.More Than This.
 
 
 
 
 
 
 
 
“Abbracciami, per favore”
Quando te lo chiedono per favore vuol dire che non ne hanno bisogno. Essere cortesi e educati non è naturale, dunque se uno ha tempo di chiederti anche ‘per favore’ vuol dire che non ha bisogno.
Il fatto è che ne ho bisogno io. Allungo le braccia e lui butta la testa nel mio petto, mentre io gli stringo la vita. Adoro quella parte del corpo, adoro toccate i fianchi delle persone, trovo la loro stabilità facendolo.
Sento anche il suo profumo, ed è esattamente come me lo ero immaginato, o come ho sentito quelle poche volte che mi ha permesso di stargli vicino. Sa di uomo.
Non è una di quelle scene da film in cui lui piange e io lo consolo tra le mie braccia, quel film in cui dopo finiamo a letto e comincia la storia travagliata perchè io sono gay e lui no.
Questo è un gesto egoista da parte mia come da parte sua.
 
When he opens his arms and holds you close tonight, you just won’t feel right.
 
 
Apro la mia bocca ma non dico nulla. Lui sta aggrappato alla mia camicia, ma sembra stia dormendo. Non respira, non piange, non parla, non nulla. Sono sicuro che dopo questi minuti mi chiederà di fare finta che non fosse successo niente.
Pensare che mi era pure piaciuto, i primi giorni, prima che mi avesse fatto notare ogni giorno il fatto che non è ‘neanche lontanamente bisessuale’. All’inizo pensavo fosse un modo per autoconvincersi, pensavo avesse paura di non esserlo. Invece ora sono sicuro che è etero, e non mi dispiace, perchè sono abbastanza incasinato per portarmi dietro anche i mentalmente instabili. Eppure è carino, questo mi è concesso pensarlo.
 
‘Cause I can love you more than this.
 
 
Scioglie l’abbbraccio e si siede sul letto, senza nemmeno guardarmi.
Ho già capito che non mi parlerà, dunque prendo il telefono, lo infilo in tasca e faccio per andare via.
“Aspetta, per favore”
Sono quasi tentato di andarmene davvero, dopo il secondo ‘per favore’, ma resto, perchè è carino.
Mi volto e lui si avvicina. Se mi abbraccia di nuovo gli chiedo cosa vuole.
Mi prende per la camicia e mi attira a se, siamo, come dire, molto vicini.
Sento come respira, a fatica credo. Mi bacia, ma lo sapevo già. Sai sempre quando qualcuno sta per baciarti.
Ci da dentro ed è fantastico, perchè bacia veramente bene.
Lo stacco perchè mi scappa la pipì, e perchè questo è l’unico modo per avere una certezza, ovvero quella che, se vuole finire, lo rifarà.
E credo lo farà, perchè lo guardo negli occhi, poi guardo le sue labbra, poi sorrido e poi torno serio.
“Ciao Hunter, a dopo”
Mentre chiudo la porta lo sento dire ‘ciao Sebastian’ e poi accendo la luce del bagno.
Mando un messaggio a Blaine:
Hunter mi ha appena baciato mentre avevo in testa gli One Direction.
Pochi secondi dopo, mentre mi sono seduto sul cesso, risponde:
Io lo sapevo. Sono contento. O no?
Sei solo uno sfigato, perchè so che lo avresti voluto fare tu.


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Chiedo scusa per questi aborti inutili, è che ho tante storie nella cartella del pc, e voglio pubblicarle perchè il ego vuole essere nutrito, e io voglio uscire allo scoperto.
-Mella.