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Autore: darkangel 21    12/09/2007    5 recensioni
I commenti di una ragazza, una ragazza che ormai ha perso ogni emozione ogni cosa, una ragazza che ha ceduto a tutto...Non è molto bello come inizio ma leggetelo ne vale la pena, se siete di cuore debole ok girate alla larga ^^
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I want to see the sky

 

I scream into the night for you

Don’t make it true

Don’t jump…

 

“Ci sono volte nella vita, in cui credi di essere felice, e di essere così felice di riuscire a toccare il cielo con un dito, così felice da credere che niente e nessuno potrebbe distruggerti, che niente e nessuno potrebbe portarti via quella felicità.
Altre volte ti senti triste, così triste che sembra che tutto il mondo ce l’abbia con te, che ti sembra che tutto vada storto solo a te…
Ma io ora qui in questa stanza, poggiata a questo davanzale, non riesco a sentirmi felice, non riesco a sentirmi triste, non riesco nemmeno a sentirmi viva. La pioggia cade imperterrita così violenta che sembra voglia picchiare tutto ciò su cui cade, il vento mi accarezza la pelle, è così freddo e così triste tutto ciò.
Ma io di tristezza non ne provo, io di sentimenti non ne provo, purtroppo tu hai preso tutto. Mi è bastato un attimo un semplice attimo per farmi perdere completamente la voglia di vivere…
E sembrava che tutto andasse bene, sembrava che tutto finalmente mi sorridesse sembrava che tutto avesse cominciato ad avere un senso, fino a quando sei arrivato tu, e in un solo attimo ti sei preso tutto ciò che ho cercato di costruire in tutto questo tempo.
Era facile girovagare sui forum dicendo che voi eravate la mia vita, era facile dire Bill io ti amo, Bill ich liebe dich, Bill sei il mio angelo dell’inferno, Bill tu sei tutta la mia vita. Era semplice dire che con una canzone mi davate la forza di andare avanti, era semplice dire che anche solo ascoltando DON’T JUMP il dolore che avevo svaniva lasciando posto ai pensieri più lieti.
Era semplice dire che tu eri la mia unica ragione di vita…
Ora sono qui, non mi resta niente di te, non mi resta che un cd vuoto e morto, un oggetto inanimato un oggetto di poco valore, e pensare che fino a cinque giorni fa, questo era il mio tesoro, questo valeva tutto l’oro che possedevo, questo era persino più prezioso della mia stessa vita, mi resta anche qualche foto, si cinque foto e sei video fatti tra la folla impazzita di fan, si tutte quelle ragazze che erano li per voi. Fino a qualche giorno prima mi chiedevo se tutto ciò che provavo per voi era normale, se io ero normale, e se non esageravo un po’ provando tutte quelle cose, ma invece vedendo tutte quelle ragazze sentendo le loro urla vedendo le loro lacrime, io non mi sono sentita sollevata; non mi sono sentita sollevata non mi sono sentita triste, mi sono sentita patetica, li in mezzo a quella folla, tra quelle persone che neppure conoscevo ma con cui parlavo come se le conoscessi da una vita. Io in mezzo a tutte quelle emozioni, emozioni che ti straziavano l’anima solo a sentirle, ma io li in mezzo, io non sentivo niente, solamente un grande vuoto, una grande nostalgia di questa stanza, di questo balcone, del fumo di questa sigaretta.
A volte penso che tra tutte le persone false che esistono a questo mondo, io sia la più falsa di tutte, non chiedermi il perché non lo saprei, so solo che non riesco a provare delle emozioni reali per una persona, o per una cosa o per un evento. Non piango quando c’è da piangere, non rido quando c’è da ridere, non sono seria quando c’è da essere seri, semplicemente mi sento indifferente, indifferente a tutto ciò che mi capita, a tutto ciò che mi circonda.
Dopo aver fatto tutta la fatica di questo mondo per essere davanti a te quel giorno, in quel momento, tutto ciò che mi rimane è un corpo senz’anima, un corpo freddo e vuoto, un corpo senza cuore che pulsa.
Sono passati sei anni da quando la mia vita ha perso ogni senso, e solo dopo aver fatto di tutto per avere un po’ di tranquillità nella vita, ci riesco ascoltando delle canzoni, ascoltando una voce, e ascoltando degli strumenti.
Divento una fan, una ragazza come tante con dei sogni rinchiusi in un cassetto, con dei desideri, con delle voglie, una ragazza con delle speranze, una ragazza come tante.
Ma una ragazza che non può aprire quel cassetto perché quella chiave ce l’hai tu, una ragazza che non ha desideri perché non ne può avere, una ragazza che non può sperare perché nella sua vita la speranza è stata la prima a morire una ragazza diversa dalle altre, perché le altre non hanno provato tutto quello che ha provato lei.
Sono diventata una fan, una ragazza con il pensiero fisso su dei ragazzi, quattro ragazzi
usciti dal loro paesino e diventati famosissimi in tutta europa rubando il cuore di tante ragazze.
Se tutto fosse così semplice, ora non sarei qui, ora non mi sentirei la ragazza più sola al mondo, se tu fossi qui vicino a me ora non starei qui sperduta nei meandri più cupi del mio essere.
Cinque giorni fa sotto un palco, sotto quel palco dove tu con tuo fratello e i tuoi amici hai presentato la tua nuova canzone, si Bill è come dici tu…

