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Autore: debbytora    13/09/2007    1 recensioni
è come io mi sono immaginata l'ultimo scontro...è la prima volta che provo con il genere drammatico però credo che non faccia tanto schifo...per favore recensite...accetto anche le critiche...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FF1
AMOR INEXHAUSTUS

Cap1

Alla Tana fervevano i preparativi per il matrimonio di Bill e Fleur.
Harry, seduto all’ombra di un faggio, pensò:” non posso credere che possa ancora esistere una cosa semplice e pura come il matrimonio proprio mentre il mondo magico è nero, cupo e terrorizzato”.
Sorrise appena pensando alla sua bella rossa che in quel momento aveva le labbra increspate da un dolcissimo broncio: stava aiutando Fleur, il che non la divertiva molto!
Ginny voltò il capo e sorrise ad un Harry alquanto malinconico.Gli si avvicinò e sussurrò:<>
<< a te, alla tua bellezza angelica e…>>
<< e…? >>
<< e a come il mio stomaco si stringe se penso che potrei non rivederti più>> disse, mentre lacrime amare uscivano prepotentemente dai suoi occhi smeraldo.
<< Harry, non ci pensare nemmeno per sogno, tu tornerai e noi ci rivedremo>> disse mentre la voce le si incrinava appena.
<< mi aspetterai? >>
<< oh, Harry! >>
Ginny abbracciò Harry mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
Si staccarono e Ginny si alzò, sua madre l’aveva richiamata all’ordine.
<< Harry - mormorò - ti voglio bene >>
<< anch’io Ginny e te ne vorrò per sempre>>
Ricacciando indietro le lacrime la ragazza tornò ad aiutare Fleur.
Harry, sospirando, andò a cercare il suo migliore amico…

* * * * * *

Ron stava seduto sul suo letto e fissava una mattonella del pavimento.
Pensava:” oggi il matrimonio e domani?  Cosa succederà domani? Bill potrebbe morire per l’Ordine e allora cosa ne sarà di Fleur? E della bambina che ha in grembo? I miei genitori sopravvivranno? E Ginny?  E Hermione…?  Combatterà al mio fianco, ma se non dovesse farcela? La mia vita se ne andrebbe con lei…e se non facessi in tempo a dichiararmi? NO..devo dirglielo…ma non ce la faccio!!!  Ron smettila, sei un grifondoro si o no?  Allora mostra un po’ di coraggio e dichiarati”.
Detto fatto si alzò, con una forza d’animo che non sapeva di avere si diresse verso camera di Hermione…bussò attendendo impazientemente…

* * * * * *

Nella sua stanza Hermione stava cercando di allacciare la lampo del suo vestito con scarso risultato.
Sospirando si sedette sul letto maledicendo la lampo e si ritrovò a pensare al suo ipotetico matrimonio,al suo matrimonio con Ron…il SUO Ron!!
<< Dannazone! Hermione Jane Granger quando diavolo ti deciderai a fare il primo passo? Se non ti sbrighi…Ron potrebbe morire in questa maledetta guerra…allora, il mio più grande rimpianto sarebbe proprio questo: di non avergli mai detto quanto io tenga a lui >>.
Si alzò e si diresse determinata verso la porta,completamente dimentica del vestito slacciato.
Nello stesso istante in cui posò la mano sul pomello qualcuno, dall’altra parte, bussò.
<< chi è? >> chiese in un soffio.
<< Hermy, sono io, Ron!>>.
Improvvisamente il suo cuore cominciò a battere all’impazzata e tutta l’energia svanì in una nuvola di fumo…non se l’era aspettato così presto…
Aprì la porta e…<< ti devo parlare!>> dissero all’unisono.
Arrossirono entrambi e Ron cominciò a farfugliare la sua “dichiarazione”:<>.
I loro occhi si incontrarono e rimasero a fissarsi per un istante lunghissimo,Hermione spezzò l’imbarazzo che si era creato bisbigliando:<< oh Ron! Anch’io ti amo>>.
Ron l’abbracciò felice come non mai, ma non appena le sue mani si posarono sulla schiena nuda di Hermione si staccò imbarazzatissimo.
Hermione lo guardò interrogativa << che succede, Ron?>>
<< il tuo vestito>>.
La ragazza si guardò e constatò che le spalline dell’abito erano scese e lasciavano intravedere il pizzo del reggiseno, lanciò uno sguardo malizioso al ragazzo che era alquanto rosso in zona orecchie e disse:<< mi aiuteresti ad allacciare il vestito?>>.
Così dicendo si girò e con una mano scostò i boccoli dalla schiena.
Ron allacciò il vestito impacciatissimo e nel toccare la sua pelle la sua schiena fu percorsa da brividi.
Decise di osare, posò la labbra sul collo di Hermione e cominciò a darle piccoli baci fino a che le loro labbra si unirono in un bacio mozzafiato,sconvolgente…

