mio corpo, gli abiti si stanno attaccando ormai sulla
pelle,
ogni sentimento è stato portato via da queste membra, tutto
sta scorrendo via,
ormai distrutto, tutto è scomparso, tutto ciò che
resta è un corpo vuoto
senz’anima, una persona senza più alcuna
sensazione senza più nessuna emozione
senza più la forza di andare avanti.
Bill se mai
leggerai questa lettera se mai riuscirai a capire cosa
c’è scritto qui sopra,
ti chiedo solamente scusa, non era mia intenzione darti la colpa di
tutto ciò
che mi accade, ma mi sento sola e il mio mondo non esiste
più, l’unico mondo
che avevo eri tu, e anche tu sei stato distrutto, perdonami se
puoi…”
Mi avvicinai
alle transenne ed iniziai a cantare, sotto la pioggia, le parole di
un’anima
straziata si espandevano imperterrite…
Come
and
rescue me
I’m
burning
can’t you see
Come
and
rescu me
Only
you
can set me free
Come
and
rescue me
Rescue
me…
“Voglio
vedere il cielooooooooooooooooooooooooooo!”
Iniziai ad
urlare, non sapevo perché, sapevo solo che morivo
dentro…salii sul cornicione e
guardai giù il fiume scorreva potente sotto di me…
“Bill sarò
sempre con te…sarò il TUO angelo
dell’inferno, fammi andare via ti prego…”
Le lacrime
scorrevano veloci, potenti quasi volessero sfreggiare il volto della
fanciulla,
che dopo aver chiuso gli occhi si lanciò nel
vuoto…
Buonasera
a
tutti, chiedo scusa per l’ora e per la tristezza di questa
fanfiction, ma
questa sera purtroppo ho descritto la mia situazione, forse questa
è solo la
tesi di cosa farò appena uscirò dalla porta di
casa.
Spero
che
in questi anni io sia servita a qualcosa su questa terra, spero che un
giorno
Bill Kaulitz legga queste tre righe buttate a caso sul computer, spero
che
questo sacrificio sia stato vano.
Spero
di
vedere anche io il cielo…
Notte
a tutti
la vostra
Darkangel