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Autore: gryffindor_ery    12/09/2007    12 recensioni
Una storia che tra le righe nasconde un messaggio... e l'unica domanda che mi porgo è... c'è qualcosa di eterno? questo racconto spiega come sono giunta a tale risposta...
Sasu/Saku un pò particolare... spero che comunque apprezzerete...
HO AGGIUNTO SPOILER PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE IL GRUPPO HEBI COMPARE SOLO NELLA SHIPPUUDEN!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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- La Leggenda Di Sasuke & Sakura -

Era estate inoltrata,
di un giorno tra i più caldi mai visti da anni,
sotto un sole cocente che non aiutava,
il gruppo Hebi era in cammino da ore,

dopo ben cinque ore che camminavano in un sentiero non riparato,
riuscirono ad inoltrarsi dentro una piccola foresta,
che bastava ad allontanare l’afa che vi era nell’aria quel giorno,
si fermarono poco dopo per riprendersi,
erano tutti molto stanchi ed affaticati:

Suigetsu stava finendo le sue personali scorte d’acqua,
Sasuke era nervoso e stanco,
Karin addirittura era più isterica e meno appiccicosa del solito,
l’unico che sembrava fresco come una rosa era Juugo.

Juugo infatti,
sembrava sorridere,
stava pensando a qualcosa e si era estraniato del tutto dalla realtà.

Dopo un po’ Suigetsu cominciò a lamentarsi,
Karin prontamente iniziò a criticarlo e Sasuke era pronto ad esplodere,
quando le parole di Juugo fecero zittire i due attaccabrighe.

“A pochi passi da qui c’è un villaggio, potremo fermarci lì finchè ne avremo bisogno” propose Juugo,

“Che genere di villaggio è?” domandò confusa Karin,

“è un paesino estraneo ai villaggi ninja... sapete, un bel po’ di anni fa l’ho visitato. Il più bel periodo della mia vita, l’ho trascorso lì...” Juugo sorrise,
la mente che tornava ad assaporare quei attimi, quella magia, quei giorni meravigliosi,

Il resto del gruppo si incuriosisce:
Suigetsu come un bambino lo assilla di continuare a raccontare,
Karin lo rimprovera,
ma è palese che anche lei è curiosa di conoscere qualcosa in più,
e Sasuke ascolta attento mentre sorseggia una bibita.

“Quel villaggio racchiude una storia meravigliosa, che più nella mia intera vita, mi ha fatto emozionare e commuovere, una leggenda romantica, ma al contempo triste e drammatica... ” continuò sempre tra le nuvole,

“... come si chiama il villaggio?” domandò curioso Suigetsu,

“ma nella cartina non c’è niente, è tutto bosco!” commentò invece Karin,

Juugo sorride ancora di più,

“è normale, pochi lo conoscono, e ancora meno persone sanno arrivarci!” rispose tranquillamente Juugo,

“... ma il nome qual’è?” gli ridomandò Suigetsu, proprio mentre Juugo si fermava,

il resto del gruppo stava osservando attento il più grande,
aspettando una risposta,
senza accorgersi a cosa aveva attirato l’attenzione di Juugo,

erano arrivati di fronte alle mura del villaggio,
proprio davanti ai cancelli...

Juugo aveva lo sguardo fisso sulla parte alta del cancello,
dove troneggiava un grosso arco di pietra rossa,
poi rispose a Suigetsu senza spostare l’attenzione da dove era prima,

“Il nome del paesino è... Il villaggio di Sasuke & Sakura!” lo disse con tono affascinato ma serio,

Sasuke dopo averlo sentito si era quasi strozzato con la bibita,
poi ripresosi fissò nella direzione di Juugo,
come del resto fecero gli altri,

dove vi era l’arco rosso,
scritto in nero,
con uno carattere antico e storico,
vi si poteva leggere: ‘Il villaggio di Sasuke & Sakura’.

A quel punto anche Sasuke sembrava davvero molto curioso,
visto anche i nomi scritti in quell’arco,

Juugo però gli disse di aspettare,
entrarono dentro e andarono qui e là,
tra i piccoli negozietti che vi erano a disposizione.

Passarono ore a gironzolare,
senza accorgersi del tempo che scorreva,
o dell’afa asfissiante che ancora vi era,
anche se notevolmente calata,
poi,
dopo aver acquistato il necessario,
decisero di fermarsi da qualche parte all’ombra,
per rifocillarsi,
Juugo subito prese la palla al balzo,
nessun posto era meglio di quello...