 

…Ready, set, go

It’s time to run

The sky is changing

We are one

Together we can make it

While the world is crascghing down

Don’t you turn around…

 

 Vorrei che tutto il mondo si fermasse, si fermasse per capire ciò che sento in questo momento, vorrei che il mio dolore si trasformasse in pioggia, si la pioggia che sta bagnando questo mondo senza colore, una pioggia violenta che possa portare via tutto quanto. Vorrei che questa pioggia portasse via anche me, non chiedermi il perché, non so semplicemente cosa sto pensando, vorrei soltanto scappare da questa tortura.
Forse è davvero il tempo di correre, si Bill come dici tu, forse è tempo di correre e trovare la nostra libertà, cercare la nostra vita, la nostra strada.
No Bill, non so perché sto facendo questo dicorso, non so perché mi trovo a fissare un piccolo mazzo di rose poggiato su quel marmo, non so perché in questo istante le lacrime stanno rigando il mio volto, non so perché sono uscita di casa, non so perché mi sto dirigendo verso un luogo a me sconosciuto, non so perché mi sono nascosta dietro una maschera, una maschera che ho portato tutti questi anni, non so perché la tua voce mi riscuona con tutta la potenza che ha nelle mie orecchie, no Bill non lo so, so solo che vorrei che tu ora fossi qui a dirmi cosa fare per smettere di soffrire, vorrei che mi aiutassi a raggiungere la libertà, vorrei che mi ricordassi perché devo restare qui, vorrei che venissi qui anche solo per restituirmi il mio cuore, il cuore che mi hai rubato cinque giorni fa.
Ed ora sono qui, su questo ponte, ho sempre avuto paura di questo ponte, non è mai stato sicuro, e hanno anche impedito la circolazione dei mezzi pubblici, potrebbe tutto cedere da un momento all’altro, ma non credo che tutto cederà in questo preciso istante, forse perché non c’è più nulla che possa cedere, nella mia vita è tutto ceduto, partendo dalla mia adolescenza rovinata senza alcuno scrupolo, arrivando a te che hai fatto cedere anche l’ultima forma di felicità che si era conservata nel cuore.
Forse ora ti starai chiedendo perché Bill, forse ora ti starai porgendo la domanda
“Perché questa ragazza mi sta dando la colpa della sua infelicità?”
Beh è tutto così difficile da spiegare, vedi Bill ti sei mai sentito tanto felice per una cosa, tanto che la aspetti con ansia, e poi quando finalmente la ottieni ti senti deluso perché non è come te lo aspettavi…oppure quando semplicemente organizzi qualcosa con tanta cura, ci metti tutto l’impegno di cui sei capace, ti uccidi perché tutto venga bellissimo, e poi quando è il momento di presentare il tuo lavoro non va tuto come speravi o credevi, ma va tutto male, beh senti quell’amarezza, quella delusione, beh io mi sento così in questo momento.
Esattamente cinque giorni fa, era da tantissimo tempo che attendevo un momento come quello, ho sofferto le pene dell’inferno per piazzarmi sotto quel palco per farmi notare, o almeno per vederti un po’ più da vicino, e ci sono riuscita, tu sei arrivato e con tutta la tua dolcezza hai sorriso a tutte le ragazze che erano presenti li, hai iniziato a cantare, provocando in me un’emozione unica, le ragazze piangevano, si scatenavano ballavano ridevano urlavano come delle matte, ma io no…Sono rimasta immobile a sentire tutto ciò che la tua voce diceva, immobile a guardarti mentre ti muovevi su quel palco, immobile a pensare a quanto mi sentivo lontana da te in quell’istante.
Poi alzato lo sguardo, hai mostrato alla folla i tuoi occhi, quegli occhi così profondi quegli occhi pieni di dolcezza, di felicitò, ma anche pieni di tristezza, così mi sei parso Bill un ragazzo triste infondo al cuore, un ragazzo che vuole la sua libertà, e per quanto cerchi non riesce a trovarla, il tuo ultimo tatuaggio parla chiaro, ma perché scriverlo sul braccio Bill? Perché non inciderlo dentro il cuore.
Hai alzato i tuoi occhi, due occhi così non li ho mai visti in tutta la mia vita, e il tuo sguardo per un attimo si è incrociato con il mio, si i nostri sguardi si sono incontrati un attimo che mi è sembrato un secolo, anzi forse anche più lungo di un secolo, l’attimo più spettacolare della mia vita, è come se in quell’istante avessi guardato in te, e avessi visto la tua fragilità, i tuoi sogni, le tue speranze, il tuo amore per la vita è come se avessi visto in un istante Bill Kaulitz, non il frontman dei Tokio Hotel, ma un ragazzo, un ragazzo qualunque di fronte a me, un ragazzo con dei sentimenti un ragazzo con delle insicurezze; vedere ciò è stato un attimo di paradiso, l’ultimo atto di felicità della mia vita, dopo di ciò è scomparso tutto, lui è andato via, con la sua vita i suoi sogni, lontano da me, ed io sono restata li, a guardare quel palco vuoto, senza più nessuna speranza…
La pioggia è iniziata a scendere, proprio come questa sera, la pioggia sta bagnando ogni singola parte del mio corpo, gli abiti si stanno attaccando ormai sulla pelle, ogni sentimento è stato portato via da queste membra, tutto sta scorrendo via, ormai distrutto, tutto è scomparso, tutto ciò che resta è un corpo vuoto senz’anima, una persona senza più alcuna sensazione senza più nessuna emozione senza più la forza di andare avanti.
Bill se mai leggerai questa lettera se mai riuscirai a capire cosa c’è scritto qui sopra, ti chiedo solamente scusa, non era mia intenzione darti la colpa di tutto ciò che mi accade, ma mi sento sola e il mio mondo non esiste più, l’unico mondo che avevo eri tu, e anche tu sei stato distrutto, perdonami se puoi…”

