Matt fu destato nel sonno: prima da un bagliore accecante e poi svegliato del tutto da una voce nella sua testa.
-Matt, Matt svegliati. Ho un compito per te - era la voce dell'Oracolo.
Il ragazzo si ritrovò di punto in bianco a Kandrakar, tra le nuvole. Lo shock fu grande!
-Ma che accidenti... - non terminò neppure la frase che si ritrovò la mano dell'Oracolo sulla spalla.
-Ho scelto te per questo compito tanto arduo - fece lui tranquillo.
-Me? E cosa dovrei fare? - domandò di rimando, Olsen.
-Togli i poteri alle W.i.t.c.h. ma fai in modo che ne acquistino di nuovi- spiegò.
-Ma perchè proprio io e come dovrei fare? - Matt era sempre più confuso.
-Non preoccuparti , Matt. Ti verrà spontaneo. Ho scelto te perchè sei il più indicato e...il primo che ha scoperto l'unicità delle Guardiane - rispose con un sorrisetto soddisfatto, - Sono destinate allo stadio superiore degli elementi - concluse svanendo, e con lui "l'incanto".
Matt si ridestò (di nuovo) nella sua stanza ma stavolta sentì un sussurro. Non seppe se era di una voce femminile o meno, ma sembrava quel tipo di sussurro molto vicino all'orecchio ma detto in maniera sfuggente. Gli sembrava che dicesse" Girl Power" o una cosa del genere, non seppe dirlo. Non ci poteva credere, l'Oracolo aveva chiesto proprio a lui di togliere alle ragazze i loro poteri per un fine più grande? Si grattò la testa , guardò l'orologio. - Le 03:00 ? E mò chi riprende più sonno! Aspetta un momento, e ora che cosa mi invento per questa situazione ?- La notte fece sempre più spazio al giorno . All'alba il ragazzo trovò una soluzione, una bugia inventata di sana pianta: Era da sempre al servizio dell'Oracolo e che ,da sempre, sapeva del segreto delle W.i.t.c.h. e lui le teneva sotto controllo per conto di Himerish. Ok , come bugia era campata in aria ma era l'unica cosa che gli era venuta in mente. Sperava solo che le Guardiane fossero tanto abbagliate dai nuovi poteri per non rendersene conto... Già , ma non aveva fatto i conti con l'intelligenza di Taranée. Fu l'unica tra tutte a bloccare Matt , in privato , e guardarlo dritto negli occhi. - Matt sei sicuro di averci detto TUTTA la verità? -incalzò lei. Lo fissava negli occhi, aveva uno sguardo indagatore , sospettoso e grave allo stesso tempo. Matt ricambiò quello sguardo ma era più di supplica che altro. Era più lo sguardo da:"Ti prego, qualunque cosa tu stia sospettando, tienilo per te". Così fu.