Alla fine li condusse dentro un piccolo boschetto,
di fronte ad un enorme masso,
ricoperto di muschio,
si accomodarono dinanzi a quel masso,
sopra a rocce abbastanza grandi,
e mentre alcuni sorseggiavano e altri sgranocchiavano,
Juugo cominciò a raccontare:

“ Questa storia che sto per narrarvi risale a molte migliaia di anni addietro...”

... A quel tempo il Paese del Fuoco era spezzato in due,
a causa della guerra che vi era tra i due villaggi più potenti.

Il primo lo si potrebbe chiamare Konoha,
per facilitare le cose,
l’altro invece Oto.

Konoha era più fornita di medici e Nobili,
Oto più di mercenari e Politici...

A Konoha risiedeva la più bella e ambita fanciulla di tutto il paese,
Sakura,
allieva del Leader del villaggio,
nonché il più abile medico di tutte le terre.

A Oto invece,
viveva il più aitante,
tenebroso e Bellissimo guerriero dell’intero paese,
Sasuke era il suo nome,
anch’egli era allievo del Leader del suo villaggio,
ma quest’ultimo era un grande combattente e adesso maestro,
nonché stratega più abile di tutto il territorio.

Durante un’ attacco al villaggio di Konoha,
Sakura viene rapita e consegnata al Leader di Oto,
la ragazzo subito dopo averlo conosciuto inizia a disprezzarlo,
quest’ultimo è vile e meschino con chiunque,
non prova pietà per nessuno,
e usa le persone come fossero suoi personali oggetti.

Per questo Sakura non gli dimostra cordialità o anche solo rispetto,
e quest’ultimo stufo dopo nemmeno una settimana,
a causa dei continui sfregi che lei gli infliggeva,
decise di donarla al suo allievo prediletto,
per togliersela una volta per tutte,
dai piedi...

Sasuke all’inizio,
sembrava scocciato anche solo dalla presenza della ragazza,
molte volte gli era capitato di cacciarla via o di trattarla male,
ma lei comunque continuava a mostrarsi cordiale,
era certa che il suo padrone fosse molto diverso dal suo maestro,
credeva fosse un uomo dall’anima gentile e cordiale,
una persona dura e severa all’apparenza,
ma comunque comprensiva e generosa quando era possibile,
peccato soltanto non ci fossero molte occasioni,
o meglio,
non ci fossero quasi mai...

Un giorno Sasuke si ferì durante uno dei suoi soliti,
duri allenamenti,
Sakura nonostante le iniziali proteste da parte sua,
riuscì a guarirlo quasi completamente,
dimostrando la grande abilità che aveva come medico.

Da quel momento lui cominciò a considerarla,
e poco tempo dopo,
se ne innamorò perdutamente.

Nello stesso periodo,
la giovane medico scoprì di ricambiare i sentimenti celati di lui,
e lo capì,
quando il lato dolce (seppur minimo) di lui,
venne alla luce una calda sera d’estate.

Appena riuscirono a dichiararsi reciprocamente,
nacque tra loro,
un rapporto speciale ed unico,
raro in ogni coppia,
soprattutto a quel tempo.

Dopo un breve periodo di quasi tre mesi,
Sakura scoprì di aspettare un bambino,
Sasuke era molto felice di ciò,
e la loro relazione migliorò molto,
sembravano una coppia di sposi,
nonostante la diversità tra loro gli impedisse di unirsi in matrimonio.

Però,
pochi giorni prima della nascita del bambino,
che tanto fu atteso,
Oto fu attaccata da Konoha,
e Sakura fu portata via,
contro la sua volontà.

Sasuke si trovava a difendere il villaggio,
quando successe tutto ciò,
ma,
quando Konoha si ritirò,
e lui potè tornare dalla sua donna,
apprese la notizia peggiore che avrebbe mai potuto ascoltare...

Pochi minuti dopo,
infuriato come non mai,
iniziò a progettare un piano per riprendersi il suo amore,
con piena autorizzazione dal suo maestro.

Passarono due giorni,
Sakura partorì con lievi complicazioni,
nulla che pochi giorni di riposo non avrebbero risolto,

da quel parto nacquero due gemelli,
un maschio e una femmina,
però,
la sera stessa,
la giovane donna colse le parole di due guardie,
fuori dalla sua stanza,
intente a sorvegliarla,
mentre discutevano su di lei e i suoi bimbi che in quel momento,
sonnecchiavano tranquilli accanto a lei,
nella culla:

“cerchiamo di riposare...”

