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Autore: Otaku999    26/02/2013    1 recensioni
La protagonista e` una ragazza che si sente sola,che e` sempre stata sola,fino a che incontra un ragazzo che sembra capirla e tutto nella sua vita inizia ad andare per il meglio.Ma cosa succedera` quando un terzo personaggio comparira` in scena? Come sconvolgera` esso la vita della protagonista?
Buona lettura.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ricordavo bene quando la mia esistenza solitaria fosse iniziata.
Non ricordavo quando inziai a stare sola,non ricordavo da quando tutti mi evitavano.Sapevo solo che io dovevo essere sola che dovevo passare nella vita delle persone senza lasciare nulla.Sapevo che in realta` non esistevo.Cosi` passai i primi 16  anni della mia vita,appunto sola.
E dell'affetto non ne sentivo il bisogno perche` non mi poteva mancare una cosa che non avevo mai avuto.
andavo a scuola come tutti,studiavo come tutti ma non ero come tutti perche`  io non avevo amci,non parlavo nelle pause,non andavo a prendere la pizza con le amiche,non passavo ore e ore al telefono.Tutti mi definivano associale e problematica,e probabilmente lo ero.Dicevano che se ero sola era interamente colpa mia perche` ero io che allontanavo tutti da me...forse avevano ragione.
Ogni giorno dopo la fine delle lezioni andavo a casa buttavo lo zaino dove capitava e salivo nella mia stanza.Viveo in una grande casa probabilmente il sogno di qualsisai adolescente,ma per me era un incubo perche` era vuota silenziosa mi faceva impazire.
Nella mia camera mi tuffavo nel letto e iniziavo a scrivere,perche` scrivere mi tenva realmente in vita,ambivo a diventare scrittrice ma mi avevano detto che non avevo talento e che non avrei mai avuto successo.
E io ovviamente ascoltavo,le parole delle persone ce mi guardavano sempre con diffidenza,perche` ero debole,anche se non lo mostravo,non volevo mostrarlo.
Volevo che tutti pensassero che io stavo bene da sola che non avevo bisogno di loro ma era il contrario cercavo disperatamente di mentire a me stessa ma evidentemente non ci riuscivo.
Stavo sprofondando e se qualcuno non mi avesse teso la mano per salvarmi sarebbe finita.
Pensavo che per me non c'erano piu` speranze ma quel giorno che non potro` mai scordare nella mia classe arrivo` un nuovo allunno e si sedette vicino a me ricordo tutto benissimo i suoi capelli neri i suoi occhi verdi con quell'espressione cosi` dolce e le sue labra carnose che si muovevano dicenndo:-Questo posto mi sembra libero,lo e` vero?-
Ero sorpresa,qualcuno che mi parlava con gentilezza,anzi qualcuno che mi parlava.Anuii con la testa ero incapace di dire qualcosa.
-Bene,allora da oggi in poi lo occupero` io,sono nuovo,cosa che gia`avrai capito e da oggi in poi saro` il tuo compagno.Piacere Sebastian.Lo so,ho un nome penoso non ci fare caso.E tu come ti chiami?-
Aspettai qualche secondo e finalmente trovai il coraggio per parlare quando arrivo` un ragazzo,uno dei tanti della mia classe,non sapevo come si chiamva e a  dire il vero non mi interessava.
Inzio` a parlare:-Ehi amico!Si vede che sei nuovo.Su cambia posto che se te ne stai tutto l'anno vicino a questo impazisci per la noia-.Avevo capito anche quest'anno l'avrei passato da sola.Ma per mia sorpresa,e anche del tizio,lui non si mosse e disse:-No grazie,sto bene qua.Ciao-
-Vabbe` fai un po'come ti pare poi non dire che non ti ho avvetito-e se ne ando`.