* * * * * *

Intanto Harry gironzolava alla ricerca dei suoi due migliori amici, sempre più sconsolato e depresso.

<< Ron, Hermione! Dove siete?>> Harry li stava chiamando ignaro del fatto che i due al momento erano piuttosto impegnati.
Ron ed Hermione si staccarono felici e appena sentirono la voce di Harry sorrisero consapevoli di quello che avrebbero dovuto dire al loro migliore amico.
Ron prese per mano la ragazza e aprì la porta:<< Harry, siamo qui>>.
Harry accennò un sorriso  vedendo le mani dei due intrecciate, ma un moto di tristezza lo invase: cosa gli stava succedendo? Non lo aveva sempre saputo? Non si era aspettato quel momento da sempre? E allora perché si sentiva triste e malinconico?
<< Finalmente! Quanto volevate aspettare ancora?>>.
<< Ma Harry, vuoi dire che tu avevi capito che io e Hermione…?>>
<< Certo che l’aveva capito,Ron! Se ne erano accorti tutti, tutti tranne me>> disse Hermione scotendo la testa.
Ron le lanciò un occhiata interrogativa.
<>
<< Harry, sappi che questo non cambierà mai le cose tra di noi, tu sarai sempre il nostro migliore amico, per qualsiasi cosa noi ci saremo sempre>>
<< Grazie, Hermione>>.

* * * * *

Harry si diresse nella camera che divideva con Ron, si buttò sul letto senza pensare che il suo vestito si sarebbe potuto sgualcire.
Chiuse gli occhi e la realtà gli piombò addosso come un macigno: Ron ed Hermione si erano finalmente accorti che si amavano, avrebbero combattuto Voldemort insieme  a lui, si sarebbero aiutati l’un l’altro, si sarebbero confortati, lo avrebbero sostenuto e insieme avrebbero sconfitto Voldemort.
Già! Questo era il lato ottimistico della questione e anche il meno probabile.
Ragionando si poteva arrivare al lato decisamente meno allegro e molto più realistico.
Loro erano tre, l’Ordine della Fenice era numeroso, certo, ma i Mangiamorte erano molti di più e molto più potenti. La morte di Silente li aveva rafforzati.
Tra poche ore lui, Ron ed Hermione sarebbero partiti e Ginny, la sua amata Ginny sarebbe rimasta a casa, avrebbe sofferto, ma mai quanto lui se le avesse dato l’opportunità di venire.
Troppe persone erano morte per difenderlo ed aiutarlo, troppe…ora…avrebbe detto basta a questo inferno!


Cap 2:

il giorno dopo il matrimonio di Bill e Fleur Ron, Hermione ed Harry scesero a colazione con una faccia funerea e allo stesso tempo determinata.
Fecero colazione in un silenzio gravido di significati.
Ognuno pensava o meglio cercava di non pensare che quella, forse, sarebbe stata l’ultima volta che avrebbero mangiato tutti assieme.
Non sembrava nemmeno che il giorno prima ci fosse stato un matrimonio.
Finita la colazione la signora Weasley abbracciò Ron e commossa disse:<< torna a casa presto, Ronnie>> << si mamma, non ti preoccupare per noi>>; poi fu il turno di Harry
<< oh Harry caro, stai attento>>
<< si, signora Weasley>>
<< Hermione, tienili d’occhio>>
<< si, signora Weasley>> rispose Hermione con le lacrime agli occhi.
Finito il giro degli abbracci e delle raccomandazioni i tre si materializzarono a Godric’s Hollow.