“giusto”

“domani mattina verranno qui molto presto,
dobbiamo sembrare lucidi...”

“non ricordo il motivo,
potresti rammentarmelo”

“devono arrivare qui prima che quella traditrice si svegli...”

“come mai?”

“toglieranno di mezzo quei mostriciattoli che ha avuto”

“che cosa gli faranno? speriamo non siano troppo crudeli, dopotutto sono dei bambini innocenti, non hanno fatto nulla di male”

“nei migliori dei casi gli affogheranno...”

non riuscì ad ascoltare una parola di più...
il suo cuore batteva all’impazzata,
era terrorizzata e sconvolta,

... i suoi piccini...

No! non poteva abbandonarli al loro destino,
erano i suoi figli,
e non avevano colpa se i loro genitori erano natii di villaggi nemici...

non ci pensò un minuto di più,
scese dal letto,
con fatica,

... non si era ancora ripresa,
era ancora troppo debole...

prese con delicatezza i piccoli e li posò in una cesta larga,
li coprì con una copertina e si avvicinò alla finestra,

con molta fatica e dolore riuscì a scavalcarla,
fortunatamente si trovava al piano terra,

corse...
corse...
corse più che poteva,
continuò a correre fino a che non arrivò ad una piccola capanna con il camino acceso,
posò i piccoli di fronte alla porta,
mise sopra la cesta un pezzo di pergamena,
bussò forte e senza pensarci,
corse via altrettanto velocemente,

ritornò nella stanza in cui vi erano oltre la porta due guardie,
era spaventosamente pallida e visibilmente sofferente,
aveva faticato troppo,
si avvicinò al letto appoggiandosi dove poteva,
si sdraiò cercando di non pensare alle dolorose fitte,
si sentiva dilaniare,
avrebbe pianto disperatamente,
era ovvio che ormai era allo stremo,
avrebbe voluto farla finita subito,
ma doveva pensare ai bambini,
loro avevano bisogno di lei,
cercò di rilassarsi,
per attenuare il male,
e per cercare di addormentarsi,
nonostante probabilmente avrebbe dormito poco,
così,
nel frattempo,
attese,
attese il giorno dopo,
un giorno che già preannunciava guai...

...

Il mattino arrivò,
e con lui giunse Nataku,
il più valente e corteggiato guerriero di Konoha,
innamorato follemente di lei,
capelli biondi e occhi grandi color cielo.

Mezz’ora dopo arrivarono altri guerrieri,
meno cordiali e falsi del primo,
ma molto più sinceri,

“arriveremo subito al dunque Sakura,
l’unico modo per essere riammessa al villaggio è,
abbandonare i figli che hai avuto da quell’individuo,
di tua spontanea volontà,
affermare di essere stata costretta e infine,
per suggellare il tutto,
dovrai sposare Nataku,
in questo modo verrai subito riammessa nel villaggio,
nel caso invece non accetterai le condizioni,
verrai di conseguenza condannata a morte,
e non sarà possibile contrattare...
mi spiace”

Nataku sorrideva raggiante,
non desiderava altro che sposarla,
da molto tempo provava a corteggiarla,
ma mai la donna aveva accettato,
ora però lei,
non aveva scelta,
non poteva essere tanto stupida da condannarsi da sola...

Sakura era stata per tutto il tempo a testa china,
non aveva battuto ciglio fino a quel momento,
il suo sguardo era triste ma anche pensieroso,

pochi minuti dopo,
giunse nella stanza anche la sensei della ragazza,
nel frattempo,
tutti cominciavano a bisbigliare tra loro,
confusi dal comportamento di lei,
dove intanto,
ognuno di loro si poneva la stessa domanda:

Ci vuole tutto questo tempo per decidere se morire o vivere?

in realtà nessuno si era accorto che era un po’ più di quello,
non le stavano solo chiedendo di scegliere tra la vita o la morte,
ma anche di scegliere di tradire il suo amore,

un uomo che mai l’avrebbe anche solo ferita,

di tradirlo e vivere una vita infelice,
rendendo infelice anche lui e i loro figli,
in più,
con quale faccia,
la volevano costringere a sposarsi Nataku,
il genere di uomo che più si avvicinava al Leader di Oto ...

con molta lentezza,
alzò il volto serio e deciso,
e con molta calma e serietà,
rispose,

“ciò che ho fatto, l’ho voluto!
il padre dei bambini lo amo e lo considero mio marito,
e mai sarei disposta a tradire la sua fiducia,
nemmeno in cambio della mia vita,
aggiungo anche che tutto ciò che ho fatto insieme a lui,
non me lo rimangerei mai,
nemmeno per tutto l’oro del mondo!”

