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Autore: itsoknottobeok    26/02/2013    0 recensioni
Lentamente la barca si allontanava, veniva avvolta dalla nebbia del lago e per ordine del mio incantesimo prese fuoco.
La barca dove avevo appena lasciato il mio re, il mio padrone, il mio migliore amico.
La mia mente era offuscata da troppi sentimenti, mi sentivo stanco sia nel corpo che nell'anima, come invecchiato di troppi, troppi anni.
In quel momento le parole del drago mi risuonarono nella mente "...some lives have been foretold Merlin. Arthur is not just a king, he is the Once and Future King. Take heart Merlin, for when Albion's need is greatest, Arthur will rise again"
Tornerà.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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“LONG LIVE THE QUEEN, LONG LIVE THE QUEEN, LONG LIVE THE QUEEN”
 
La prima volta che sentii pronunciare questa frase, rivolta a Gwen era un giorno di gioia. Il popolo acclamava la nuova regina, amica del popolo di Camelot e vicina alla gente.
Nell’aria si poteva sentire un’atmosfera di allegria, questa era forse l’unione più benvoluta dal regno intero negli ultimi secoli.
I due sposi sorridevano raggianti ai presenti e salutavano con cenni.
 I mercanti, che attraversavano la piazza per raggiungere i paesi vicini e vendere le loro merci, si fermavano ed ammiravano la scena di un re e una regina innamorati e amati dal popolo.
Un lungo futuro li attendeva. Un radioso futuro, degno di un re onesto, giusto, leale, coraggioso e saggio. E di una regina dall’amabile cuore; gentile, armoniosa, fedele e disponibile.
La folla continuava ad urlare quella frase con forte sentimento.
Banchetti, conquiste, viaggi, maledizioni e guerre….
 
Quella stessa frase non era mai sembrata così diversa.

 ***

“LONG LIVE THE QUEEN, LONG LIVE THE QUEEN, LONG LIVE THE QUEEN”
 
Le voci dei cavalieri ora apparivano tremolanti, quasi indecise. Il popolo li imitava ma con ancora minore enfasi, erano attoniti.
L’aria che li circondava ora era fredda, vuota e pesante. Le voci sembravano venire assorbite da essa prima ancora che finissero di essere pronunciate.
Gwen non sorrideva, sembrava stanca, spaventata. Gli occhi gonfi di lacrime che minacciavano di farle perdere il controllo di se stessa. Doveva farcela. Doveva dominarle.
Ora non era più solo la regina in quanto moglie del re. Era lei a capo dell’esercito e del popolo, lei sola era il loro punto di riferimento e modello.    Sola.
Come poteva portare avanti un regno, difenderlo e portargli onore? Come poteva fingere di essere forte e decisa quando non poteva far altro che pensare al suo amore perduto?? Arthur…
Ancora non ci credeva, com’era possibile?
 
I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Sir Leon che le si avvicinava, con gli occhi cercava di trasmetterle fiducia ma solo gli occhi del suo amato avrebbero potuto calmarla ora. Solo lui, Arthur.
 
Perché non è riusciuto a salvarsi?? Viaggiava con Merlin,  e Gaius le aveva assicurato che sarebbe andato tutto bene.... Si guardà intorno disorientata. Dov’è Gaius? L’ultima volta che si erano parlati lui aveva lasciato intendere che lei aveva scoperto il segreto di Merlin e….
Merlin… aveva bisogno di Merlin, lui aveva le risposte! Nella stanza non riuscì a vedere nemmeno lui.
Doveva trovarlo!
“Sir Leon!” la voce di Gwen echeggiò nella grande stanza piena di cavalieri.
 
  
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