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Autore: SophiexLok    26/02/2013    6 recensioni
Questa è la mia prima storia. Spero che vi piaccia. L'idea miè venuta per caso mentre vedevo l'ultima puntata.
I ragazzi si orgnaizzano per andare tutti al mare, ma al mattino dopo trovano una brutta sorpresa ad aspettarli
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JUNTOS SOMOS MAS
 
Lo spettacolo era andata a gonfie vele. Gregorio non era riuscito a sabotarlo. Tutto grazie all’intervento di Pablo. Lo studio 21 ha riacquistato il prestigio di una volta. anzi adesso è anche più famoso di prima! Violetta non era più partita per il Qatar ed il papà aveva capito la sua grande passione per il canto.( Dopo tutto qualcosa lo avrà preso anche dalla madre, oltre alla testardaggine del padre!!!! ). Dopo lo spettacolo Tomas aveva salutato tutti perché partiva per la Spagna. Vilu gli aveva promesso che lo avrebbe aspettato e si salutarono con un dolcissimo bacio. Da dietro le quinte, Leon li vide e una lacrime le solco la guancia. Lo sapeva: lei non lo aveva mai amato. Si era fidanzata con lui solo per dimenticare Tomas.si fece forza e se ne andò, pensando che presto avrebbe trovato anche lui la sua anima gemella. La band formata da Leon, Napo, Andres, Broadway e Maxi era riuscita ad avere un contratto con una famosa casa discografica ed adesso erano famosi in tutta la città. Camilla aveva fatto pace, di nuovo, con Broadway, dopo essersi arrabbiata per il fatto che il suo ragazzo le aveva fatto credere che se ne sarebbe andato. Nata si era ribellata a Ludmilla con l’aiuto del suo “splendito rapper”(come lo definiva lei). Francesca, anche lei, salutò tutti perché sarebbe tornata in Italia per passare le vacanze estive con i suoi genitori. poi sarebbe tornata per l’inizio dell’anno scolastico
 
 
Tutto cominciò una mattina di metà luglio.
Violetta si era svegliata presto perché faceva molto caldo. Era una bellissima giornata afosa. Dalla finestra aperta, entrava una profumata brezza d’estate. Profumava di libertà, del mondo che la circondava. Ancora in pigiama, la ragazza si sporge da essa, come faceva ormai ogni mattina. Rimaneva 5 minuti ad osservare il paesaggio e poi andava saltellando a fare colazione. Suo padre e Angie erano partiti per una gita fuori città e non sarebbero tornati prima di una settimana, quindi poteva fare quello che voleva, tanto in casa c’erano solo Olga e Roberto. Oramai l’amore tra il padre e la ragazza era sbocciato e l’atmosfera finalmente si era calmata in quella casa, dove per un anno aveva imperversato la tempesta. da quando Jade se ne era andata, tutto era tornato alla normalità. o forse anche troppo: secondo Vilu, tra Olga e Roberto stava nascendo un qualcosa di speciale, di diverso da una semplice amicizia tra colleghi. Scese di corsa le scale e si diresse verso la cucina.
“Roberto, Olga, ci siete? Dove vi siete nascosti?” chiamò, cercando i due “piccioncini” in tutta casa. Appena entrata in camera da pranzo, si accorse che la colazione era gia pronta e c’erano due biglietti.
 
Cara Violetta,
la colazione è gia’ pronta. mangiala subito se no si fredda.
Ma che dico? tanto tanto con questo caldo non avrai fame!
Sono andata a fare spesa. ci vediamo a stasera!
Tua, Olga
 
Mentre leggeva il biglietto di Olga, Violetta si mise a ridere: Olga era una gran chiacchierona, e lo si vedeva anche dai suoi biglietti! Poggiato quello di Olga, prese quello di Roberto.
 
Sono dovuto uscire per fare delle commissioni a German.
Non fare macelli.
Roberto.
 