Chiusi la busta e la spedii all’indirizzo che poco tempo fa avevo trovato sulla busta, la casella postale era li vicino, su quel ponte malandato…
Mi avvicinai alle transenne ed iniziai a cantare, sotto la pioggia, le parole di un’anima straziata si espandevano imperterrite…

 

Come and rescue me

I’m burning can’t you see

Come and rescu me

Only you can set me free

Come and rescue me

Rescue me…

 

“Voglio vedere il cielooooooooooooooooooooooooooo!”
Iniziai ad urlare, non sapevo perché, sapevo solo che morivo dentro…salii sul cornicione e guardai giù il fiume scorreva potente sotto di me…
“Bill sarò sempre con te…sarò il TUO angelo dell’inferno, fammi andare via ti prego…”
Le lacrime scorrevano veloci, potenti quasi volessero sfreggiare il volto della fanciulla, che dopo aver chiuso gli occhi si lanciò nel vuoto…

 

Buonasera a tutti, chiedo scusa per l’ora e per la tristezza di questa fanfiction, ma questa sera purtroppo ho descritto la mia situazione, forse questa è solo la tesi di cosa farò appena uscirò dalla porta di casa.

Spero che in questi anni io sia servita a qualcosa su questa terra, spero che un giorno Bill Kaulitz legga queste tre righe buttate a caso sul computer, spero che questo sacrificio sia stato vano.

Spero di vedere anche io il cielo…

Notte a tutti la vostra

 

Darkangel

  
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