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Autore: Terry17    25/02/2013    8 recensioni
-Ricomponetevi!- urlò lui, battendo il pugno contro la parete. -Recuperate un contegno e spiegatemi come mai vi è saltato in mente di chiamare me! Perché? Siete in sei, avreste potuto trovare da soli una soluzione al problema!-
Sonic e i suoi amici sono barricati nella cucina di casa Prower. Dall'altra parte della porta si trova la minaccia più grande che tutti loro potessero immaginare, talmente grande da aver messo in seria difficoltà persino la Forma di Vita Definitiva... Riusciranno a sopravvivere o saranno annientati?
Genere: Comico, Demenziale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Knuckles the Echidna, Miles Tails Prower, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un'altra perla di saggezza da parte mia... Anche se in questo caso non so fino a che punto si possa parlare di "perla": insomma, mi è venuta in mente così di getto, e la sto pubblicando solo perché temo di aver sacrificato la mia fama di persona mentalmente sana e stabile *chi mi conosce si rotola dal ridere* iniziando a ridere da sola come una demente sul treno di ritorno dall''università. Ora che la rileggo mi viene da chiedermi perché all'inizio mi era sembrata una storia tanto divertente, ma voglio pubblicarla comunque. Perché credo che in fondo sia davvero divertente, anche se a me sembra più che altro una storia scema in cui i personaggi non fanno altro che coprirsi di ridicolo. Vabbé, io ho sparato le mie pirlerie quotidiane: vi auguro una buona lettura!




Shadow the Hedgehog era sbalordito. Anzi, solo sbalordito era dire poco: non si sarebbe mai aspettato di ricevere una chiamata di quel genere. Credeva che nessuno lo avrebbe mai chiamato per chiedergli consigli di quel tipo. Perché, fra tutte le persone che potevano contattare, avevano scelto proprio lui? E soprattutto, perché in quel momento stava tempestando di pugni la porta della cucina di casa Prower per implorare gli occupanti di farlo entrare nell'unica zona sicura della casa se poteva tranquillamente entrare con un Chaos Control?
 
Il riccio nero si teletrasportò nella cucina e lanciò un'occhiata torva a tutti e sei gli occupanti della stanza: un riccio blu, quasi del tutto identico a lui, che stava rannicchiato accanto al lavandino dondolandosi avanti e indietro come se avesse assistito a qualcosa di terribile, un'echidna rossa talmente pallida che sembrava sul punto di stare per svenire e una volpe con due code che cercava di fare aria a un coccodrillo che era già svenuto e che stava farneticando cose senza senso mentre era incosciente. Infine c’erano anche un camaleonte viola che stava cercando di meditare, dicendo più a se stesso che agli altri di mantenere la calma, nonostante si vedesse da lontano un chilometro che non era meno spaventato degli altri, e un armadillo nero dalla corazza rossa che cercava di tranquillizzare tutti con una vocetta acuta che da sola bastava a far capire che stava per avere un attacco isterico in piena regola.
 
-Si può sapere perché, fra tutti i miliardi di abitanti di questo pianeta avete deciso di chiamare proprio me?!- urlò Shadow, in una manifestazione di paura e rabbia repressa che non sarebbe mai stata da lui in circostanze normali. Tutti gli occupanti della stanza, tranne Vector che era ancora svenuto, si voltarono verso di lui. -Vi sembro forse la fata turchina o qualcosa del genere?! "Abbiamo un problema irrisolvibile, chiamiamo Shadow e facciamoglielo risolvere!" Ma anche no! Ma siete completamente impazziti? Come vi è saltato in mente di chiamare me per una cosa del genere?! Come se io sapessi come si gestisce una cosa simile!-
 
Quando gli altri vennero colpiti dalla consapevolezza che persino l'intervento di Shadow si era rivelato inutile si scatenò il panico più totale. Vector si svegliò urlando, Sonic iniziò a correre talmente veloce che generò un piccolo tornado in cucina, urlando come un pazzo a sua volta; Knuckles si arpionò a uno dei banconi con i suoi guanti chiodati e trattenne Tails per le code, impedendogli così di essere trascinato via insieme a una buona metà dei mobili; Espio continuò a meditare e a ripetersi di non perdere la calma, anche se ora aveva gli occhi spalancati e aveva aumentato il tono di voce e parlava talmente in fretta da rendere quello che stava dicendo praticamente incomprensibile, mentre Mighty, che si trovava proprio nell'occhio del ciclone causato da Sonic, iniziava ad annaspare a causa della carenza d'aria. Shadow non poté fare altro che osservare quel grottesco spettacolino, ringraziando mentalmente Chaos di non trovarsi in una situazione simile alla loro. Forse, fra tutti quanti, era l'unica persona che fosse ancora minimamente calma lì dentro.
 
