Videogiochi > Ib
Ricorda la storia  |      
Autore: La Mutaforma    26/02/2013    1 recensioni
Si allontanò, seguita dalla sorella. Avrebbe giurato di sentirsi ancora addosso lo sguardo dell’appeso.
Chiuse gli occhi, scacciando quel pensiero folle, e infilò le mani distrattamente in tasca.
Non più caramelle. Solo un biglietto. Arrivata all’uscita ebbe il coraggio di tirarlo fuori. Lo lesse ad alta voce.
“Ti prego, amore, ricorda”
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ib, Mary
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sgattaiolarono nel corridoio della galleria d’arte.
A Mary non piacevano i quadri. Ma le piaceva Ib. E Ib per qualche strana ragione guardava sempre i quadri.
“Sono stufa di camminare, Ib”
I loro piedi sul pavimento liscio emettevano un sereno scalpiccio che si poggiava sulle pareti e sui quadri, senza disturbare gli altri spettatori della mostra.
“Ho fame, Ib”
La bambina si fermò, attirata inconsciamente da un quadro. Sbatté le palpebre.
“Ib, hai qualcosa da farmi mangiare?”
“Mary, guarda questo quadro”
La bionda sbuffò, e rivolse gli occhi turchesi verso la tela. Inorridì.
“E’ così brutto!”
Raffigurava un uomo appeso, a testa in giù. Aveva i capelli grigi, a tratti violacei.
“No. È triste” la corresse Ib, lo sguardo vuoto, inespressivo.
“Non mi piace. Nemmeno alla mamma piacerebbe sapere che guardi queste cose brutte”
Ib infilò la mano in tasca e ne trasse una caramellina. La porse a Mary per farla tacere. Il suono delle labbra che succhiavano la caramella era meno fastidioso della sua voce stridula.
Approfittò del suo silenzio per osservare meglio il quadro, e fu strano.
Si strofinò gli occhi, sentendoli languidamente umidi. “Stupida Ib. Piccola Ib” si disse con tono vellutato, senza che la sorellina la potesse udire. Mary ingoiò la caramella e qualcosa le fece male.
“Ib, andiamo via? Ho una brutta sensazione. Non mi piace questo quadro. È arrabbiato. Sembra che mi fissi. Perché è arrabbiato con me?”
Anche lei aveva una brutta sensazione. Come quando di un incubo che nel sonno ti ha spavento non ti resta che un vago senso di agitazione. Nemmeno il ricordo.
Era il suo incubo.
“Perché lo fissi e non mi rispondi Ib?!” urlò Mary, ansimante.
“Scusa. È che… mi chiedo se sottosopra il mondo non sia diverso”
Si allontanò, seguita dalla sorella. Avrebbe giurato di sentirsi ancora addosso lo sguardo dell’appeso.
Chiuse gli occhi, scacciando quel pensiero folle, e infilò le mani distrattamente in tasca.
Non più caramelle. Niente dolcezza per lei.
Solo un biglietto. Arrivata all’uscita ebbe il coraggio di tirarlo fuori. Lo lesse ad alta voce.
Pray you, love, remember. “Ti prego, amore, ricorda”
 
 
Ricordare. Ricordare cosa?
Lo sguardo cieco dell’impiccato nei suoi sogni non le indiò la risposta. 






Note, perchè forse è il caso di dire qualcosa (ovvero, non mi sono espressa sufficientemente);
Pray you, love, remember.
Amleto, atto quarto, scena quinta. 
Non c'è nulla di meglio da scrivere su un biglietto d'addio. 


   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Ib / Vai alla pagina dell'autore: La Mutaforma