-Che noia gli stupidi come lui,tu piuttosto non mi hai ancora detto come ti chiami
-Emh...io sono Elisa...piacere..e sai sarebbe meglio che andassi con loro sei nuovo,e se ti vedono parlare con me farai fatica ad adattarti-
-Ma che dici,vedi da queste parole ho capito che sei gentile,e non mi sembri noiosa e poi amici come quelli non gli voglio avere-si sedette vicino a me.Entro` il proffessore della prima materia cioe`matematica.Passammo la prima meta` dell'ora per le presentazioni invece nella seconda ci diede i risultai dei compiti in classe quindi alla fine non fecimo nulla.Nella terza ora cioe` religione la materia che odiavo di piu`,mi arrivo`un biglietto sul banco,non era la prima volta mi era gia` successo e sapevo che quando era cosi` dovevo passarlo oltre perche` ovviamente non era per me.Stavo per tirarlo al compagno che mi stava davanti quando un calcio mi colpi` era Sebastian.
Chiesi a bassissima voce per non essere sentita dalla proffesoressa,che tutti chimavano in modo simpatico ''Ultrasuono''-Per me?-fece di si` con la testa.
Allora io arrossii,forse non era una grande cosa,ma per me lo era.
Lessi velocemente il contenuto:''Poi c'e` la pausa pranzo...Mangiamo insieme e poi se ti va a fine lezioni mi mostri un po` la scuola ok?  Sebastian''.
Se prima ero rossa ora assomigliavo al naso di un pagliaccio scrissi un timido si sul biglietto lo accartocciai e glielo ritirai,lui si giro`e mi sorrise.
Finalmete la campanella suono` io mi abbassai per tirare fuori i libri della lezione successiva,per abitudine,visto che ogni volta che c'era la ricreazione io mi fermavo in classe a ripassare,oltre che essere associale ero anche secchiona.
Ma quel giorno sarebbe stato diverso perche` lui mi tocco` la spalla e mi sorrise dicendo:-Allora?Non ti sei mica scordata di quello che mi hai promesso vero?-
-No no,e solo che,l'abitudine sai-
-Ah capito,bene allora usciamo.Guarda c'e` il sole e poi mi piace mangiare all'aperto-
-Ok,ma sai c'e` un problema io non esco mai e questa cosa per me sara` difficile-
-Su forza,anche per me e` difficile sono nuovo dopotutto-mi tese la mano e mi sorrise-dai facciamolo insieme ok?-arrossii un'altra volta ma presi la sua mano e insieme uscimmo dalla classe.
Il corridoio era pieno,troppo per i miei gusti.Mentre passavamo tutti si giravano,o ci guardavano con stupore e c'era chi addirittura rideva.La cosa era alquanto umiliante.
Lui lo capi` e disse:-Sono solo stupidi.Che ti importa?-non volevo ammetterlo ma le sue parole mi facevano stare bene lui mi faceva stare bene.
Arivammo in giardino proprio in tempo per mangiare un po' perche` subito suono`la campanella e dovemmo rientare.
Alla fine delle lezioni come avevamo pestabilito gli mostrai la scuola.
E parlammo tanto,della nostra vita e anche delle cose piu`stupide.Non so perche` ma avevo come l'impressione di conoscerlo da sempre lui mi capiva.
Mi accomagno` a casa :-Grazie davvero,ma non dovei preoccuparti,faccio sempre questa strada da sola ormai ne sono abituata-
-A me ha fatto piacere,e poi inoltre ti ho trattenuto parecchio e a quest'ora le strade dventano pericolose-
-Grazie per avert preso cura di me allora-
-Sinceramente l'ho fatto anche per approfittare...ecco per approffitare un altro po'della tua compagna-io diventai rossa e per l'imbarazzo non riuscivo a dire neanche una parola.Lui lo capi` e per rendere la cosa meno difficile per entrambi disse:-Allora a domani-E ando` via.Rimasi sulla soglia della porta fino a che lo vidi sparire e poi entrai nella mia stanza.
Mi buttai nel letto:neanche io sapevo cosa stavo provando pero` ero quasi` sicura che quella era la felicita`.
   
 
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