   * * * * * *

<< Mamma? Papà?>> mormorò Harry davanti a Lily e James che gli sorridevano felici dalle foto poste sopra le loro lapidi bianche.
Improvvisamente tutta la tensione degli ultimi anni e la rabbia che Harry covava dentro di sé da quando aveva scoperto chi era e perché era famoso crollarono con un pesante tonfo sulle spalle di Harry che scoppiò in un pianto irrefrenabile pieno di dolore misto a rabbia.
Ron ed Hermione se ne stavano educatamente in disparte.
<< Ron ?>>
<< dimmi, Hermione>>
<< ti amo>>
due semplici parole potevano far vacillare così le gambe di un ragazzo?
<< anche io ti amo>> rispose il ragazzo non riuscendo a nascondere una nota di paura e tristezza.
Hermione se ne accorse e mormorò: << andrà tutto bene, vedrai>>
<< ho paura, paura di perderti per sempre>>
<< finchè ci amiamo non mi perderai mai>>
due semplici parole potevano far vacillare così le gambe di un ragazzo?
Si, potevano eccome.

* * * * * *

Successe tutto in un attimo. Un lampo di luce verde rimbalzò sulla lapide e mancò di pochi centimetri Harry che si alzò immediatamente.
Dietro di lui Ron ed Hermione, bacchette alle mano, lanciavano incantesimi contro due mangiamorte.
Davanti ad Harry comparve Voldemort che ghignando disse:<< sai Harry? Dovresti essere meno prevedibile, venire qui, a Godric’s Hollow, a trovare i tuoi genitori…suvvia Harry, era come se mi avessi invitato a venire…e sai che non dico mai di no ad una festa,Harry>>
<< Non sarai tu a divertirti questa volta>> per tutta risposta ricevette una risata acida e piena di odio e disprezzo.
Intanto Ron era riuscito a schiantare il mangiamorte con il quale stava combattendo e aiutava Hermione.
Voldemort spostò lo sguardo da Harry ai suoi amici e ghignò:<< i tuoi amichetti si danno da fare,eh? Non sarebbe meglio farli riposare per un po’, che ne so per sempre?>>
<< Non osare toccarli>>
<>.
Harry sentì la rabbia montargli in gola, il pomo d’adamo si muoveva freneticamente su e giù.
<< sectumsempra>> urlò colpendo Voldemort che rise ancora più forte.
<< Povero potterino, il suo incantesimo non mi ha fatto niente…ah ah ah …>>.
In quella comparve Piton che trascinava Draco per un braccio.
<< bene,bene Draco…a te l’onore di far fuori la mezzosangue e Weasley, se non erro non siete mai stati buoni amici,vero? Se non hai il coraggio nemmeno di uccidere loro sai cosa succederà, vero?>> tuonò Voldemort ad un Draco pallidissimo,se possibile ancora più del solito, e sudatissimo.
<< Forse se chiamassi tuo padre sarebbe meglio, non vorrai renderti ridicolo davanti a lui,no?>>.
Lucius fece la sua regale apparizione e si inchinò di fronte al Signore Oscuro dicendo:
<< grazie,oh mio Signore, per avermi dato l’opportunità di…>> << e che sia l’ultima, Lucius>> lo interruppe Voldemort.
Lucius annuì e si rivolse al figlio:<< Draco! Dimostra di essere un Malfoy, dimostra di essere in grado di uccidere!>>.
Draco avrebbe voluto rispondere che no, lui non voleva essere un Malfoy, lui non voleva uccidere ma si limitò a fissare Ron ed Hermione incapace di spiccicare parola.
<< Direi che per cominciare la mezzosangue Granger possa andare bene>> ghignò Piton e delle funi comparvero dal nulla ed imprigionarono Hermione che per la sorpresa si lasciò sfuggire di mano la bacchetta.
<< NO>> urlarono in coro Ron ed Harry che tentò di aiutare l’amica ma Voldemort lo bloccò con una Cruciatus.
Ron si liberò del mangiamorte  con il quale stava lottando e corse da Hermione, si frappose fra Draco e la sua amata gridando:<< se uccidi lei dovrai uccidere anche me>>.
