Umbrella, lero!

 

Il treno si fermò rumorosamente. La stazione era quasi vuota, e presto si riempì della folla appena scesa dai vagoni. Si mischiavano tra loro persone diverse, da uomini d’affari a ricche signore. L’atmosfera però era cupa, e il cielo scuro, nonostante fosse da poco passato mezzogiorno.

Allen Walker scrutò attentamente i viaggiatori che prendevano ognuno la propria strada, per assicurarsi che non ci fossero pericoli.

 -Vado a cercare informazioni- disse il Finder che era con lui. Il ragazzo annuì e l’altro si allontanò.

L’Esorcista continuò a guardarsi attorno, avvertendo una sensazione spiacevole che ben conosceva. Ma il suo occhio non rivelava la presenza di alcun Akuma, così infine decise di uscire anche lui.

Si fermò sulla porta della stazione qualche secondo. Il temporale non accennava a diminuire e le strade erano già in parte coperte d’acqua. Sollevò il cappuccio della divisa sui capelli bianchi e si avviò lentamente sotto la pioggia.

Un rumore di passi affrettati sulle pozzanghere lo incuriosì. Si girò appena in tempo per vedere una ragazza corrergli incontro, e capì perché aveva quello strano presentimento.

 -Alleeen!!!- gridò Road tentando di saltargli al collo. Per fortuna fu abbastanza svelto da bloccarla in tempo.

 -Eccoti finalmente! Non sei contento di rivedermi?- chiese con un’espressione che al ragazzo non piacque affatto, cominciando a camminare.

 -No, per niente…-rispose, cercando di trattenere la rabbia che già cominciava a salire ricordando il loro incontro precedente.

Lei sembrava invece divertita e scoppiò a ridere, tenendosi al suo fianco mentre avanzavano.

 -Che cosa ci fai qui?- domandò l’Esorcista, leggermente nervoso. La sua presenza non indicava nulla di buono.

Road alzò le spalle con indifferenza. –Mah, chissà… Piuttosto, vedo che ti stai bagnando- esclamò. Tirò fuori Lero da dietro la schiena e lo aprì, come un qualsiasi comune ombrello, ma quest’ultimo iniziò a strillare.

 -AAHH!! Eccelsa signorina Road, che state facendo, lero?!?! Sua eccellenza il Conte si arrabbierà molto quando lo verrà a sapere, lero!!-

 -Oh, sta zitto!- lo rimproverò lei, poi con un sorriso malizioso afferrò il braccio dell’Esorcista e riparò entrambi con Lero. –Facciamo una piccola tregua, che ne dici?-

 -Mi sembra che tu voglia distrarmi. Cosa stai combinando?-

 -Davvero nulla!!- esclamò la ragazzina con allegria, stringendo di più la presa. Allen non si era mai sentito tanto teso, gli sembrava di essere un ostaggio.

 

Erano una strana coppia, e non solo per i pochi che li osservavano camminare fianco a fianco sotto la pioggia, sotto lo stesso ombrello. Non potevano vedere oltre all’appariscente divisa o al vistoso vestitino nero e le calze a righe. Non erano abbastanza vicini da notare gli occhi color argento o quelli giallo scuro.

Sotto la pioggia, insieme, un Esorcista e un Noah.