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Autore: Daisy Lover    26/02/2013    3 recensioni
Lui mi mise un dito sulla bocca e disse "Non piangere. Ci rivedremo, sai?"
[cit.]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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E se non fosse stato solo un sogno?
Lui, io, il cuore a mille.
Che cosa mi era successo?

Era una mattina d'inverno, ma non faceva freddo, e neanche caldo. Era una di quelle mattine un po' strane, quelle del "voglio andare a mare, ma allo stesso tempo voglio stare sotto alle coperte.".
C'era la neve, sì, c'era la neve.
Ma c'era anche il sole, un bel sole caldo.
Fatto sta che tutto attorno a me era bianco, ma non quel bianco neve, non un bianco panna, era un bianco puro.
E il cuore mi batteva a mille.
Mi girai e mi guardai attorno. Vidi un edificio grande che assomigliava ad una scuola, o forse lo era? Mi avvicinai come se fossi stata attratta da qualcosa, da qualcuno.
E il cuore mi batteva a mille.
Entrai in quel edificio, e vidi tante classi. Doveva per forza essere una scuola. Le pareti erano bianche, persino le porte erano bianche.
Mi venne in mente quando da piccola andai a trovare mio padre in ospedale perché si doveva operare. Tumore al cervello. Morto. L'ultima volta che lo vidi. Da allora avevo paura di entrare in un ospedale. E si sa ospedale ha le pareti bianch. Eppure non avevo paura, avevo il cuore che batteva a mille.
Entrai in una classe ed era completamente bianca: sedie, banchi, cattedra, lavagna, tutto.
E il cuore mi batteva a mille.
Sentii un rumore, uno strano rumore, di passi, credo.
Mi girai e il cuore mi batteva a mille.
Lui.
Non un "lui" qualunque.
Lui.
Non il "lui" dei credenti.
Lui.
Non un "lui", mio padre che era morto.
Ma Lui.
Lui, io, il cuore a mille.
Lui: bianco, non bianco neve, non bianco panna, ma bianco puro.
Lui che mi disse "attenta in un luogo del genere potresti farti male.".
Mi avvicinai, volevo toccarlo.
Mi venne da piangere.
Mi guardò, mi trapassò l'anima, mi accarezzò l'anima, mai nessuno mi aveva guardato così dentro.
Io ero un pesce.
Il pesce sta sempre nel mare, sotto uno strato di acqua, giù nel profondo. Nessuno poteva vedermi, nessuno poteva capirmi, nessuno poteva sentirmi. Anche se qualcuno avesse tentato di entrare nell'acqua, con una maschera, non sarebbe riuscito a vedermi, anzi mi avrebbe visto sfocata.
E se qualcuno provava a farmi uscire fuori dall'acqua, beh si sa, i pesci muoiono fuori dall' acqua.
Ma Lui era riuscito a vedermi, capirmi, sentirmi.
Piansi.
Lui mi mise un dito sulla bocca e disse "Non piangere. Ci rivedremo, sai?"
E mi svegliai.

E se non fosse stato solo un sogno?
Lui, io, il cuore a mille.
Che cosa mi era successo?





E' la mia prima storia che pubblico, e non sono neanche sicura di pubblicarla...vorrei qualche vostro parere ^.^
-M.K.
  
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