<< Davvero commovente! Ma non ti preoccupare Weasley, vi faremo fuori tutti, forza Draco!>>
<< nooo, lasciali stare, è me che vuoi>> urlò Harry steso a terra con ancora una smorfia di dolore sul viso.
<< zitto tu!>> Voldemort lanciò un’altra Cruciatus che colpì Harry in pieno petto.
<< Muoviti Draco!>> ordinò Lucius.
Draco puntò la bacchetta verso Ron ma entrambi sapevano che non lo avrebbe ucciso,
la mano di Draco tremava incontrollabilmente e il suo viso era una maschera di terrore mentre quello di Ron non lasciava trapelare nessun sentimento tranne la determinazione e il coraggio.
Draco si ritrovò a pensare:” anche se Potter sta urlando dal dolore, Weasley non è affatto preoccupato, il suo migliore amico sta per morire dal dolore e lui non sembra minimamente interessato, Weasley sta per morire insieme alla sua migliore amica ma lui non ha nemmeno un briciolo di paura, anzi”.
Ma poi si rispose da solo: “non ha paura perché sa che Potter vincerà, sa che io non li ucciderò perché non ho il suo coraggio, sa che io, assassino, ho paura e lui, vittima, no.
Perché l’assassino in questione non farà mai una vittima”.
Abbassò impercettibilmente la bacchetta e Ron capì che Malfoy non aveva la palle per farli fuori. Un lampo di sollievo attraversò le sue iridi azzurre e Draco parve capire che era solo un vigliacco,incapace e che sarebbe morto.
Ma questo non lo preoccupava, Voldemort lo avrebbe ucciso lo stesso,ma sarebbe morto da vittima, non da assassino.
Questo pensiero lo confortò a tal punto che sorrise, non era uno dei suoi soliti ghigni ma un sorriso sincero che Ron parve ricambiare.
Il rosso si girò di scatto e: << Reducto!>> le funi che tenevano salda Hermione scomparvero e  lei si rialzò in fretta con un sorriso amaro.
Sapeva che Draco sarebbe morto e che quel sorriso,così diverso dai soliti ghigni, era un modo per chiedere perdono al mondo per tutto quello che aveva fatto.
<< Dobbiamo aiutarlo, Ron>>
<< Si >> fu la semplice risposta di Ron.
<< Draco! >> tuonò Piton; poi un ghigno malefico increspò le sue unte labbra:<< ti uccideranno loro…!>>.
Ron ed Hermione avevano la bacchetta puntata contro Draco ma lui non aveva paura.
<> urlarono all’unisono,ma la maledizione non colpì Draco bensì Piton che si afflosciò a terra in una pozza di sangue.
Draco li guardò stupito e riconoscente,forse.
Harry,intanto,stava combattendo contro Voldemort e al momento era accasciato a terra colpito da una Cruciatus particolarmente dolorosa.
Draco non riuscì a non pensare che Harry era forte: nonostante le continue maledizioni che lo colpivano lui ancora resisteva.
<< Sectumsempra! >> una voce pacata e piena di rabbia pronunciò l’incantesimo e la voce della persona colpita echeggiò raggelando il sangue ai presenti.
Hermione si afflosciò a terra sorretta dalle possenti braccia di Ron; ansimava e gemeva dal dolore, la felpa bianca era diventata rosso scuro e le braccia abbandonate lungo il corpo erano talmente cerulee che sembravano morte.
<< Hermione! non ti preoccupare, adesso ti curiamo, andrà tutto bene, amore, resisti…>>
Hermione aprì gli occhi e sorrise debolmente: << no Ron, ormai non posso farci niente, è finita ma non per noi amore mio, non per il nostro amore che durerà in eterno, finchè ci ameremo tu non mi avrai persa…>> fu costretta a non finire la frase, uno spasmo di dolore deformò il suo viso.
Ron scoppiò a piangere mormorando:
<< no Herm, amore mio, non mi lasciare… ti amo …amore mio, resisti…>>