-Ricomponetevi!- urlò lui, battendo il pugno contro la parete. -Recuperate un contegno e spiegatemi come mai vi è saltato in mente di chiamare me! Perché? Siete in sei, avreste potuto trovare da soli una soluzione al problema!-
 
Tails si fece avanti e spiegò che all’inizio c'era solo lui, e che da solo era riuscito a gestire perfettamente la situazione. Poi sono arrivati Sonic e Knuckles, e insieme riuscirono a resistere fino a quando i loro avversari non giocarono, tutti insieme, quella carta: quella gatta da pelare che nessuno di loro aveva voluto affrontare. I tre si erano rifugiati in cucina per discutere sul da farsi fino a quando un urlo disumano non aveva confermato loro che anche Espio e Mighty dovevano essere arrivati, e con loro c'era anche Vector, che non aveva retto allo shock ed era svenuto subito. Quella era stata l'unica occasione in cui Sonic era uscito dalla stanza, per recuperare i tre poveri malcapitati. Parlando della situazione, i cinque superstiti pensarono bene di chiedere l'aiuto della prima persona che a tutti era venuta in mente: ovviamente Shadow the Hedgehog! Anche se nessuno di loro sapeva fino a che punto sarebbe stata una buona idea chiedere il suo aiuto in quella circostanza...
 
Al termine del racconto Shadow non sembrava essersi calmato, al contrario sembrava piuttosto infastidito. -Questa storia è ridicola! Anzi, non è ridicola! È semplicemente patetica! Avete dimenticato chi siete? Voi siete gli eroi di Mobius! Siete il simbolo della speranza per gli abitanti di questo pianeta e vi state arrendendo davanti alla prima difficoltà! Avete affrontato le peggiori minacce che questo mondo abbia mai visto e vi state lasciando prendere dal panico per una cosa da nulla!-
 
-Parla per te!- urlarono Espio e Knuckles, all'unisono. Fra tutti i presenti in sala forse erano proprio loro due i più spaventati dalla situazione che si stava andando a creare là fuori.
 
-Se non volevate affrontare una situazione del genere sareste stati liberissimi di tenervi i pantaloni abbottonati. E' colpa vostra se ora vi ci trovate!- disse il riccio nero, fulminando entrambi con lo sguardo. L'echidna e il camaleonte deglutirono davanti allo sguardo infuocato di Shadow. -Ora smettiamola di cincischiare e organizziamo un piano d'attacco! Sonic, prendi il tavolo. Volpe a due code, rianima quel tizio a terra. Voialtri, recuperate le sedie. Dobbiamo preparare una degna controffensiva!-
 
-Non ti sembra di stare un po' esagerando, Shadow?- chiese Tails, titubante. La volpe si pentì amaramente di avergli rivolto la domanda quando fu fulminato da due occhi rossi ridotti a due fessure solo un istante dopo.
 
-Io non sto esagerando! Siete voi che state esagerando! Avete voluto chiamarmi? Ora facciamo a modo mio!- disse il riccio nero, sedendosi al posto del capotavola sulla tavola riorganizzata a tempo di record da Sonic e Knuckles. -Il problema è là fuori. Sono cinque, sono molesti, sono piccoli e ancora puzzano di latte! Potremmo dominarli anche qui e adesso, se solo non fossero tanto pestiferi!-
 
-Shadow, non ti sembra di stare...-
 
-Sto parlando io!- disse il riccio nero, interrompendo Vector. -Dobbiamo separarli, così saranno più facili da gestire: Tails, tu prendi le femmine; Vector, tu prendi i maschi. Una volta separati i due gruppi, ognuno di noi prenderà un soggetto e gli diremo chiaro e tondo che non si fanno queste cose! Né si dicono, né tantomeno si pensano! Dobbiamo agire subito, prima che ne coinvolgano altri e che diano inizio a una maledizione che non avrà mai fine! Siete con me?-
 
-Sì!- fu l'urlo di approvazione generale che si levò dalla tavolata. All'improvviso Rouge the Bat spalancò la porta della cucina e fissò il mezzo caos che vi regnava e gli uomini impegnati a discutere quella che sembrava una tattica di guerra in piena regola con aria stupefatta.
 
-Se vi state organizzando per parlargli, non vi preoccupate: ci sta già pensando Amy.- disse lei, prendendo una caraffa di aranciata dal frigorifero e cinque bicchieri. Gli uomini si strinsero nelle spalle, mortificati, e il pipistrello sospirò nel pensare che nemmeno loro, gli intrepidi eroi che avevano salvato il mondo tante di quelle volte da delle minacce che per le persone normali sarebbero state impossibili da affrontare, riuscivano a dire ai loro figli ancora piccoli da dove venissero i bambini!
  
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