Era sempre molto formale Roberto, ma sapeva che poteva contare sempre su di lui e che le voleva molto bene. Poggiò i due biglietti sul tavolino e risalì in camera sua per vestirsi. Quel giorno voleva cambiare. Prese un paio di jeans molto corti, color rosa pesca, ai quali abbinò una maglietta blu elettrico con delle scritte argentate. Poi, da dentro una scatola che aveva trovato nella soffitta, prese un paio di meravigliose ballerine della mamma: erano color argento con una rosa blu sulla punta! Per finire il look, raccolse tutti i capelli e li portò sulla parte sinistra del viso e sopra l’orecchio destro ,rimasto scoperto, tra i capelli, infilò una rosa blu, come le scarpe. Si specchiò e fece un sorriso. “ Sì, oggi sto veramente bene” pensò, tutta soddisfatta.
Scese di corsa le scale e corse in cucina. Mangiò al volo un cornetto alla marmellata  e bevve un bicchiere di succo all’arancia. il resto lo mise in frigo. Prese la borsa con le chiavi di casa e uscì. Appena uscita dal cancello, si fermò. Si era dimenticata qualcosa ma non si ricordava cosa.
“La borsa del mare!” disse e corse di nuovo dentro casa. Eh sì, quel giorno doveva andare al mare con i suoi amici ma si era dimenticata la borsa e soprattutto della gita!!!!!. Riuscì dopo poco minuti con in mano una borsa da mare rosata, ma al posto delle ballerine portava un paio di infradito color pervinca. Tirò un sospiro di sollievo e guardò l’orologio. “Cosa? Sono già le nove? Sono in ritardo”. Aveva appuntamento con i ragazzi davanti lo Studio 21 per le nove meno cinque. Prese a correre e nel momento di fare la prima curva, perse una ciabatta. si fermò, tornò indietro a prenderla, se la rimise e riprese a correre. Quando arrivò, aveva il fiatone.
“Ma cosa hai fatto?” chiese Maxi, mentre rideva.
“Maxi, lascia perdere. Questa mattina mi ero dimenticata della giornata al mare e mi sono dovuta precipitare qui di corsa perché stavo facendo tardi!” disse Vilu, tra un respiro ed un altro.
“Non ti preoccupare, tanto anche Camilla è in ritardo!” disse Broadway, divertito.
Aspettarono cinque minuti e alla fine arrivò anche Camilla.
“Ma che fine avevi fatto?” disse Leon.
“Lascia perdere! Mi ero proprio dimenticata che dovevamo andare al mare!”
Si girarono tutti verso Vilu e scoppiarono in una risata comune. Solamente Camilla non aveva capito cosa era successo.
“ Non ti preoccupare, te lo spiego dopo” disse amorevolmente Broadway alla fidanzata, prima di darle un dolce bacio sulla guancia per salutarla. Erano un bel gruppo, quel giorno.
Napo, Andrei, Maxi e Nata, Broadway e Camilla, Violetta, Leon. Il padre di Leon aveva noleggiato un furgoncino con tanto di autista che li avrebbe portati tutti al mare. Appena tutti furono saliti, partirono. Il viaggio durò un paio di ore, ma poiché erano tutti insieme, il tempo volò. Appena arrivati videro una magnifica villa con un enorme giardino interno. Era la casa di Leon.
“Mi sono permesso di ospitarvi nella mia casa al mare per due giorni! Per voi va bene?” disse sorridente Leon
“Veramente? Ma noi pensavamo di tornare a casa per sera!” dissero tutti in coro
“Se ci sono problemi, l’autista vi può riportare a casa stasera!”disse un po’ triste il ragazzo.
“Ma no, non ti preoccupare, dobbiamo solo chiamare a casa per avvisare!” disse Nata, contenta all’idea di passare tutto quel tempo con i suoi amici e con il suo fidanzato!
Dopo aver chiamato a casa per avvertire, lasciarono le borse nell’ingresso e andarono tutti ad ammirare la spiaggia. Acque cristalline, sabbia bianca e poi non c’era nessuno intorno, perché era una spiaggia privata.
“Che bello! Adoro il mare!” disse Camilla.
“ E adesso tutti in acqua! Chi arriva per ultimo ….. dormirà in terrazzo!” urlò Leon mentre correva in acqua.
“Ma non è giusto!” dissero le ragazze, che furono le ultime a buttarsi in acqua poiché si dovettero togliere i pantaloni e le magliette che si erano messe sopra i costumi. La giornata passò piena di risate e scherzi. Arrivò la sera e Leon fece vedere le stanze. Le ragazze starebbero state tutti insieme mentre i ragazzi si sarebbero divisi in due stanze al piano di sotto. Mentre tutti si facevano la doccia, Nata stava in veranda a guardare il sole tramontare a picco sul mare. Maxi, che ormai aveva finito, si sedette vicino al lei, mano nella mano. Leon li vide da dietro la finestra e una certa malinconia gli offuscò gli occhi. Anche lui voleva trovare una ragazza con la quale vedere tutti i tramonti della sua vita. Arrivò la sera e Violetta aveva un bruttissimo presentimento: qualcosa sarebbe andato storto quella sera, ma nessuno se lo poteva immaginare. Cenarono e poi si misero tutti a giocare a Taboo fino a notte fonda. Ssi salutarono e andarono tutti a dormire.
La mattina dopo i primi ad alzarsi furono Camilla e Napo che prepararono la colazione per tutti. Verso le 10 erano tutti svegli tranne Violetta, che non era ancora scesa. Anche se dormivano nella stessa stanza, le ragazze avevano tre letti separati e non l’avevano svegliata. Visto che era tardi, salirono a svegliarla, ma non sapevano che avrebbero trovato una brutta sorpresa.
Camilla entrò e aprì le tende della camera, ma quando si girò vide che il letto di Violetta era vuoto.




Pausa al RestòBand:
Hola! Questa è la mia prima storia. Vi è piaciuta? sono andata sul genero Mistero, perchè è il mio genere preferito. Fatemi sapere cosa ne pensate. Siate clementi però: è la prima volta che faccio leggere a qualcuno una mia storia:
Presto caricherò anche il capitolo seguente, ma abbiate pazienza: la scuola è dura e devo studiare molto.
Baci,

Sophie

 
  
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