Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Ricorda la storia  |      
Autore: Domino_Tabby_    26/02/2013    2 recensioni
Ronald si lasciò cadere di peso su una panchina vicino alla grande fontana in marmo, facendo un lungo lamento di disapprovazione.
La testa gli girava così vorticosamente che sembrava stesse per esplodergli da un momento all'altro.
Nei grandi alberi che si trovavano davanti alla biblioteca degli shinigami cinguettavano allegri dei passerotti. Neanche il loro dolce canto riuscì a tirarlo su di morale.
-Stupida tesi.- bofonchiò prendendosi la testa tra le mani, finendo per arruffarsi i capelli chiari.
_***_***_
Spero vi piaccia
-Tappy
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ronald Knox
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A SIMPLE AFTERNOON



Dedicata a Phoenix, una delle mie tante Senpai,
Perché Ronald is the Way (?)

 


Ronald si lasciò cadere di peso su una panchina vicino alla grande fontana in marmo, facendo un lungo lamento di disapprovazione.

La testa gli girava così vorticosamente che sembrava stesse per esplodergli da un momento all'altro.

Nei grandi alberi che si trovavano davanti alla biblioteca degli shinigami cinguettavano allegri dei passerotti. Neanche il loro dolce canto riuscì a tirarlo su di morale.

-Stupida tesi.- bofonchiò prendendosi la testa tra le mani, finendo per arruffarsi i capelli chiari.

Era stato sommerso da libri per ore interminabili, con pochi risultati.

Solo dopo ben sei ore (non contando le due in cui si era perso nella titanica costruzione) riuscì a completare il lavoro assegnatogli dai piani alti.

Il caldo sole d'estate non migliorava affatto la situazione, facendolo sudare e sentirsi tutto appiccicoso.
“Dovrò fare una protesta per cambiare l'uniforme secondo le stagioni.” pensò.

Si tolse un guanto nero e intinse la mano nell'acqua fresca della fontana, bagnandosi la fronte con un sospiro di sollievo.

-Caldo eh, Knox?- ridacchiò una voce femminile che Ronald riconobbe subito.

La conosceva, oh se la conosceva.

Sollevò lo sguardo, trovandosi davanti una ragazza della sua età.

Non aveva l'uniforme, ma indossava una felpa rossa e dei pantaloncini di jeans corti fino al ginocchio. I capelli castano chiaro erano accuratamente legati in una coda di lato, incorniciandole il viso grazioso.

Gli occhi verde smeraldo si intravedevano sotto gli occhiali dalla montatura blu notte.
Era più bassa di lui, ma non troppo.

Sorrideva allegramente, facendola sembrare ancora più carina.

-Niamh.- sussurrò lo shinigami. Adorava quel nome. Aveva letto chissà dove che aveva origini celtiche.

La fanciulla si sedette accanto a lui, incrociando le braccia.

-Mi chiami pure per nome, Knox?-

Ronald ghignò complice.

-Non siamo a lavoro, perciò posso tranquillamente chiamarti come voglio.- constatò furbetto, agitando una mano in aria.

Niamh portò sulla panchina entrambi i piedi, stringendo le ginocchia al petto.

-Non hai risposto alla mia domanda, Ronald.-

Il ragazzo sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

-Uffa, che pigna che sei!- esclamò ironico.

-Disse lui.- puntualizzò la collega mettendo su un finto broncio.

Non gli poté sfuggire un largo sorriso.

Oh quanto amava quella donna.

-Ho avuto dei problemi con un certo demone.- borbottò ad un certo punto lei.

Ronald alzò un sopracciglio, interessato.

-Michaelis?- chiese quasi certo che fosse la “carogna” in questione.
Ormai era sempre lui a dare fastidi vari agli Dei della Morte.

Si stupì quando Niamh scosse la testa.

-No, ma una che gira con lui. Wilkinson credo si chiami.-

Knox fece spallucce.