<< Draco, mi vergogno di te, tu non sei mio figlio, tu non sei un mangiamorte, tu non sei un Malfoy!>> una voce distolse l’attenzione di Ron., la stessa voce pacata e piena di rabbia repressa che gli aveva strappato la sua unica ragione di vita.
<< No papà, hai ragione, non sono tuo figlio né tantomeno un assassino ma potrei sempre diventarlo… - rispose Draco puntando la bacchetta verso Lucius - hai visto cosa hai fatto? Se ce l’avevi con me perché hai ucciso la Granger, perché non hai ucciso me?!!>>
<< Perché devi capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato>>
<< E tu ritieni giusto spezzare così due giovani vite? Dovevi uccidere me non lei! >>
<< Ma cosa diavolo stai dicendo? Che te ne frega di una lurida sporca mezz..>>
<< Non osare chiamarla così>> tuonò Ron, il viso deformato dall’ira e dalla disperazione.
Una risata risuonò nell’aria.
Poi più niente, silenzio assoluto e il tonfo di un incantesimo andato a segno.
Ron aveva scagliato un Avada Kedavra e Draco una Crucio; Lucius era morto sul colpo.
<< R-Ron…>> un rantolo appena udibile spezzò quel silenzio.
<< Herm…>>
<< Ron, ricordati che ti amo e ti amerò per sempre…- un sorriso amaro increspò le sue labbra ormai bianche - sono contenta che ad andarmene sia io, perché non avrei potuto vivere senza di te>>
<< Hermione, non dire così, io… neanche io posso vivere senza di te, ti amo, amore mio…>>.
Hermione era ormai incapace di parlare e l’unico soffio di vita se ne stava andando, Ron si chinò su di lei e la baciò, il suo ultimo bacio si portò via quell’esile vita stretta nelle braccia dell’amato.
Proprio mentre la vita di Hermione si spense un bagliore accecante costrinse Voldemort e Harry a voltarsi curiosi.
Il bagliore proveniva dalle mani di Ron ed Hermione intrecciate.
<< Amor inexhaustus>> mormorò Voldemort.
Harry fu lieto di sentire una nota di panico nella voce di Voldemort.
Harry sentì il proprio cuore scoppiargli di amore, amore per i suoi due amici, per Ginny,per Sirius, per Silente, per i suoi genitori e un tale senso di sicurezza pervase il suo cuore e la sua anima, integra, non come quella di Voldemort, mutilata.
<< Avada Kedavra>> due urla, due maledizioni.
I visi delle persone che amava esplosero nitide nella mente di Harry, mentre in quella di Voldemort c’era solo la sua fame di potere.
Harry ebbe la meglio, il frammento di anima presente nel corpo di Voldemort si disintegrò portandosi dietro anche il proprietario.
Stanco ma felice, Harry si accasciò al suolo svenuto, il suo destino era stato compiuto, aveva ucciso Voldemort, ma questa stupidissima guerra gli aveva tolto una delle persone più importanti della sua vita e aveva ucciso non fisicamente ma psicologicamente Ron, il suo migliore amico, l’unica persona sulla quale aveva sempre potuto contare.

Ron stringeva tra le braccia Hermione e sembrava non volerla lasciare andare, come se il solo fatto di averla accanto  potesse farla tornare in vita, il bagliore che era scaturito dalle loro mani si era spento lo stesso istante in cui si era spento Voldemort.
Capì che senza la morte di Hermione Harry non avrebbe potuto sconfiggere il male, capì che senza di loro Harry non ce l’avrebbe fatta, ma capì anche che da quel terribile giorno la sua vita non sarebbe stata più la stessa, si chinò e con il viso rigato di lacrime baciò ancora un’ultima volta Hermione, la sua unica ragione di vita.

Allora? Che ne pensate? È la mia prima fan-fiction, ho provato con il genere drammatico ma credo che mi venga meglio quello comico…ditemi che ne pensate. Ok??????
Debby
 
 



  
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