Chi ascoltò ciò ne rimase indignato,
ma tra questi la sua sensei e Nataku,
erano quelli più dispiaciuti e al contempo disgustati,
infatti,
la sua sensei la condannò subito a morte,
una particolare condanna utilizzata solo per i traditori,
la peggiore,
anche se già la ragazza se lo aspettava,

Delle guardie l’afferrarono e la trascinarono con forza,
oltre i cancelli del villaggio,
faceva tremendamente fatica a tenere il passo dei due,
poi,
arrivati là,
Sakura fu legata ad un palo e rimase così per tre lunghi giorni,
senza mangiare e senza bere,
costretta a restare in quella scomoda posizione,
che riusciva soltanto ad affaticarla maggiormente,
non era riuscita a riprendersi dal parto,
e ormai era al limite,

Nataku gli chiese di ripensarci,
ma lei aveva strascicato un flebile ma deciso No,
un moto di rabbia,
odio e frustrazione lo assalirono,
e in un impeto di crudeltà la sgozzò,
ma questo lo fece con una lentezza atroce,
solo per farla soffrire maggiormente,
e nemmeno un minuto dopo,
il tempo di calmarsi,
e già si era pentito,
ma ormai la ragazza stava esalando l’ultimo respiro,

appena fu chiaro che lei era morta, 
un urlo squarciò il cielo,
fu così disperato che persino a chilometri di distanza fu colto.

...

Pochi minuti dopo giunsero i guerrieri di Oto capeggiati da Sasuke.

avevano marciato senza sosta per due interi giorni,
e purtroppo erano stati rallentati dalla precedente battaglia,
per questo ci misero tutto quel tempo.

Appena aveva udito quell’urlo,
un moto di irrazionale disperazione lo aveva assalito,
si era quindi lanciato in una furiosa corsa,
ma ormai...
era troppo tardi.

La sua amata si trovava di fronte a lui,
sporca di una scia di Sangue che partiva dal collo,
ormai senza vita,
occhi chiusi da cui partivano due scie cristalline,
due lacrime solitarie,
separate dalle altre da una morte travagliata,

l’uomo si avvicinò a lei lentamente,
con una mano alzata ancora più lentamente,
proprio all’altezza del bel viso della fanciulla,
ora divenuto solo una maschera di tristezza e rassegnazione,
distanziava da lui ancora pochi passi,
era pronto ad accarezzarlo,
con la consapevolezza che sarebbe stata anche l’ultima volta,

ripensò in un secondo ai momenti meravigliosi trascorsi con lei,
al modo in cui era riuscita a cambiarlo,
a lei mentre sorridendo accarezzava il suo ventre tondo,
coccolando il loro piccino,
a lei mentre gli veniva in contro ridendo,
a lei che lo curava amorevolmente,
a lei,
semplicemente a lei...

si accasciò a terra,
senza forze,
troppe emozioni e sensazioni,
troppi ricordi...

due uomini si avvicinarono a lui,
all’inizio velocemente,
poi sempre più lentamente,
notando la scena,
dopo poco lo chiamarono debolmente,
lui si voltò nascondendo le poche lacrime che erano riuscite a scivolargli via,
cercò in pochi istanti di ricomporsi,
e si avvicinò ai due,

“Parlate”

“più in giù, abbiamo incontrato una coppia di anziani a cui è stata lasciata una cesta inviata a lei”

“una cesta?”

“si, non abbiamo guardato cosa c’era dentro”

“portatela qui”

“Si!”

poco tempo dopo giunsero di fronte a lui con la cesta,
afferrò subito la pergamena
sopra vi era solo scritto:

Per Sasuke
Da Sakura

La curiosità aumentò,
allora si decise a scostare la coperta che copriva il contenuto,
dentro c’era...
c’erano due piccoli bimbi,
mezzi addormentati che si sfregavo gli occhioni ancora assonnati,
a quella vista si commosse,
i suoi figli...
i suoi piccini stavano bene,
si rilassò appena,
poi si voltò verso la sua amata,
sorridendo con sguardo di gratitudine ma comunque tristezza,

la donna fu slegata e portata via,
affianco al suo amore con in mano la cesta,

La perdita di Sakura non lo face gioire troppo nell’aver ritrovato i suoi piccoli,
nonostante era terribilmente sollevato,
si sentiva ancora in colpa,
e ce ne sarebbe voluto di tempo prima che anche quella ferita guarisse,
ora che il suo amato medico non c’era più...

