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Autore: Colli58    25/02/2013    4 recensioni
So che odierò Parigi per molto tempo, pensando a quanta crudeltà ha nascosto per me sotto la Tour Eiffel quella città.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Attenzione spoiler quinta stagione - ultimi episodi

Il corridoio dei gates è lunghissimo e mi sembra impossibile che io riesca a percorrerlo con le mie stesse gambe. Sono sfinito ma l’unica cosa che importa è che la mia piccola, qui accanto a me, stretta a me, stia bene e sia al sicuro. I tapis roulant in moto ronzano fastidiosamente ed è l’unica cosa che percepisco perché è come se la gente intorno a me sia scomparsa.
Non m’importa di niente. Non m’importa di nessuno, nemmeno dei giornalisti che possono essere là fuori a caccia di scoop.  M’interessa portare a casa la mia bambina e di vedere le uniche sole persone che completano la mia fortezza della solitudine.  
Alla fine di questo tunnel ci sarà un altro bivio della mia vita e ne ho una paura fottuta.
Non ho avuto paura di prendere un aereo e andare dall’altra parte del mondo per cercarla, per fare ciò che un padre deve fare per il sangue del suo sangue. Non ho avuto paura di infilarmi in gruppi armati di cui non so nemmeno la ragione del combattere per trovarla e riportarla a casa. Ho affrontato il mio peggiore incubo, quell’unica persona che pensavo di odiare con tutto me stesso e per cui invece ora non so nemmeno più cosa provare. Non so cosa è ora quell’odio, quella rabbia che mi sono portato dentro per tutta la mia vita, ma alla fine di questo tunnel c’è la verità su tutto. E ora ho così tanta paura che le gambe mi cedono.
So che odierò Parigi per molto tempo, pensando a quanta crudeltà ha nascosto per me sotto la Tour Eiffel quella città. Doveva essere la città dell’amore, una città dove accompagnare la donna della mia vita per vivere vacanze romantiche e memorabili, ma ora mi rimane solo la rabbia ed il dolore. Sento ancora nel cuore l’ansia che mi divora, il cuore che batte all’impazzata. Sento il sapore del sangue tra i denti per la forza con cui stringevo la mascella e mi imponevo di andare avanti a testa bassa. Sento il bruciore delle lacrime salate sui miei occhi e stringo i pugni facendo sibilare la mia voce spingendoti invece di farmi abbracciare. Reagisco bruscamente e non ti ascolto perché non voglio farlo, e dio quanto ora mi sento male per averlo fatto, ma lei, la mia piccola aveva bisogno di me. Non potevo lasciare che tutto fosse lasciato al caso o alla mano di altre persone, spero che tu lo possa capire. Lo spero tanto ma in fondo a quel tunnel so che avrò la risposta e ho paura di affrontarla.
Mia figlia mi chiama, cerca di riportare i miei pensieri su quello che sta succedendo. E’ fragile e bellissima, ed è stretta a me e mi guarda come quando era piccola e io sono il suo mondo, di nuovo senza esitazioni. Sarà difficile fare passi avanti, ma sa che lei con me avrà sempre conforto, amore e tutta la mia anima. Lei mi indica davanti a noi la fine del nostro percorso.
Come siamo arrivati già qui? Faccio un passo e scendo dal tapis roulant come se avessi camminato a lungo. Nei miei pensieri sono perso e guardo il portale davanti a me. Torno a guardare lei che mi sorride felice e non sa perché io sono così funereo invece.
Per te posso aver distrutto la mia anima ma dovevo farlo. La mia vita di menzogna piccola mia ora sta andando in pezzi e sono così stanco che tu non hai idea.
Stanco del dolore che ho tenuto dentro per tutta la mia vita, credendo che non valessi le attenzioni di un padre, che dovessi dimostrare al mondo che potevo essere più forte e più bravo di tutti quelli che mi hanno denigrato nel passato. Di tutti quelli che mi hanno calpestato e che io ho ripagato nel tempo con una moneta più amara, ma la vendetta non ripaga il cuore del sangue che ho perso, non asciuga le lacrime che ho sparso. Allevia solo il dolore per un breve lasso di tempo. E nulla mi da conforto come le braccia di chi amo.
Papà c’è la nonna.
Alzo lo sguardo e dietro ad una vetrata vedo mia madre in lacrime. Piange e sembra invecchiata di una vita mentre tiene le mani giunte sul petto, forse per contenere l’onda di emozioni che la sta facendo tremare. La guardo e non posso fare a meno di pensare che le voglio un bene dell’anima anche se mi ha mentito per tutta la vita. Me l’ha data una vita, lei che mi ha voluto così tanto da accettare il rischio di trasformare la sua in un inferno.
E accanto a lei ci sei tu. Il tuo volto è serio, imperscrutabile e il mio cuore smette di battere. Stringo gli occhi e immagino che tu sia lì per dovere, ma vorrei solo scorgere un sentimento anche solo un cenno per capire se ti ho deluso o sono ancora tuo.
Mi avvicino alla barriera con passi lenti. Qualcuno si affaccenda accanto a noi, forse raccolgono i nostri bagagli. Continuo a guardarti e tu non mi lasci nemmeno un sorriso. Abbassi il capo e mi sento morire.  Affogo nelle braccia di mia madre a cui vorrei chiedere il perché delle sue menzogne, ma non ho fiato per parlare. Lei mi stringe insieme ad Alexis e lacrime vengono versate di nuovo.  Passano lunghi minuti e non oso aprire gli occhi.
Quando lo faccio mia madre ha gli occhi rossi e le lacrime gli solcano il viso copiosamente.
Dice parole di conforto lei a me, mentre io sono solo muto.  Mi stringe le mani intorno al viso e mi da baci sulle guance. Mamma, perché non mi hai detto la verità. Mi sarebbe bastata. Mi sarei accontentato o forse no, ma avevo il diritto di sapere. Respiro forte fino a riprendere il controllo dei miei polmoni e del mio cuore, per trovare il coraggio di voltare lo sguardo su di te. Tu sei ancora li, sento la tua presenza sulla pelle. Sei ancora lì ferma con la testa bassa e le mani nervose che tieni forzatamente bloccate sulle gambe.
Allungo una mano verso di te. Per favore Kate prendila. Accettami per quello che sono. Tu tentenni e apri la bocca e solo ora vedo i tuoi occhi rossi. Hai pianto Kate? Hai pianto per me?
Afferri la mia mano e il mio cuore torna a vivere. La stringi e ti avvicini fino a che ti lasci cadere tra le mie braccia e sento il tuo respiro irregolare mentre trattieni un singhiozzo.
Ti stringo forte e affondo il viso nei tuoi capelli.
Non farlo mai più…
Lo dici sussurrando alle mie orecchie. Mi hai perdonato. Mi hai accettato.  Sorrido come uno sciocco mentre lascio scivolare già ora lacrime di gioia. La mia vita è ad una svolta, una porta sul passato si è dischiusa e ora so che si è aperta anche quella del mio cuore.
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Per quanto l'attesa per il nuovo episodio sia ormai agli sgoccioli, una giornata uggiosa e piena di malinconia ha prodotto questo piccolo frammento di storia.
Perchè tutti quelli che vorrebbero una chances, anche se non è proprio più possibile.
 

  
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