Fusione.
Al mio Blasfemo. A
tutti i Felici dell’universo.
Tuesday Morning è © dei
Pogues per i quali mi prostro e profondo in lodi. Non vi spiego
l’indistruttibile (...) filo logico che conduce dalla canzone al testo e viceversa,
vi basti sapere che ce n’è uno. La storia dei conigli e la discussione sulla felicità sono retaggio di qualche situazione vissuta, credo. Lo
stile non è particolarmente adatto al dopo-digestione, ma tant’è... mi è venuto
in mente tutto così e come al solito ho pensato che non avrebbe avuto senso cambiarlo.
*Too many sad days
Too many Tuesday mornings
I thought of you today
I wished it was yesterday morning
I thought of you today
And I dreamt you were dressed in morning
Corre sulla Vespa
costeggiando la zona militare. Il sole marzolino lo scalda rimbalza sui Rayban
da aviatore sboccia i fiori nei prati intorno. Il suo sguardo è permeato dalla
sicurezza del duro animale-disilluso rockeur-vecchia-guardia. L’aria radicale
del ribelle senzadio divelto dal suo contesto e adattato al mondo per concessione.
In realtà è molto più profondo intenso turchese del cielo sopra del baratro
della società sotto degli accordi dei Pogues sui quali non gli dispiace
scanticchiare a tempo perso. È molto più impulsivo curioso di quanto vorrebbe
far credere il suo atteggiamento che dà per scontata qualsiasi cosa molto più
bardo artista complicato indocile recalcitrante di quanto vorrebbe far credere
il suo sguardo-impenetrabile.
Si ferma nello
spiazzo. Scende dalla Vespa la rincalca sul cavalletto si siede sull’erba
appoggia i gomiti sulle ginocchia.
Lo
sguardo-impenetrabile passa sulla rete metallica che separa la riserva dalla
verzura intorno accarezza l’idea di diventare militare e disertare per sputare
in faccia alla società tutto il suo disgusto abbandona per non cadere nei
soliti clichè.
Tutto è in ordine.
But I knew that you
With your heart beating
And your eyes shining
Would be dreaming of me
Lying with you
On a Tuesday morning
La vede un po’ dopo.
Concentrato com’è sui suoi piani insistenti inconsistenti inesistenti per il
presente il futuro prossimo quello posteriore la vede quando è già accucciata
vicino alla rete. Il buchetto che ha aperto è appena visibile. Si accinge a
farci passare dentro una certa massa pelosa che non riesce a distinguere
notifica semplicemente che è vestita di un paio di jeans una maglietta a righe
un paio di All Stars e un cappello di paglia a falde larghe anche se d’ora in
poi quando ripenserà a questo momento la ricorderà vestita di un certo abito
sbracciato azzurro pallido.
Lo sguardo-impenetrabile
si fa più acuto. Riconosce fra le sue mani un coniglio che sguscia al di là
della rete corre a perdifiato lungo la radura fino agli alberi finchè non si
perde fra la flora in lontananza.
Lo
sguardo-impenetrabile diventa meno impenetrabile.
Si alza si dà una
pacca per spolverare i pantaloni non impolverati lo sguardo torna impenetrabile
prima di avvicinarsi.
Tutto è in ordine.
I fell through the window
And I found that I was still breathing
I thought of tomorrow
And the fear that you might leave me
I thought of tomorrow
And I wished it was Monday evening
“È zona militare.”
“Lo so.”
“Cos’era quello?”
“Un coniglio.”
“E perchè l’hai
liberato qui?”
“Perché è un parco.”
“È un parco dove
stanno i militari.”
“Non è vero è un
parco disabitato.”
“Perchè liberi
conigli nei parchi disabitati?”
“Lo faccio appena
posso. I conigli delle fiere mi fanno pena così li compro e li libero dove
possono vivere indisturbati.”
“Spendi così i tuoi
soldi?”
“A volte. Quando sono
felice e voglio che lo sia anche qualcun altro.”
“Sei felice spesso?”
“No.”
“E quando non sei
felice che fai?”
“Aspetto di esserlo.”
“Non cerchi la
felicità?”
“Si può trovare la
felicità?”
“Immagino di sì.”
“Io credo di no è lei
che trova te e dura un baleno quando pensi di essere felice è troppo tardi.”
“E allora tu quando
li liberi i conigli?”
“Quando la felicità
mi passa attraverso in una colazione a letto un raggio di sole sul braccio un
giro armonico una bella immagine un bel pensiero penso che sono felice e il
pensiero di essere felice prolunga la felicità stessa. Anche il donare un po’
della mia felicità agli altri per esempio ai conigli prolunga la sensazione.”
“Mi chiedo se sia
ancora tutto in ordine.”
But I knew that you
With your heart beating
And your eyes shining
Would be dreaming of me
Lying with you
On a Tuesday morning
Il cielo è azzurro
celeste turchino sull’orizzonte qualche nuvola scollina da nord con la
tramontana il sole è un alone slavato afoso come una macchia d’unto trattata
con il borotalco sulla maglia di zecca. È una bella giornata più o meno.
Non vuole fare il
soldato disertare vuole essere felice perchè il parco è abitato da conigli
felici ma la felicità non si trova ti passa attraverso che quando pensi di essere
felice non lo sei più tanto intensamente ma ancora un pochino sì vuole della
polvere sui pantaloni perché la scuoterebbe via con stile sorriderebbe con
stile ma poi stira solo le labbra mentre guarda lontano dove spariscono i
conigli felici.
Guarda i suoi capelli
ricci incolti le stringhe di colori diversi la sua fisionomia perfetta
asimmetrica affascinante la tesa del cappello che le fa ombra fino alle
sopracciglia le righe non parallele della sua maglietta bianca e blu a cui
ripenserà sempre quando gli verrà voglia di piangere.
Schietta pura ingenua
trasparente come un torrente di montagna. Corrosiva estrema distruttiva decisa
come un torrente di montagna.
Chissà se c’è ordine
pensa si china verso di lei per rubare un po’ del suo caos aggiungerlo al suo
ordine vivere felice con lei nella luce adamantina travolgente frenetica.
Turn your face from me
I will cover myself with sorrow
Bring Hell down upon me
I will surrender my heart to sorrow
Bring Hell down upon me
And I will say goodbye tomorrow
“Ti levi gli
occhiali?”
“Prima mi baci poi
vuoi guardarmi negli occhi? Non c’è ordine.”
“La felicità non è
ordine.”
“Io sì.”
“Magari è per questo
che adesso non sei felice.”
“Ma tu non sei
ordine.”
“Io no.”
“Magari è per questo
che invece adesso penso di essere felice con te.”
“Magari d’ora in poi
potrei donare un po’ della mia felicità sia ai conigli che a te se ti va.”
But I know that you
With your heart beating
And your eyes shining
Would be dreaming of me
Lying with you
On a Tuesday morning
Lascia cadere i
Rayban scatta la abbraccia. Perde un po’ del suo stile ordinato ma acquista un
po’ di caos felice i suoi occhi brillano come l’acqua del torrente di montagna
altrochè sguardo-impenetrabile assaggia ancora un po’ di disordine la prende
per mano.
Quando stasera la
porterà via sarà convinto che non la lascerà più.
“Magari d’ora in poi i
conigli verremo a liberarli insieme.”*