...

Di fronte alla tomba della sua amata,
continuava a rileggere la scritta che aveva fatto incidere sulla pietra,


Qui riposano Sasuke & Sakura del paese del fuoco,
innamorati l’uno dell’altra,
nello stesso modo e con la stessa consistenza...
uniti nella vita come nella morta,
da un amore puro e incondizionato...
di nuovo felici,
come erano un tempo,
e sempre,
lo saranno adesso...


presto,
anche lui l’avrebbe raggiunta,
e avrebbero di nuovo potuto condividere il giaciglio insieme...

Di fronte a quella tomba giurò 2 cose:
la prima è che non avrebbe mai più amato nessuna,
la seconda, è che avrebbe vendicato la morte della donna che più aveva amato,
a qualunque costo...

e così fu...

Oltre all’amore che provava per lei e che avrebbe sempre provato,
fu leggenda la furia che lo assalì nello sterminare l’intero villaggio di Konoha.

La guerra tra i due villaggi durò ben sette anni,
perche molti abitanti fuggirono verso altri paesi,
una cosa però è da mettere in chiaro,
nessun abitante,
nemmeno il più giovane,
nemmeno il più vecchio,
sopravvisse...

Oltre questo, posso solo dirvi che dopo la gravoso vittoria ottenuta contro Konoha,
Sasuke si suicidò e si fece mettere accanto alla sua amata, con le mani unite,
come erano sempre stati i loro cuori...

“... Questa storia che vi ho raccontato è... La Leggenda Di Sasuke & Sakura...”

Un silenzio quasi irreale aleggiava tra i quattro ragazzi,
a parte piccoli rumori,
che fecero sorridere di più Juugo:

Suigetsu singhiozzava e non faceva che soffiarsi il naso in fazzoletti comprati da Juugo,
in preparazione a una situazione simile...

Karin aveva la testa appoggiata in una mano e non faceva che sospirare,
come un’ebete...

mentre Sasuke...
era pronto a riempire di domande Juugo...

“Juugo tu sai dove si trova la tomba di quei due???” domandò apparentemente disinteressato,

Juugo si voltò verso di lui,
poi si alzò in piedi,
e con tranquillità camminò fino ad arrivare di fronte all’enorme masso pieno di muschio,

grattò con calma la superficie di pietra,
poi si voltò verso il moro,
mosse la mano verso di lui,
Sasuke si avvicinò,
e Juugo gli indicò un punto nella pietra,
vi era una scritta,
grattò un po’ anche lui,
poi cominciò a leggerla mentalmente,
mentre ciò avveniva i restanti due si avvicinarono a Sasuke,
ad un certo punto il moro sorrise,
seguito dagli altri...


Qui riposano Sasuke & Sakura del paese del fuoco,
innamorati l’uno dell’altra,
nello stesso modo e con la stessa consistenza...
uniti nella vita come nella morta,
da un amore puro e incondizionato...
di nuovo felici,
come erano un tempo,
e sempre,
lo saranno adesso...


Ad un certo punto Sasuke si sentì improvvisamente depresso,

se lui si fosse trovato nella situazione di quel guerriero,
e Sakura della sua innamorata,
non avrebbe resistito sette anni per suicidarsi,
probabilmente,

perdere Sakura...
non ci aveva mai pensato in effetti,
come se questo fatto non sarebbe mai potuto accadere a lei,
in realtà sarebbe potuto succedere in qualunque momento,
e se fosse successo,
non sapeva come si sarebbe comportato effettivamente,
ormai aveva imparato che nulla era eterno,
e solo ora si era accorto che non era così...

L’amore è eterno!

l’amore che provava per quella ragazza dai capelli rosa,
non sarebbe mai scomparso,
neppure per tutte le vendette del mondo...
e la prova,
era quel masso...

Fine!


Spero che la storia vi sia piaciuta^^
un grosso bacione!
Gryffindor_Ery...
  
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