-Non ho idea di chi sia.-

La shinigami sorrise.

-Tu invece?- chiese.

Il ragazzo fece un lamento, sfoggiando una smorfia mistra tra il stanco e la disperazione.

-Non farmici pensare, ti prego!- borbottò.

Niamh gli diede delle pacche amichevoli e comprensive sulla schiena.

Passarono pochi secondi fino a quando Ronald si ricordò di una cosa.

-Non mi hai ancora risposto.- disse guardandola negli occhi.

Lei fece un espressione interrogativa.

-Quello che ti ho chiesto una settimana fa.- aggiunse notando la perplessità della ragazza.

Le guance della Dea si tinsero di un lieve rosso.

-Io...- balbettò la ragazza.

-Aspetto una tua replica.- parlò come se avesse avuto delle perle sulla lingua.

Niamh cominciò a rigirarsi le mani in grembo, nervosa.

-Ronald, ti ho già detto che non so...ci devo pensare.- mormorò velocemente.
“Cosa ...cosa posso dire per cambiare argomento?!” pensò disperata lei.

Fu come un pugno nello stomaco per il ragazzo.

D'istinto prese le mani nelle sue, stringendole.

-Senti, io te l'ho già detto che...che ti amo...ma tu devi darmi una risposta.- fece un grande respiro, cercando di controllare le palpitazioni del cuore.

-O ora o mai più.- aggiunse infine.

La fanciulla si trattenne dal maledire il mondo intero.

Com'era possibile che si cacciava sempre in situazioni che alla fine davano solo grane?

Si alzò di scatto, senza guardare il giovane negli occhi.

-Devo andare.- disse cupa mettendo le mani in tasca e avviandosi lontano, bofonchiando qualcosa che doveva assomigliare ad un “ciao”.

Un altro pugno nello stomaco per il povero ragazzo.

-Ehi, aspetta!- gridò egli afferrandole un polso con forza prima che attraversasse i cancelli della biblioteca.

Ormai il suo cuore andava ad una velocità che neanche lui riusciva a credere.

Niamh non lo degnò di uno sguardo, fissando gli occhi sul terreno.

-Non te ne puoi andare così. Mi basta anche solo una sillaba.- disse a denti stretti Ronald, allentando la presa sul polso della ragazza.

Calò un fitto silenzio, quasi imbarazzante.

I cuori di entrambi andavano a mille.

Nell'aria si palpava una tensione quasi evidente.

La ragazza era del tutto incerta su che cosa dire e soprattutto che cosa fare.

Perché negare i tuoi sentimenti? Insomma, cosa ti preoccupa così tanto Niamh?”

Dopo pochi secondi agì d'impulso.

I muscoli andavo da soli.

Il cervello le gridava di no, il cuore la implorava di si.

Si alzò in punta di piedi, prendendo il viso dello shinigami tra le mani.

Stampò un leggero bacio sulle labbra di questo, arrossendo come un peperone.

Il tempo si fermò, persino il canto degli uccellini si era spento.

Quando si staccò Ronald aveva dipinto sul viso un sorriso sornione.

-Come dovrei interpretarlo, Kennedy?- adorava persino il suo cognome.

Gustò a pieno l'espressione imbarazzata e impacciata della ragazza, che si torturava l'orlo della felpa.

-Come cavolo vuoi, Knox.- borbottò lei abbassando lo sguardo.

Non poté che sorridere quando le alzò con l'indice il mento, posando dolcemente le labbra contro le sue.

Oh quanto amava quella donna.


Spazio Autore:

Che poi perché scrivo sempre "Autore" e non "Autrice" ?! Mah, una delle tante mie stranezze.
Spero ti piaccia Phoenix, finalmente una FF con il mio ...*coff coff* Nostro RonneH.
Chissà, magari potrei fare pure una long in futuro... *ghigno*.

Adieu
-Tappy

 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Domino_Tabby_