Film > Peter Pan
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Autore: lady black    13/09/2007    2 recensioni
Sono passati vent'anni... e Peter torna dalla sua Wendy.
Genere: Romantico, Song-fic, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornerai a trovarmi?


-Beh raccontami...- disse Peter all'indomani, nella stessa cucina di casa Darling.

-Raccontarti cosa? Che mi hai buttata giù dal letto alle otto per scroccarmi la colazione? O che...-

-E che cazzo! Mi hanno tolto il gas questi bastardi... stanotte non ho nemmeno dormito per il freddo...-

Wendy lo guardò cercando di non ridere, visto che non credeva a una parola di quello che gli aveva detto -Ma povero Peter...-

-Ehi tu...- disse lui sorseggiando il tè -Non mettere in dubbio i miei scopi... -

-Che non sono per niente doppi eh?- lo beffeggiò lei.

Forse senza rendersene conto.

Aveva tirato fuori quel discorso senza pensarci...

Wendy, sei una cazzo di mona. Sei pirla” le sussurrò la sua coscienza. I doppi fini del cazzo.

Lei e Peter.

Che vestito così... le sue dannate camicette... i capelli spettinati di proposito... e quegli incredibili occhi verdi... che aveva sognato anche troppe volte. Ritrovarseli davanti era stato un colpo.

-Beh...- si schiarì velocemente la voce e si girò a sciacquare la sua tazza -Non c'è molto da raccontare... mi sono laureata alla fine... economia, come mio padre... ma sono finita a fare la Baby-Sitter, come hai visto ieri.-.

-Come mai?-

-Robert- fu la sua risposta, sputata fuori con riluttanza. Sentì Peter alzarsi in piedi.

Le arrivò accanto e le dette la sua tazza vuota. Un po' troppo vicino, così caldo, nonostante i -10° che c'erano fuori.

-Robert?-

-Mio...- la donna si rese conto di essere arrossita violentemente.

-Tuo marito.-. Quella di Peter era più un'affermazione che una domanda. Beh almeno qualcosa mitigava la situazione, pensò Wendy -No, il mio ragazzo. Viviamo insieme, ma per ora non abbiamo intenzione di sposarci-

Sentì Peter tornare alla finestra, ma continuò a parlare, quasi a vanvera -Sai, questione di soldi, lui vuole essere sicuro di guadagnare abbastanza da potersi permettere di lasciarmi a casa a badare ai bambini...- rise nervosamente -sempre se ne avremo, ovvio... Lui ne vorrebbe, ma sai... mi sento ancora una ragazzina, non so se sarei pronta a...-

-Wendy...- sussurrò Peter, ma lei non lo sentì nemmeno

-...a impegnarmi insomma, sai... e poi lui... tipo adesso è via per due settimane, ha continui viaggi di lavoro, non so se riuscirei a prendermi cura di una casa e dei bambini e, sai...-

-Wendy- disse lui più forte -Guarda che ti stai giustificando-.

-Giustificando.....? C-come.... ah ti sbagli, dai mi hai chiesto di me, e io ti sto raccontando di me no?-

-Tu mi stai raccontando del tuo fidanzato e di bambini che non esistono neppure... io voglio sapere di te- le si avvicinò -Di cosa...- le prese le mani -...ne pensi-.

-Di cosa ne penso di cosa-

Lui rise sardonicamente -Wendy! Non mi vedevi da una vita! Cioè, io ti capito a casa... mi aspettavo un po' più di considerazione no?-

-Ah, io veramente...- arrossì ancora -Devo smetterla di arrossire...-

Peter la guardò sorridendo -Oh, non credo...sei stupenda quando lo fai-.

Quasi non si accorse di averlo detto.

Maquantoseimona, maquantoseipirla” cantava in quel momento una vocina dentro la sua testa.

Wendy era muta, lui si passò una mano nei capelli, cercando qualcosa da dire ma...

L'unica cosa che gli venne d'istinto fare fu baciarla.

Fugace, veloce, quasi spasmodico... un tocco così leggero che nemmeno se ne sarebbe accorta, se non fosse stato per il fatto che lei era rimasta con gli occhi chiusi.

Completamente rilassata.

Quasi staccata da tutto il resto.

-Mi dispiace- fu la prima cosa che venne in mente a Peter di dirle. -Io non...- ma non fece in tempo a finire la frase che lei lo attirò a sé di nuovo.

Lo baciò.

Un bacio tenero ma... come dire... piuttosto adulto, esperto, in una qualche maniera provocatorio, sensuale all'ennesima potenza.

Gli mordicchiò dolcemente il labbro inferiore accarezzandogli i capelli.

Si sedette sul tavolo attirando il ragazzo a sé con le gambe, baciandolo con foga, ma senza spingersi al violento.

E, dentro di lei... il vuoto.

  
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